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Prosegue la crescita del balsamico
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Prosegue la crescita del balsamico
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Classico o balsamico, speciale o di mele, l’aceto continua a essere uno dei condimenti più presenti sulle tavole dei consumatori italiani. E anche gli ultimi dodici mesi hanno confermato un trend interessante, con un giro d’affari che si avvicina ormai ai 75 milioni di euro e in crescita del 3,1% (dati Iri, novembre 2006). In leggero calo rispetto all’anno precedente, invece, le vendite a volume, che hanno superato i 43,8 milioni di litri.
Nonostante una flessione del 2,8% l’aceto di vino classico si conferma, a volume, il comparto più importante del mercato, con una quota del 69%. In calo anche le vendite a valore (-2%) che hanno raggiunto i 24 milioni di euro. Tra gli altri segmenti vediamo invece che l’aceto di mele non ha registrato particolari variazioni mentre quello speciale, caratterizzato da una maggiore gradazione, è cresciuto dell’1,5% a volume e del 3,6% a valore.
Proseguono invece le performance positive del balsamico - la principale categoria a valore, con una quota del 48,7% - con incrementi del 4,2% a volume e del 7,4% a valore. Crescite ancora importanti anche se, secondo alcuni protagonisti, potrebbero rallentare in quanto il mercato si trova ormai in un fase di maturità.
Con una quota a valore di poco inferiore al 67% e in aumento del 2,9%, anche per l’aceto il supermercato si conferma il principale canale d’acquisto. Ben distanti le vendite a valore negli ipermercati, che detengono il 17,8% del totale ma crescono del 5,5%. Nonostante una ripartizione molto simile, a volume tutti i canali nel corso dell’ultimo anno sono stati protagonisti di una leggera flessione.
Per quanto riguarda invece le diverse aree geografiche, Nord ovest e Nord est detengono a valore rispettivamente il 31,6% e il 31,4%, in aumento del 4,5% e del 2,1%. Risultati importanti anche per la Sardegna e le regioni del Centro, che detengono una quota superiore al 21% ma riescono a crescere di 7 punti percentuali.
Leader del mercato dell’aceto è Ponti, azienda specializzata nella produzione di aceto classico, di vino bianco o rosso, ma anche di prodotti un po’ più particolari come l’aceto da Chianti Docg o da Pinot Grigio. Con una quota di mercato superiore al 54% l’azienda si conferma leader anche nel segmento del balsamico, dove è presente con un’ampia gamma: dall’aceto invecchiato un anno, impreziosito dal passaggio in barrique per tre mesi e confezionato in due eleganti bottiglie - Elite da 500 ml e Capsula oro da 250 ml - all’aceto balsamico di Modena invecchiato tre anni in barrique di essenze di legno diverse.
Tra gli altri protagonisti del mercato troviamo Cirio con l’aceto classico di vino rosso e di vino bianco, Monari Federzoni, Gruppo Fini e De Nigris che accanto all’aceto balsamico di fascia premium Villa Bellentani presenta Crema di Modena, nell’originale bottiglia easy squeeze da 250 ml.
Nonostante una flessione del 2,8% l’aceto di vino classico si conferma, a volume, il comparto più importante del mercato, con una quota del 69%. In calo anche le vendite a valore (-2%) che hanno raggiunto i 24 milioni di euro. Tra gli altri segmenti vediamo invece che l’aceto di mele non ha registrato particolari variazioni mentre quello speciale, caratterizzato da una maggiore gradazione, è cresciuto dell’1,5% a volume e del 3,6% a valore.
Proseguono invece le performance positive del balsamico - la principale categoria a valore, con una quota del 48,7% - con incrementi del 4,2% a volume e del 7,4% a valore. Crescite ancora importanti anche se, secondo alcuni protagonisti, potrebbero rallentare in quanto il mercato si trova ormai in un fase di maturità.
Con una quota a valore di poco inferiore al 67% e in aumento del 2,9%, anche per l’aceto il supermercato si conferma il principale canale d’acquisto. Ben distanti le vendite a valore negli ipermercati, che detengono il 17,8% del totale ma crescono del 5,5%. Nonostante una ripartizione molto simile, a volume tutti i canali nel corso dell’ultimo anno sono stati protagonisti di una leggera flessione.
Per quanto riguarda invece le diverse aree geografiche, Nord ovest e Nord est detengono a valore rispettivamente il 31,6% e il 31,4%, in aumento del 4,5% e del 2,1%. Risultati importanti anche per la Sardegna e le regioni del Centro, che detengono una quota superiore al 21% ma riescono a crescere di 7 punti percentuali.
Leader del mercato dell’aceto è Ponti, azienda specializzata nella produzione di aceto classico, di vino bianco o rosso, ma anche di prodotti un po’ più particolari come l’aceto da Chianti Docg o da Pinot Grigio. Con una quota di mercato superiore al 54% l’azienda si conferma leader anche nel segmento del balsamico, dove è presente con un’ampia gamma: dall’aceto invecchiato un anno, impreziosito dal passaggio in barrique per tre mesi e confezionato in due eleganti bottiglie - Elite da 500 ml e Capsula oro da 250 ml - all’aceto balsamico di Modena invecchiato tre anni in barrique di essenze di legno diverse.
Tra gli altri protagonisti del mercato troviamo Cirio con l’aceto classico di vino rosso e di vino bianco, Monari Federzoni, Gruppo Fini e De Nigris che accanto all’aceto balsamico di fascia premium Villa Bellentani presenta Crema di Modena, nell’originale bottiglia easy squeeze da 250 ml.
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