È Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa di consumatori in Italia – a fare da apripista per la regolamentazione dello smart working nella Grande distribuzione: l’accordo siglato con le principali organizzazioni sindacali di categoria consente, infatti, alla cooperativa di avviare una inedita e innovativa sperimentazione che, dal 1° febbraio 2021, coinvolgerà su base volontaria la popolazione dei circa 1.000 dipendenti di sede.

La prospettiva di inserire la regolamentazione del lavoro agile all’interno della contrattazione integrativa ha visto convergere gli intenti di Coop Alleanza 3.0 e delle organizzazioni sindacali, che insieme promuovono così una piattaforma progettuale del tutto innovativa, lungimirante e condivisa.

L’accordo introdotto in forma sperimentale dalla Cooperativa prevede la possibilità di adesione volontaria, individuale e reversibile per tutti i dipendenti di sede, che possono così scegliere di lavorare da remoto (dalla propria abitazione o da altro luogo) da un minimo di 2 a un massimo di 4 giorni alla settimana.

L’aspetto di innovazione dell’accordo risiede sia nell’idea di una pianificazione del lavoro agile – ai fini della massima efficienza ed efficacia del lavoro a supporto dei punti vendita – sia nell’attenzione a tutti gli aspetti di sicurezza: dalla privacy alla tutela dei dati fino al diritto alla disconnessione. I risultati della sperimentazione verranno costantemente monitorati sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, per valutarne l’impatto sulla cooperativa, sui lavoratori e sull’ambiente.

Coop Alleanza 3.0 sceglie, dunque, di investire su un approccio al lavoro basato sulla fiducia, sulla misurazione dei risultati e sulle nuove competenze (digitali e di collaborazione), al consolidamento delle quali saranno dedicati specifici percorsi formativi e informativi.