Cgil attacca Coin per la vetrina con i modelli in costume

Cgil attacca Coin per la vetrina con i modelli in costume
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Secondo il sindacato, la vetrina attrezzata come una spiaggia con tanto di ragazzo e ragazza in costume per pubblicizzare prodotti come il telo mare con amplificatore di i-pod è «all'insegna del corpo in vetrina e della mercificazione di tutto».
«È questa l'immagine che Milano vuole darsi?», è la domanda retorica di Filcams e Camera del Lavoro, convinte che «non è certamente con queste scelte pubblicitarie che si costruisce una città che vuole essere modello di modernità e futuro».
La critica in realtà non si limita solo a questo ma riguarda anche l'orario di lavoro in tutto il gruppo che prevede una pausa pranzo di tre ore e mezza che costringe i lavoratori e le lavoratrici a rimanere fuori casa per circa 13 ore al giorno.
«È questa l'immagine che Milano vuole darsi?», è la domanda retorica di Filcams e Camera del Lavoro, convinte che «non è certamente con queste scelte pubblicitarie che si costruisce una città che vuole essere modello di modernità e futuro».
La critica in realtà non si limita solo a questo ma riguarda anche l'orario di lavoro in tutto il gruppo che prevede una pausa pranzo di tre ore e mezza che costringe i lavoratori e le lavoratrici a rimanere fuori casa per circa 13 ore al giorno.
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