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A Marca i distributori rilanciano sulla crescita della private label

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A Marca i distributori rilanciano sulla crescita della private label

A Marca i distributori rilanciano sulla crescita della private label

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Distributori sempre più fiduciosi nella crescita della marca privata e disposti a mettere sul piatto gli investimenti per lo sviluppo.

E’ questo il clima della manifestazione bolognese Marca, alla quale partecipano anche diversi big dell’industria di marca, come Beretta, Inalpi, Boschi, Riso Scotti, Saclà, Icam e altri.

Oggi la corsa verso la Mdd coinvolge tutti i retailer, ma la gran parte del business è alimentato dai Big 3 (Conad, Coop e Selex) che nel largo consumo confezionato si ritagliano, secondo le dichiarazioni, oltre 11 miliardi di euro su 13,7 complessivi. In dettaglio, Conad 6 miliardi, Coop 3,3-3,5 miliardi e Selex 2 miliardi (compresa l’Iva). Tuttavia si fanno sotto altri player: per esempio Despar Italia che dichiara circa 1 miliardo (+12,8%) per il 2023. A distanza seguono VéGé con 550 milioni (+14,5%) e Decò Italia con 300.

Despar, sopra la media

Filippo Fabbri, dg di Despar Italia (consorzia 6 aziende più gli affiliati), sottolinea che “la quota di mercato della Mdd è arrivata al 22,4%, superiore al 22,2% della media di mercato. L’obiettivo continua ad essere quello di investire nella private label per arrivare nel 2025 a una quota del 25%, anche se in alcuni territori l’abbiamo già raggiunta. In particolare, per il 2024 prevediamo il lancio di 200 nuove referenze, oltre all’aggiornamento delle linee esistenti, con un focus particolare sui prodotti a più alto contenuto proteico, e sulla valorizzazione dei prodotti e delle filiere produttive locali che da sempre sono nel Dna dell’insegna”.

Maniele Tasca, dg del gruppo Selex rimarca che “la Mdd è un asset strategico della nostra offerta su cui continueremo a investire e che manterrà un ottimo rapporto qualità/prezzo. Allargheremo l’assortimento anche a clienti più alto spendenti o con esigenze particolari”. Nel 2024 proseguirà il lavoro di restyling dei marchi: per esempio, il nuovo logo Selex sarà implementato su tutta la linea a marchio, Consilia concluderà il suo rinnovamento, mentre Natura Chiama Selex avrà un’immagine ancora più distintiva.

Coop sottosopra

Dopo l’avvio nel 2022 della rivoluzione Coop con il colpo d’acceleratore sulla Mdd, Maura Latini, presidente di Coop Italia, prevede che i 5 mila prodotti (con nuove ricettazioni e packaging che coprono il grocery) saranno interamente collocati sugli scaffali entro l’anno. E la risposta dei consumatori? “Molto positivo, per non dire che è stato un plebiscito” dichiara Latini. Secondo le intenzioni di Coop, i 5 mila prodotti a marchio costituiranno il 50% dell’offerta e le vendite dovrebbero raddoppiate a 6 miliardi nell’arco di un quadriennio.

Risultati di vendita positivi e soddisfazione del cliente dichiara Christophe Rabatel, ceo di Carrefour Italia: “Le nostre vendite hanno fatto meglio della media del mercato di 20 punti base. Molto bene la marca Simpl che annovera 200 prodotti con prezzi allineati al discount, ma performa anche il brand Carrefour, cuore della Mdd, come anche la linea bio”.
Dopo l’inaugurazione del primo pdv Carrefour Contact (presenza al minimo dei brand nazionali) ci saranno altri test? “Dobbiamo prima capire se siamo sulla strada giusta - risponde Rabatel -, ma sono fiducioso di poter aprire qualche altro pdv nell’area metropolitana di Milano”.

Infine, Mario Gasbarrino, ad di Decò Italia, vede nella Mdd un vero asset strategico della distribuzione moderna. E si complimenta apertamente con il presidente di Adm Mauro Lusetti per “aver sottolineato l’urgenza della crescita. Il presidente di Adm è stato molto realistico: oggi la Mdd è arrivata al 31,5%, ma all’estero sono da tempo al 50%. Non possiamo rimanere tranquilli, dobbiamo correre e fare presto”.

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