Carrefour chiude l’ipermercato di Camerano e lascia le Marche
Carrefour chiude l’ipermercato di Camerano e lascia le Marche
- Information
di Emanuele Scarci
Intesa sindacale a rischio in Carrefour.
La chiusura dell'ipermercato marchigiano di Camerano dà una scossa alla tradizionale collaborazione fra le 3 sigle sindacali e i vertici del retailer francese. Il nuovo ceo di Carrefour Italia Christophe Rabatel ha infatti deciso la chiusura dell'iper il prossimo 31 marzo, lasciando di fatto le Marche. Forse pressato da una situazione estremamente difficile della controllata francese che solo nel 2020 ha perso ricavi per 384 milioni.
Nell'incontro con i sindacati, l'azienda ha confermato la chiusura del punto vendita senza altre soluzioni e con il ricollocamento in altri punti vendita. Anni fa Carrefour decise la ritirata dal Mezzogiorno, dedicandosi solo al franchising.
Per Vincenzo dell'Orefice, segretario nazionale di Fisascat, "il fatto grave è che Carrefour neanche ci prova a cedere il punto vendita a un altro player". E poi per il sindacato cislino "sono scarse le speranze per i lavoratori marchigiani di proseguire il rapporto di lavoro con il gruppo Carrefour, oggi Gs Spa, perché le sole proposte di ricollocamento riguardano l’Aquila e Bologna, troppo lontane per costituire una seria proposta per un organico fatto di 73 donne e 16 uomini".
Gli incentivi
I sindacati riferiscono che l'azienda si è limitata a offrire incentivi per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro che introdurrebbe a 24 mesi di Naspi. I sindacati insistono per l'acceso a una Cig straordinaria della durata di un anno, tempo minimo per cercare altre soluzioni. Compresa la cessione ad altri operatori, ipotesi che ha trovato l'interesse dell'amministrazione comunale.
Prossimo round con Carrefour il prossimo 10 marzo mentre per il giorno dopo è fissato uno sciopero per l’intero turno di lavoro. La collaborazione tra azienda e sindacati è stata buona negli ultimi anni: un anno fa concordarono il taglio di 20 mila mq di superficie in 5 ipermercati e l’opzione dell’esodo incentivato per 580 addetti, lo scorso maggio la Cig in deroga per oltre 4.400 addetti.
La fuga dall'ipermercato colpisce le Marche con durezza. Il recente spezzatino di Auchan si è tradotto in Regione nella chiusura di un deposito e di una sede amministrativa. Mentre due anni fa Finiper decise di lasciare le Marche cedendo in affitto a Conad gli iper di Pesaro e Civitanova Marche.
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