Dixan e Cesvi presentano i dati dell'Osservatorio sulla povertà di igiene in Italia
Dixan e Cesvi presentano i dati dell'Osservatorio sulla povertà di igiene in Italia
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Dixan, ha tenuto insieme a Cesvi la conferenza “Oltre la superficie: analisi e proposte per combattere la povertà di igiene” e presentato i dati della ricerca condotta con Ipsos sul sentiment degli italiani in relazione alla povertà, alla povertà di igiene e al futuro economico del Paese.
Dalla ricerca emerge che 2 italiani su 3 (64%) sovrastimano fortemente il numero di famiglie in povertà nel Paese. Se infatti oggi quelle che arrivano con difficoltà alla fine del mese sono circa 10% del totale, il percepito è ben peggiore e tocca punte che vanno dall’11 a ben oltre il 30%. Questa visione è ulteriormente peggiorativa considerato che oltre 7 rispondenti su 10 riportano una visione pessimistica del futuro.
Una percezione negativa che si allarga quando viene chiesto agli italiani se siano o meno soddisfatti delle proprie condizioni di vita e dell’andamento del Paese. 1 italiano su 2 si dice insoddisfatto della propria situazione economica attuale ed è altresì convinto che questa non possa andare migliorando. La causa principale di tale visione è il costo della vita: 1 rispondente su 3 dichiara una situazione di precarietà per la propria famiglia, che si sostanzia nell’impossibilità di affrontare una spesa imprevista di 1000euro. Risultano del tutto fuori dalla portata dei rispondenti quindi spese straordinarie quali interventi dentistici o la sostituzione di un grande elettrodomestico.
Analizzando più da vicino i rispondenti, si nota che la “negatività maggiore” arriva dalla quota femminile.
La povertà di igiene è l’impossibilità di potersi permettere le spese relative all’igiene personale e dei propri indumenti. Secondo quanto rilevato da Ipsos, la percentuale di famiglie in condizione di povertà di igiene in Italia si attesta tra l’1 e il 10% della popolazione.
Quando interrogati su chi sia maggiormente colpito dalla condizione di povertà di igiene, il 43% dei rispondenti identifica gli anziani come primissimi soggetti a rischio, seguono gli stranieri da Paesi in difficoltà (36%) i lavoratori precari (21%) e le famiglie molto numerose (19%).
Tra le principali conseguenze della povertà di igiene, solo 1 italiano su 2 (51%) identifica correttamente il rischio di isolamento ed emarginazione sociale, mentre solo 1 italiano su 3 (32%) prende in considerazione i problemi di salute che posso derivare dalla mancanza di igiene personale.
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