Ora il gruppo guidato da Bernardo Caprotti scende in campo direttamente e perora la propria causa con un pieghevole distribuito alla cittadinanza, sostenendo che il lotto è di sua legittima proprietà e che comunque Esselunga è osteggiata anche dai gruppi concorrenti.
Il nuovo punto di vendita, inzialmente previsto su 1.500 metri quadrati, ma oggi “cresciuto” a 2.500 – forse è anche questo il motivo del contendere – oltre a offrire sicuramente un servizio di pubblica utilità, si precisa nel volantino, sarà in grado di creare 130 nuovi posti di lavoro.