Igd, bene la gestione nel 2023 ma pesano tassi e svalutazioni
Igd, bene la gestione nel 2023 ma pesano tassi e svalutazioni
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di Emanuele
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Igd, il gigante dell’immobiliare retail, ha chiuso il 2023 con ricavi locativi netti di 119,6 milioni di euro, il 4,9% in più del 2022, un Margine operativo lordo caratteristico di 108,2 milioni, +4,6%, e un risultato netto ricorrente di 55,4 milioni, in flessione del 17,5%.
Su quest’ultimo dato hanno
inciso i maggiori oneri finanziari. Inoltre le svalutazioni hanno generato una perdita
netta di 81,7 milioni, in netto peggioramento dai -22,3 milioni del 2022.
Igd è una società di investimento immobiliare quotata alla Borsa di Milano,
controllata da Coop Alleanza 3.0 (con il 40,92%) e Unicoop Tirreno
(9,97%).
Gli operatori delle gallerie commerciali hanno incrementato i ricavi del 4,3% e
un andamento simile hanno avuto anche gli ingressi, con una crescita del +4,5%.
Le vendite degli operatori sono cresciute rispetto al 2019 del 6,2% (per effetto
dell’inflazione), ma gli ingressi non hanno ancora recuperato completamente il
livello pre-pandemico, attestandosi all’87% del 2019. Secondo Igd, tutte le
categorie merceologiche hanno messo a segno a valore incrementi, ad eccezione
dell’elettronica (-2,4%), categoria che ha però beneficiato di crescite molto
sostenute nel biennio precedente. Bene la ristorazione (+15,5%) e anche il
cinema (+51,3%) dei fatturati dei Cinema, che ha inciso positivamente non solo
sul numero di ingressi, ma ha anche sostenuto la ristorazione nella fascia
serale. Nel complesso, Igd vanta un tasso di occupancy del 95,3%.
Il peso
dei tassi
"Il
2023 ci offre un risultato molto chiaro, profondamente condizionato dal
contesto esterno con cui ci siamo dovuti misurare - ha dichiarato il ceo di
Igd, Claudio Albertini -. L'attenta politica commerciale e di gestione del
patrimonio immobiliare ha permesso di conseguire ulteriori miglioramenti delle
metriche operative insieme a un positivo andamento del retail fisico, che
ha ben assorbito gli effetti dell'inflazione elevata".
Poi Albertini ha aggiunto: "La politica monetaria di incremento dei tassi
di interesse ha avuto delle ripercussioni rilevanti sul costo della raccolta e
sulle valutazioni immobiliari. Avere rifinanziato con successo nel 2023 circa
650 milioni di debito in questo contesto è un risultato concreto e
significativo, come peraltro riscontrato nei giudizi delle agenzie di rating. Igd
ha ora l'opportunità, nel corso dei prossimi 3 anni, di lavorare per
riscadenzare il debito e minimizzarne il costo". L’anno scorso il costo
medio del debito si è attestato al 3,86%, in sostanziale incremento
rispetto al 2,26% di fine 2022.
La grande
cessione
Il patrimonio
immobiliare di Igd ha un valore di mercato di 1,968 miliardi, in calo del 5,4% rispetto
a dicembre 2022. Al 31 dicembre scorso comprendeva 19 tra ipermercati e
supermercati, 27 tra gallerie commerciali e retail park e vari altri asset.
Al fine di alleggerire il debito e gli oneri finanziari, lo scorso 23 febbraio Igd ha siglato con Sixth Street e Starwood Capital un accordo per la cessione di un portafoglio composto da 13 asset per un valore di 258 milioni. Il portafoglio ceduto comprende 8 ipermercati (ubicati a Chioggia, Porto d'Ascoli, Roma, Rimini, Conegliano, Ascoli Piceno e 2 a Bologna), 3 supermercati (a Civita Castellana, Ravenna e Roma) e 2 gallerie commerciali (Bologna e Chioggia) e genera circa 17 milioni di ricavi d'affitto annui netti.
Gli analisti
di Intesa Sanpaolo apprezzano l'operazione di cessione, “in linea con
l'obiettivo di riduzione della leva finanziaria, previsto anche nel piano
industriale 2022-24. Secondo la società, ci sarà una diminuzione degli oneri
finanziari di 11 milioni l'anno, oltre a una riduzione dei costi operativi”.
Nonostante l’assist di Intesa Sanpaolo, il titolo in Borsa ha mantenuto il
trend negativo degli ultimi anni: dai 6,74 euro del 2019 il prezzo oggi è
nettamente scivolato sotto i 2 euro, perdendo il 16,8%.
Gli articoli precedenti:
Igd cede tredici attivi fra iper, super e gallerie commerciali
Igd rifinanzia il debito e apre alle cessioni di super e iper per 200 milioni
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