Oltre a Caprotti e a Esselunga risultano condannati anche Geminello Alvi, curatore della prefazione, Stefano Filippi coautore e la casa editrice Marsilio.
“Un’aggressione violenta e lesiva che correttamente il Tribunale di Milano ha ritenuto opportuno sanzionare come illecita concorrenza e che noi di Coop non ci saremmo mai sognati di fare nei confronti di un concorrente”. E’ il giudizio di Coop in merito alla sentenza di condanna.