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Icam presenta il suo terzo bilancio di sostenibilità

Icam presenta il suo terzo bilancio di sostenibilità
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Icam presenta il suo terzo bilancio di sostenibilità

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Redazione

Icam, azienda lecchese specializzata nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao, rende conto per il terzo anno consecutivo del proprio bilancio di sostenibilità, mantenendo sempre alta l’attenzione alla filiera, all’ambiente, all’innovazione e alle persone.

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Con un’offerta ampia, che si distingue in tre principali linee di prodotto (industria, private label e a proprio brand), Icam è una realtà solida sul mercato italiano, e su quello estero che pesa ben il 62% su un fatturato, chiuso nel 2020 a 177 milioni di euro (+15 mil. sul 2019).

Una crescita importante che è la più grande dimostrazione di come sia possibile raggiungere risultati positivi in termini di business, attraverso un approccio attento e rispettoso in cui, anche le terze parti coinvolte nel business, vengono scelte sulla base della sostenibilità del proprio agire.

Ad ogni fornitore l’azienda chiede, già da qualche anno, di sottoscrivere il Codice etico di Icam che esclude quei soggetti che operano sul mercato in maniera poco trasparente. Ma da quest’anno l’azienda lecchese ha fatto un passo in più. Con l’obiettivo di mappare i rischi connessi alla catena di fornitura di ogni ingrediente che contribuisce alla realizzazione del prodotto finale, nel 2020 ha sviluppato un progetto denominato “Supply Chain ESG Risk Assessment”, finalizzato ad accrescere la conoscenza della struttura e dei rischi ESG (ambientali, sociali e di governance) che caratterizzano le catene di fornitura di tre delle materie prime principalmente acquistate dall’azienda: cacao, latte (siero o lattosio) e zucchero. Un importante passo avanti per incrementare la tracciabilità e la trasparenza della filiera dell’azienda e una base di informazioni utile a migliorare la gestione strategica degli aspetti socio-ambientali delle filiere prese in esame.

Ogni risultato nel corso degli anni, dal tracciamento della filiera alla preservazione della biodiversità, dalla riduzione dei consumi alle certificazioni ottenute dal proprio cioccolato, fino ad arrivare all’implementazione di politiche volte a valorizzare le risorse umane, nella sede di Orsenigo come nelle subsidiaries, vanno ad arricchire un Bilancio di Sostenibilità fatto di piccoli passi che, anno dopo anno, diventano sempre più importanti. Uno strumento che certifica la forte propensione dell’azienda verso un modus operandi virtuoso e sostenibile, attraverso il quale vengono stabilite regole e obiettivi sempre nuovi e sfidanti, per operare nel pieno rispetto di tutti i soggetti coinvolti nel processo produttivo, della società e dell’intero pianeta.

A ulteriore riprova del proprio impegno e a dimostrazione dell’importanza di darsi degli obiettivi comuni a tutti, per rendere più lieve la propria presenza in questo mondo, Icam ha deciso, a partire dal 2020, di allineare i propri obiettivi (sia quelli raggiunti che quelli futuri) a quelli definiti dalle Nazioni Unite nell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs).

Se quindi per esempio l’equa remunerazione dei coltivatori, base su cui si fondano i proficui e duraturi rapporti che Icam intrattiene con le cooperative in Africa e in Sud America, risponde agli obiettivi delle Nazioni Unite di ridurre la povertà e la fame, e di offrire condizioni di lavoro tali da garantire la crescita economica, allo stesso modo la gestione responsabile delle risorse idriche ed energetiche che l’azienda porta avanti presso lo stabilimento di Orsenigo (CO) e l’impegno a preservare la biodiversità nei territori d’origine del cacao, coincidono perfettamente con gli obiettivi dell’ONU di approcciarsi responsabilmente allo sfruttamento delle risorse e agire sempre nel rispetto del pianeta.

Inoltre una grande attenzione viene data alla formazione delle persone. Che si tratti dell’addetto in produzione o del coltivatore alle prese con la raccolta delle cabosse, la formazione svolge un ruolo centrale perché in grado di qualificare i lavoratori, incrementarne le competenze e la produttività, e di conseguenza migliorare la condizione socio-economica loro e delle loro famiglie.

Parallelamente all’allineamento dei propri obiettivi con gli SDGs delle Nazioni Unite, ICAM ha ordinato gli obiettivi che di anno in anno si impegna a raggiungere, e che comunica attraverso il bilancio di sostenibilità, legandoli alle quattro aree di azione prioritarie per un agire sostenibile: filiera, ambiente, persone e innovazione.



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