Carapelli: le strategie aziendali
Carapelli: le strategie aziendali
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Carapelli Firenze - azienda con oltre centoventi anni di esperienza nell’arte olearia – ha fornito un quadro generale sull’andamento del proprio business, sulle strategie future e sulle stime della nuova campagna olearia 2020/2021, oltre che uno stato dell'arte del mondo dell'olio d’oliva con particolare attenzione alla categoria dell’olio extra vergine da un punto di vista più scientifico e normativo.
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Una vera e propria panoramica sulle performance del mercato e dell’azienda: progetti, prodotti e attività che maggiormente stanno contribuendo a dei risultati più che positivi per il gruppo; a partire dalla gamma 100% italiana degli oli extravergini di oliva di Carapelli, al progetto di rilancio ecosostenibile di Friol, che prevede la riduzione del contenuto di plastica della confezione (-14%) e che verrà esteso a tutta la gamma semi, con un significativo impatto sull’ambiente sia come rilevante riduzione del consumo di materiale, sia come risparmio energetico.
Presentate anche le aree progettuali 2021 sulle quali l’azienda toscana punta per lo sviluppo e che si innestano sulla conferma di uno strutturato impegno di qualità sui prodotti e trasparenza verso i consumatori.
Queste sono, in primis l’italianità, che si conferma pilastro della strategia aziendale, e la sostenibilità della filiera, sicuramente quella nazionale, ma presto anche quella europea. L’impegno sulla filiera nazionale è già raccontato dalla esperienza del Il Nobile Carapelli, extra vergine 100% Italiano testimone del progetto di filiera FOOI e certificato da Agricoltura sostenibile, mentre presto un progetto relativo a Frantolio, l’extra vergine storico di Carapelli, estenderà l’impegno sostenibile della azienda alla filiera comunitaria.
Un terzo cantiere di attività riguarderà il tema dell’innovazione intesa come “nuove occasioni di consumo”: lanci e rilanci di prodotto nel 2021 che lavorano su nuove interpretazioni di consumo e della categoria (ad esempio sul modo migliore di utilizzare l’olio di oliva in cucina), cavalcando l’evoluzione positiva dei consumi domestici, cresciuta esponenzialmente in questo anno, complice anche il fatto che le famiglie italiane hanno speso più tempo a casa rispetto al passato.
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