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La frutta secca cavalca l’onda wellness
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La frutta secca cavalca l’onda wellness
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Nonostante la crisi generale dei consumi, cui si è unito un forte aumento dei prezzi della materie prime, la frutta secca mostra segnali incoraggianti “Le vendite hanno registrato un segno positivo - afferma Maurizio Castagnola, direttore vendite di Eurocompany - nell’anno terminante ad aprile 2010. A volume, con la commercializzazione di 45.000 tonnellate, la frutta secca ha segnato +0,9% rispetto ai 12 mesi precedenti e il fatturato si è attestato a 405 milioni di euro, con un incremento del 2,2%”.
I classici restano i più venduti
Il consumatore si dimostra sensibile alla qualità e all’innovazione di prodotto, benché la maggior parte dei volumi siano ancora sviluppati dalle referenze classiche come noci, mandorle, arachidi e pistacchi, che restano i veri blockbuster del comparto. “I trend più dinamici - continua Castagnola - sono registrati dai pistacchi con una crescita del 3,3% a valore, insieme a noci, mandorle, pinoli e prugne, mentre le arachidi, uno dei segmenti più importanti, mostra degli andamenti negativi con un -1,5% a valore e -5,2% a volume”. Le categorie in ascesa sembrano avere un comune denominatore: la consapevolezza consolidata e accresciuta da parte del consumatore di acquistare prodotti sani. “Caso emblematico sono le noci - conferma Jasmina Annibali, responsabile marketing New Factor - che da anni continuano a registrare tassi di crescita a doppia cifra, a dimostrazione che il lavoro fatto spiegando l’importanza di mangiare frutta secca si consolida in tali performance”. Attenzione al benessere, ampliamento delle occasioni di consumo e un’offerta sempre più segmentata e dall’elevato contenuto di servizio sono dunque i driver dello sviluppo della categoria.
Occhi puntati sull’innovazione
Sebbene la stagionalità incida ancora per oltre il 50% delle vendite, gli sforzi delle aziende per creare nuove occasioni di consumo sono stati premiati. Si assiste infatti a una progressiva rivalutazione della componente salutistica della frutta secca, scelta da un numero crescente di consumatori come snack e rompi-digiuno. Se da un lato, infatti, gli italiani restano fedeli ai prodotti classici, dall’altro si nota grande curiosità e attenzione verso i nuovi lanci come le varianti bio e quelle salutistiche, spesso arricchite anche con altri ingredienti. Cavalca questa tendenza Noberasco, che ha appena lanciato Wellness Mix: un misto di frutta secca e uva sultanina, proposto come snack sano e nutriente, ideale a colazione in aggiunta a cereali e yogurt, oppure a pranzo e a cena con insalate e macedonie. Tutti gli ingredienti provengono inoltre da agricoltura biologica. “I consumatori si rivelano molto attenti a un’offerta qualitativamente elevata - afferma il direttore generale Gabriele Noberasco -, come conferma il trend brillante registrato dalle nostre referenze biologiche. Le altre leve su cui puntare per conquistare i consumatori, e in particolare i giovani, sono appunto il salutismo e la funzionalità d’uso che caratterizza prodotti destinati all’ingredientistica in cucina o i morbidi disidratati consumati come snack”.
