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Assitol: è necessario promuovere una maggiore cultura sull’olio d’oliva

Assitol: è necessario promuovere una maggiore cultura sull’olio d’oliva
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Assitol: è necessario promuovere una maggiore cultura sull’olio d’oliva

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Redazione

Promuovere una maggiore cultura sull’olio d’oliva tra i consumatori, per combattere fake news e semafori rossi, è la ricetta indicata dall’Associazione italiana dell’industria olearia contro il susseguirsi di notizie tendenziose e proposte di “bollini” contro la dieta mediterranea.

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Assitol fa riferimento prima al semaforo nutrizionale del Regno Unito poi al sistema nutriscore proposto dalla Francia, poi alla notizia, subito smentita, di una messa all’indice dell’extravergine da parte dell’Oms.

«Questi episodi dimostrano che manca del tutto una cultura dell’olio e del consumo consapevole – spiega Anna Cane, presidente del gruppo olio d’oliva di Assitol. Anche per questa ragione, i consumi sono in diminuzione. Ecco perché è sempre più urgente promuovere una vera e propria educazione all’assaggio, una sorta di viaggio alla riscoperta dei nostri prodotti, da realizzare sia in Italia che all’estero, come strumento contro la disinformazione ed i bollini».

Inoltre, Assitol, che ha avviato da tempo una campagna di sensibilizzazione sulla dieta mediterranea dedicata a “Pane e olio”, intende accrescere la cultura dell’extravergine per valorizzarne le qualità con il sostegno della filiera e delle istituzioni: «Saremmo ben felici di collaborare con il Ministero delle Politiche Agricole – propone la presidente del Gruppo olio d’oliva – contando anche sull’aiuto del COI, l’ ‘Onu’ dell’olio d’oliva, e di Fedolive, la federazione europea di settore, di cui l’Italia è stata fondatrice ed è un componente di rilievo».

Secondo le stime dell'Associazione, anche nel 2017 l’Italia ha confermato la sua leadership nell’export di olio confezionato. Il solo extravergine ha registrato lo scorso anno scambi per 329mila tonnellate.

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