Assica: export salumi in rallentamento
Assica: export salumi in rallentamento
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Rallenta l’export di salumi nel 2019.
Nel complesso dei dodici mesi passati, secondo le elaborazioni Assica – Associazione industriali delle carni e dei salumi aderente a Confindustria - sui primi dati Istat, le nostre esportazioni si sono fermate quota 181.142 ton (-0,3%) per un valore di 1.568 milioni di euro (+1,4).
Sulla performance complessiva del settore ha pesato l’importante aumento dei prezzi della materia prima sia estera che nazionale, dovuto alla esplosione della Peste suina africana (Psa) in Cina che ha fatto aumentare notevolmente le importazioni di carni suine da parte di Pechino. L’aumento record dei costi di produzione, il deterioramento del clima politico internazionale e in particolare le difficoltà evidenziate dal commercio mondiale hanno rappresentato un freno importante per le esportazioni dei salumi italiani.
In difficoltà sono apparse le spedizioni verso l’Unione Europea mentre più dinamico è risultato l’export verso i Paesi terzi, in particolare gli USA, nonostante a partire dal 18 0ttobre i dazi aggiuntivi del 25% voluti da Trump abbiano colpito anche salami, mortadelle e prodotti cotti provenienti dall’Italia.
Il saldo commerciale del settore ha registrato un +0,9% per 1.354 milioni di euro.
Le esportazioni del comparto, in termini di fatturato, hanno mostrato un passo più lento rispetto all’insieme dell’industria alimentare (+5,2%) e a quello del Paese (+1,7%).
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