Apre la nuova T.I. del "Sacco" di Milano grazie a Ceetrus Italy - ImmobiliarEuropea - Sal Service
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Un nuovo padiglione di terapia intensiva di eccellenza internazionale.
E' stato inaugurato il padiglione 51 dell’Ospedale Sacco. La nuova struttura è stata realizzata da Ceetrus Italy in cordata con ImmobiliarEuropea e Sal Service - tramite la joint venture Merlata Sviluppo – grazie ad una donazione di 3 milioni di € che ha permesso la ristrutturazione e la dotazione delle più moderne tecnologie.
Realizzato in soli 60 giorni secondo i più moderni criteri di edilizia sanitaria, il nuovo padiglione è in grado di rispondere oggi, e negli anni a venire, a tutte le emergenze sanitarie della città. Le caratteristiche della sala di terapia intensiva, radicalmente rinnovata e dotata delle più moderne strumentazioni tecnologiche, costituirà un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per la gestione dei pazienti più critici affetti da Covid-19.
Dieci i posti letto progettati per la cura di pazienti con patologie infettive ad elevata diffusibilità e pericolosità e/o immunodepressi. Sei stanze di degenza isolate da zone filtro garantiscono invece il massimo livello di bio-contenimento grazie ad un modernissimo e sofisticato sistema di ricambio d’aria che mantiene l’ambiente costantemente a pressione negativa o positiva a seconda delle necessità sanitarie, proteggendo così sia i pazienti che gli operatori sanitari. La pressione negativa consente infatti all’aria che entra di venir aspirata, in maniera tale che i droplet vengano rimossi.
Gli altri quattro posti letto saranno invece dotati di flussi laminari e disposti in un open space flessibile. All’interno dell’area intensiva è stata realizzata una emergency room schermata che consente l’uso dell’intensificatore di brillanza, dove sarà possibile effettuare manovre invasive, piccoli interventi e procedure diagnostiche senza la necessità di trasferire un paziente infetto fuori dalla rianimazione ed evitando così di contaminare altre aree dell’ospedale.
Accanto all’area protetta di degenza sono stati ristrutturati e ampliati tutti i locali di supporto (spogliatoi, bagni, docce) che permetteranno il passaggio di oltre 80 operatori fra medici, infermieri e professionisti in formazione.
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