Sono i segmenti a maggiore valore aggiunto - come bufala, light e bio - a realizzare le performance migliori, mentre le mozzarelle classiche in busta tendono a sconfinare nella commodity.

Un prodotto genuino che si presta a svariati utilizzi grazie alla praticità e velocità di preparazione ma che può essere utilizzato anche come ingrediente per numerose ricette. Grazie a queste caratteristiche la mozzarella continua a trovare posto nel carrello della spesa degli italiani, che acquistano abitualmente la variante classica ma dimostrano un crescente apprezzamento nei confronti delle referenze premium.

“Il mercato è dotato di ampi spazi di sviluppo - afferma Willi Tauber, direttore generale di Centro Latte Bressanone -, non è ancora maturo e le vendite a volume continuano a registrare incrementi. Lo dimostrano i dati relativi all’anno terminante a marzo 2010, con un andamento delle vendite all’interno di iper, super e superette in crescita del 6,4% a volume e del 2% a valore. Un trend che prosegue anche nel mese di marzo che vede un incremento delle quantità commercializzate pari al 4,3% e del giro d’affari di 2 punti percentuali”.

Prendendo in considerazione i segmenti, per le versioni classiche in busta sono il prezzo e le promozioni a guidare le scelte d’acquisto, mentre le mozzarelle con un maggiore valore aggiunto - dalla bufala alla light fino a quella biologica - mostrano i trend migliori. “La mozzarella vaccina - continua Tauber - è cresciuta del 6,6% a volumi e a valore dello 0,9%. La bufala, invece, ha ottenuto incrementi a doppia cifra con un +12,1% nelle quantità e un +12% nel fatturato”.

Va detto che la mozzarella di bufala sta beneficiando della sua ‘rivalutazione’ dopo le vicende che hanno visto coinvolti numerosi caseifici del Mezzogiorno negli accertamenti per rilevare tracce di diossina. “Grazie a una accurata politica di informazione e chiarezza da parte del Consorzio tutela e delle aziende di trasformazione - conferma Giancarlo Francia direttore commerciale di Francia Latticini - i consumatori stanno rivalutando la bontà della Mozzarella di Bufala Campana, fiore all’occhiello della produzione casearia del Centro-sud”. Altra situazione per le varianti classiche di mozzarella vaccina in busta, il cui rischio maggiore è quello di scivolare nella commodity. “Da un lato il mercato sta tendendo alla commodity per quanto riguarda le mozzarelle classiche - afferma Alberto Scibona, direttore marketing di Lat Bri Latticini Brianza - dall’altro, sta sempre più segmentandosi in diversi sotto-categorie, alcune delle quali a maggiore valore aggiunto. La forte crescita dell’ultimo periodo è dovuta anche a una diminuzione dei prezzi al consumo che, nel corso del 2009, è stata determinata da un forte calo del prezzo del latte”.

Tra le maggiori criticità, secondo i player del settore, va segnalata anche la difficoltà a far percepire al consumatore la qualità e dunque la differenza tra le numerose referenze presenti nel banco frigo dei supermercati. “La competitività è molto forte - spiega Tauber - e cresce anche il ruolo delle private label, soprattutto nei segmenti classici dove si trovano co-leader e in certi casi anche leader di mercato superando le marche industriali”. Conferma la crescente importante dei prodotti a marchio del distributore Lat Bri, che per l’azienda rappresentano il 50% del fatturato complessivo. “Nella mozzarella classica in busta - afferma Alberto Scibona - le private label hanno una quota che supera anche il 30%, ma negli altri segmenti la loro presenza è sensibilmente inferiore”.

Storico protagonista del settore, Caseificio Pugliese produce da oltre quarant’anni formaggi filati e a pasta molle e il 45% della produzione è rappresentata dalla mozzarella, con la presenza sugli scaffali di una ventina di referenze. “Nel libero servizio siamo presenti con i formati da 125 e 200 grammi - spiega la responsabile marketing Simona Radicci - e quest’ultimo, la mozzarella Fior di latte, è il nostro prodotto più venduto. Le novità di prodotto comprendono il Nodino da 185 grammi e la busta multiformato da 100 grammi”. Nel 2009 Caseificio Pugliese ha ottenuto una crescita intorno ai 15-20 punti percentuali rispetto all’anno precedente e per l’anno in corso intende continuare a seguire una strategia che si è rivelata vincente. “Alta qualità, materia prima di origine controllata, con fermenti lattici e solo latte italiano - continua Radicci -, sono gli elementi che distinguono la nostra offerta. Produciamo specialità artigianali nel rispetto della tradizione in uno stabilimento all’avanguardia: è questa l’idea vincente del gruppo”.

Per distinguersi da competitor sempre più agguerriti, Centro Latte Bressanone sta lavorando seguendo tre principi: continuare ad affermare una superiore qualità organolettica, garantire un’assoluta sicurezza alimentare e nutrizionale, oltre che la genuinità dalla stalla al prodotto finito. Le ultime novità lanciate dall’azienda, che per l’anno in corso mira ad aumentare la propria quota di mercato al Nord, sono la mozzarella Fior di Latte da 125 grammi, la variante Bio da 100 grammi e la mozzarella doypack, tutti rigorosamente non ogm.

Continua attenzione alla qualità anche per Francia Latticini come conferma Giancarlo Francia: “l’innovazione per la nostra azienda è rappresentata dal continuo miglioramento del processo produttivo e logistico, per assicurare un prodotto con una qualità sempre più alta, affiancato a un continuo rinnovamento del packaging del prodotto per attirare l’attenzione del consumatore”. Ma Francia sta anche puntando su prodotti alternativi, come la pizza congelata e la pasta fresca ripiena, dove gli ingredienti principali sono rappresentati da mozzarella, bufala e ricotta.

Crescere con i prodotti a marchio Lat Bri è il principale obiettivo dell’azienda che nel 2009 ha messo a segno un incremento di circa il 6% a volume nelle vendite di mozzarella. “Per il 2010 contiamo di proseguire con crescite sostenute - spiega Alberto Scibona - e per quanto riguarda l’innovazione, recentemente abbiamo lanciato una mozzarella vaccina in vaschetta per il segmento premium”. Da sempre specializzata nella produzione di yogurt, Trentinalatte è entrata nel 2010 nel mercato dei formaggi freschi con la linea I Freschissimi che comprende proprio la mozzarella fiordilatte in confezione da 125 grammi e multipack da 3 pezzi per 125 grammi, oltre allo stracchino cremoso.