La qualità passa anche dal packaging
Oltre alle novità di prodotto, ha giocato un ruolo fondamentale per la tenuta dei consumi il lavoro svolto dalle aziende sulle confezioni, rese più impattanti per dare visibilità al prodotto e spazio a informazioni e caratteristiche nutrizionali, accrescendo nel consumatore finale la consapevolezza di un acquisto attento e informato. “In occasione del lancio delle linee In Tavola e In Cucina, la prima composta da prodotti in guscio e la seconda da sgusciati pronti all’uso per la preparazione di piatti - afferma Umberto Parisi, responsabile marketing di Parisi -, abbiamo ideato il nuovo pack trasparente, moderno e accattivante, che mira a evidenziare la qualità dei prodotti con un design d’impatto e a distinguersi sugli scaffali”. Oltre al lancio dei nuovi mix Le Selezioni - sola frutta secca, predosata, senza glutine e lievitanti chimici - per preparare dolci e biscotti, anche Abramo Bruzzone ha puntato sul pack con il nuovo metodo di conservazione Fresh Care per mantenere fresco e fragrante il prodotto per tutta la shelf life. “Primi in Europa - spiega il direttore commerciale Roberto Manco - abbiamo applicato una tecnologia, inventata da Mitsubishi di cui siamo partner per l’Italia, che grazie a un assorbitore di ossigeno preserva gli alimenti, in questo caso la frutta secca che è molto soggetta all’ossidazione”. Per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori, le confezioni sono state anche rese più piccole fino ad arrivare ai pack monodose. “Il downsizing permette di avere battute di cassa inferiori e quindi più accessibili - continua Parisi -, ma fa anche fronte al cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani, che dimostrano di apprezzare le merceologie vicine agli snack come arachidi tostate o mandorle pralinate”.
Uno scaffale da valorizzare
Il comparto della frutta secca risulta molto segmentato dal punto di vista produttivo, con le referenze a marchio del distributore che stanno assumendo una crescente importanza in termini di quote di mercato. “Trattandosi di uno scaffale molto affollato in cui è difficile affermare la propria brand awarness - afferma Roberto Manco - le private label stanno assumendo un ruolo di leadership con una quota pari al 33% delle vendite”. Oltre a ciò, la segmentazione dell’offerta può non aiutare il consumatore che al momento della scelta d’acquisto si trova di fronte a uno scaffale affollato da numerosi brand. “La polverizzazione dell’offerta - afferma Gabriele Noberasco - è una delle principali criticità del comparto che si riflette su un assortimento difficile da leggere. È dunque fondamentale valorizzare l’offerta grazie anche alla collaborazione dei partner distributivi: per noi il punto vendita rappresenta da sempre l’area in cui incrementare gli investimenti per supportare i clienti e orientarli nell’acquisto”. Il pdv è al centro delle strategie di comunicazione anche di New Factor che punta soprattutto sul trade marketing per offrire strumenti utili alla vendita. “Proponiamo una vasta gamma di espositori da terra e da banco - afferma Annibali - come lo show box dedicato all’acquisto d’impulso per i formati monodose Snack Time da 35 grammi”.
I classici restano i più venduti
Il consumatore si dimostra sensibile alla qualità e all’innovazione di prodotto, benché la maggior parte dei volumi siano ancora sviluppati dalle referenze classiche come noci, mandorle, arachidi e pistacchi, che restano i veri blockbuster del comparto. “I trend più dinamici - continua Castagnola - sono registrati dai pistacchi con una crescita del 3,3% a valore, insieme a noci, mandorle, pinoli e prugne, mentre le arachidi, uno dei segmenti più importanti, mostra degli andamenti negativi con un -1,5% a valore e -5,2% a volume”. Le categorie in ascesa sembrano avere un comune denominatore: la consapevolezza consolidata e accresciuta da parte del consumatore di acquistare prodotti sani. “Caso emblematico sono le noci - conferma Jasmina Annibali, responsabile marketing New Factor - che da anni continuano a registrare tassi di crescita a doppia cifra, a dimostrazione che il lavoro fatto spiegando l’importanza di mangiare frutta secca si consolida in tali performance”. Attenzione al benessere, ampliamento delle occasioni di consumo e un’offerta sempre più segmentata e dall’elevato contenuto di servizio sono dunque i driver dello sviluppo della categoria.
