Italiani preoccupati per il futuro: vince la logica del carpe diem
Italiani preoccupati per il futuro: vince la logica del carpe diem
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GfK ha presentato i risultati dell’ultima edizione della ricerca sui Climi sociali e i Consumo in Italia, che fa riferimento ai primi tre mesi del 2017.
La ricerca – che quest’anno compie 15 anni – consente anche di fare della analisi di medio-lungo periodo, per capire meglio come è cambiato il sentiment degli italiani nel corso degli anni.
Il sistema Paese: alleato o ostacolo? Nel corso dell’ultima rilevazione, gli italiani hanno espresso preoccupazione per l’economia del Paese, che non ha ancora recuperato il terreno perso con la crisi e per il quale le prospettive future sono altrettanto critiche e incerte.
A pesare è in particolare la diffusa sfiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni e del sistema Paese nel suo complesso. Oggi l’Italia non sembra in grado di rispondere ai bisogni prioritari di protezione (lavoro, reddito, prospettive per i giovani, welfare…) dei cittadini.
Anche guardando al futuro, il giudizio non migliora: gli italiani non riconoscono al Paese la capacità di esprimere un progetto e darsi una prospettiva di medio periodo.
Alla sfiducia nei confronti delle sorti dell’Italia, corrisponde un trend di segno opposto per la propria famiglia. La percezione della situazione economica familiare è migliorata negli ultimi trimestri e si attesta oggi sui livelli pre crisi.
È la famiglia l’ambito in grado di fornir maggior protezione e garanzie anche per il futuro. Una forma di resilienza di cui gli italiani sentono sempre più il bisogno, in un momento in cui- come detto- la fiducia nei confronti dello stato e delle istituzioni è in forte calo.
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