Boom di richieste all’Antitrust per ottenere il rating di legalità
Boom di richieste all’Antitrust per ottenere il rating di legalità
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Le richieste inviate all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato dopo l’adozione del decreto sui criteri per tenere conto del rating di legalità nella concessione dei finanziamenti pubblici e nell’accesso al credito sono più che raddoppiate nel 2014, rispetto al 2013.
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Per la maggioranza, provengono dal Nord (43,3%), rispetto al 22% del Centro e al 31,7% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Oltre il 62% sono concentrate in cinque regioni, con in testa la Sicilia (14%), seguita dalla Lombardia (13,2), dal Veneto (13), dal Lazio (12,3) e dall’Emilia Romagna (10,3).
Il Rating di legalità è lo strumento con cui l’Agcm attribuisce un punteggio, da una a tre “stellette”, alle imprese virtuose che hanno un fatturato superiore ai due milioni di euro annui e rispettano una serie di requisiti giuridici e “qualitativi”.
“Il trend in forte crescita conferma la validità e l’efficacia di un meccanismo premiale in funzione della trasparenza e della libera concorrenza: questo, insieme alla repressione e alla punizione dei reati, è il miglior antidoto contro quella tassa occulta che è rappresentata dalla corruzione”, commenta il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella.
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