Occhi puntati sull’innovazione
Sebbene la stagionalità incida ancora per oltre il 50% delle vendite, gli sforzi delle aziende per creare nuove occasioni di consumo sono stati premiati. Si assiste infatti a una progressiva rivalutazione della componente salutistica della frutta secca, scelta da un numero crescente di consumatori come snack e rompi-digiuno. Se da un lato, infatti, gli italiani restano fedeli ai prodotti classici, dall’altro si nota grande curiosità e attenzione verso i nuovi lanci come le varianti bio e quelle salutistiche, spesso arricchite anche con altri ingredienti. Cavalca questa tendenza Noberasco, che ha appena lanciato Wellness Mix: un misto di frutta secca e uva sultanina, proposto come snack sano e nutriente, ideale a colazione in aggiunta a cereali e yogurt, oppure a pranzo e a cena con insalate e macedonie. Tutti gli ingredienti provengono inoltre da agricoltura biologica. “I consumatori si rivelano molto attenti a un’offerta qualitativamente elevata - afferma il direttore generale Gabriele Noberasco -, come conferma il trend brillante registrato dalle nostre referenze biologiche. Le altre leve su cui puntare per conquistare i consumatori, e in particolare i giovani, sono appunto il salutismo e la funzionalità d’uso che caratterizza prodotti destinati all’ingredientistica in cucina o i morbidi disidratati consumati come snack”.
La qualità passa anche dal packaging
Oltre alle novità di prodotto, ha giocato un ruolo fondamentale per la tenuta dei consumi il lavoro svolto dalle aziende sulle confezioni, rese più impattanti per dare visibilità al prodotto e spazio a informazioni e caratteristiche nutrizionali, accrescendo nel consumatore finale la consapevolezza di un acquisto attento e informato. “In occasione del lancio delle linee In Tavola e In Cucina, la prima composta da prodotti in guscio e la seconda da sgusciati pronti all’uso per la preparazione di piatti - afferma Umberto Parisi, responsabile marketing di Parisi -, abbiamo ideato il nuovo pack trasparente, moderno e accattivante, che mira a evidenziare la qualità dei prodotti con un design d’impatto e a distinguersi sugli scaffali”. Oltre al lancio dei nuovi mix Le Selezioni - sola frutta secca, predosata, senza glutine e lievitanti chimici - per preparare dolci e biscotti, anche Abramo Bruzzone ha puntato sul pack con il nuovo metodo di conservazione Fresh Care per mantenere fresco e fragrante il prodotto per tutta la shelf life. “Primi in Europa - spiega il direttore commerciale Roberto Manco - abbiamo applicato una tecnologia, inventata da Mitsubishi di cui siamo partner per l’Italia, che grazie a un assorbitore di ossigeno preserva gli alimenti, in questo caso la frutta secca che è molto soggetta all’ossidazione”. Per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori, le confezioni sono state anche rese più piccole fino ad arrivare ai pack monodose. “Il downsizing permette di avere battute di cassa inferiori e quindi più accessibili - continua Parisi -, ma fa anche fronte al cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani, che dimostrano di apprezzare le merceologie vicine agli snack come arachidi tostate o mandorle pralinate”.
Uno scaffale da valorizzare
Il comparto della frutta secca risulta molto segmentato dal punto di vista produttivo, con le referenze a marchio del distributore che stanno assumendo una crescente importanza in termini di quote di mercato. “Trattandosi di uno scaffale molto affollato in cui è difficile affermare la propria brand awarness - afferma Roberto Manco - le private label stanno assumendo un ruolo di leadership con una quota pari al 33% delle vendite”. Oltre a ciò, la segmentazione dell’offerta può non aiutare il consumatore che al momento della scelta d’acquisto si trova di fronte a uno scaffale affollato da numerosi brand. “La polverizzazione dell’offerta - afferma Gabriele Noberasco - è una delle principali criticità del comparto che si riflette su un assortimento difficile da leggere. È dunque fondamentale valorizzare l’offerta grazie anche alla collaborazione dei partner distributivi: per noi il punto vendita rappresenta da sempre l’area in cui incrementare gli investimenti per supportare i clienti e orientarli nell’acquisto”. Il pdv è al centro delle strategie di comunicazione anche di New Factor che punta soprattutto sul trade marketing per offrire strumenti utili alla vendita. “Proponiamo una vasta gamma di espositori da terra e da banco - afferma Annibali - come lo show box dedicato all’acquisto d’impulso per i formati monodose Snack Time da 35 grammi”.
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