Durum Days, grano duro: prezzi in rialzo fino all’80% rispetto al 2021
Durum Days, grano duro: prezzi in rialzo fino all’80% rispetto al 2021
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Restano sostenuti i prezzi del grano duro, con quotazioni superiori di circa il 70-80% rispetto a un anno fa.
A maggio il prezzo della Camera di Commercio di Foggia si è
attestato sui 544,50 €/t, un valore non distante dai picchi massimi toccati a
gennaio 2022. È difficile al momento ipotizzare riduzioni di prezzo superiori
al 15%, anche per il sostegno che arriva da condizioni sempre più critiche sul
generale mercato dei cereali. In Europa il clima secco sta mettendo a rischio
il raccolto di frumento duro, soprattutto in Francia, mentre in Italia le
recenti piogge potrebbero non essere sufficienti a compensare la siccità dei
mesi precedenti, anche alla luce dei ritardi delle semine, ed in considerazione
dell’ondata di caldo che sta investendo il Paese. Le prospettive di riduzione
dei prezzi per il grano duro, peraltro modeste, restano quindi subordinate ai
rischi di ulteriore deterioramento delle produzioni per via dell’impatto
climatico. La produzione nazionale faticherebbe a raggiungere i 4 milioni di
tonnellate, facendo quindi registrare un leggero calo rispetto alla campagna
precedente.
È questo il quadro che è emerso dai Durum Days 2022, l’evento che ogni anno chiama a confronto tutti gli attori della filiera per fare il punto sulle previsioni della campagna, svoltisi a Foggia con la partecipazione dei rappresentanti di Assosementi, Cia – Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food e Crea, con Areté quale partner tecnico e con la partecipazione in veste di sponsor di Syngenta.
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