Cortilia, via alle consegne a Roma. Renzo Rosso primo azionista con il 24,1%
Cortilia, via alle consegne a Roma. Renzo Rosso primo azionista con il 24,1%
- Information
di Emanuele Scarci
Il network di Cortilia si allarga fino a Roma.
Da settembre sono iniziate le consegne a
domicilio nella capitale, grazie anche alla partnership con il Centro
agroalimentare Roma. Intanto, Renzo Rosso è diventato il primo azionista di
Cortilia con il 24,1% dei diritti di voto detenuti dalla finanziaria Red circle
investments. Grazie al recente aumento di capitale di 10 milioni di euro, in
soli 18 mesi Mr Diesel ha scalato la società di e-commerce fino a diventare il
socio di riferimento.
Rosso è il fondatore del marchio Diesel e presidente del gruppo di moda Otb: nel
2021 ha fatturato 1,53 miliardi. All’inizio di settembre, gli altri
principali azionisti sono il fondo di venture capital Indaco (con una quota del
18,2%), Programma 101 (14,2%), Five seasons ventures (11,3%) e il fondatore e ad
Marco Porcaro (10,6%).
In dicembre dovrebbe scattare la seconda tranche dell’aumento di capitale,
altri 10 milioni, e Rosso dovrebbe salire fino a circa il 30% di Cortilia. Le
nuove risorse servono per rafforzare la rete distributiva (compresa Roma) oltre
che a ripristinare la cassa. Negli ultimi mesi la start-up a filiera corta ha
preso in affitto il grande deposito di Cassina de’ Pecchi, nel Milanese.
Business sostenibile
La società
milanese ha selezionato 250 produttori agricoli e distribuisce 2.500 prodotti soprattutto
in alcune province di Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte e Veneto. Oltre
che nella capitale. I clienti sono soprattutto giovani coppie (ma anche
ultrasessantenni che preferiscono ricevere la spesa a casa) attente a qualità,
stagionalità e tracciabilità. Chiedono una spesa completa: carne e pesce,
ortofrutta, pane, salumi e latticini fino ai prodotti per la cura della casa e
della persona. L’ordine viene evaso in 24 ore.
Secondo gli addetti ai lavori, Cortilia dispone di prodotti a marchio di fascia
premium, non mass market. Questo renderebbe il business difendibile e
differenziante dagli altri operatori del quick-commerce.
La food-tech
milanese è sprinter di crescita (nel 2020 il giro d’affari è balzato del 175%),
anche se il tema cruciale è la sostenibilità del business. Nel bilancio 2021, i ricavi sono saliti da
33,2 milioni a 40,3, il Mol è negativo per 4,1 milioni, la perdita operativa è
passata da 774 mila euro a 4,53 milioni e l’ultima riga da -775 mila euro a
-4,57 milioni.
Quale il break even? A questo proposito, il test di Roma è importante. In
generale, il pareggio di bilancio si porrebbe fra gli 80 e i 100 milioni, ma più
si corre più si brucia cassa.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.