La birra torna ad essere un settore "in fermento"
La birra torna ad essere un settore "in fermento"
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Il mercato della Birra mette a segno nell’anno terminante a Gennaio 2016 un +3,6% a volume ed evidenzia una netta crescita a valore (+7,4%) rispetto all’anno precedente (fonte IRI).
Dopo oltre 10 anni di consumi stagnanti la favorevole estate 2015 ha permesso di registrare finalmente dei segni positivi. Un altro segnale di cambiamento è arrivato dalla grande distribuzione all’interno della quale si è assistito a un calo della pressione promozionale per questo prodotto, un fenomeno decisamente in controtendenza rispetto agli ultimi anni in cui i player sono stati costretti a puntare sulle politiche di prezzo per contrastare il crollo dei consumi pro capite.
LE BIRRE SPECIALI CONQUISTANO I CONSUMATORI
Il trend del mercato birra è trainato dai risultati del segmento Speciali che, come ci spiega Gianpolo Corti, sales Director Ceres «a prescindere dalla stagione estiva, stanno guadagnando in spazio a scaffale, in numero di consumatori e in frequenza di acquisto, a fronte di un consumatore di birra più curioso e informato rispetto al passato». Dai dati raccolti, infatti, si ha l’impressione che il consumatore non si lasci più ingannare da facili promozioni o nel lungo periodo da novità “senza contenuto”. «Per un’autentica ripresa dei consumi – puntualizza Rolando Rossi, vice presidente di Radeberger Gruppe Italia – occorre un cambio sostanziale e definitivo dell’offerta che vada incontro dell’offerta che vada incontro alle reali richieste del consumatore: bere meno e bere meglio. La nostra offerta si è ampliata in questa direzione tant’è che oggi possiamo contare su una gamma invidiabile che abbraccia tutte le quattro fermentazioni della birra: spontanea, mista, alta a bassa».
INNOVAZIONE DI PRODOTTO COME DRIVER DI CRESCITA
Quello della birra è un comparto dove c’è molto fermento, soprattutto in termini di innovazione di prodotto: il caso delle sopracitate birre speciali, che nel 2015 hanno segnato una crescita a due cifre sia a volume (!4,8%) che a valore (17,3%), ne è la dimostrazione. Le aziende stanno cavalcando questo trend proponendo novità per tutti i gusti. I primi mesi dell’anno hanno visto, ad esempio, il lancio da parte del brand Birrificio Angelo Poretti della nuova 10 luppoli Le Bollicine Rosé, in formato 75 cl che come si spiega Andrea Negro, direttore commerciale Carlsberg Italia «una birra speciale realizzata con malto di frumento, carota violetta e rifermentata con lievito Saccharomyces bayanus, lo stesso adottato per la produzione delle bollicine più famose».
Warsteiner invece nel corso del 2016 inserirà in grande distribuzione una nuova referenza a marchio König Ludwig che andrà ad aggiungersi alle specialità König Ludwig Weissbier e Dunkel. «Tipico e storico esempio di birra lager bavarese – racconta Luca Giardiello, amministratore delegato Warsteiner Italia – la König Ludwig, che fa parte del portfolio “Specialità” del gruppo, si caratterizza per un gusto bilanciato e per l’aroma fresco, genuino e pulito».
LA COMUNICAZIONE VIRA SUL DIGITAL E SULL’EXPERIENCE DI GUSTO
Uno degli obiettivi principali dei player a livello di comunicazione è aumentare la brand awareness tra le fasce di pubblico più giovane. Per colpire questo target molto di esse hanno individuato il digital come canale ideale. Ceres che ha in programmi investimenti a 360° sia BTL che AtL porterà avanti la campagna video e il dialogo con i consumatori attraverso i principali social network, i quali faranno anche da supporto al lancio della nuova gamma NØrden. Carlsberg svilupperà ulteriormente per Tuborg la campagna degli ultimi due anni che prevede: focus 18-25 anni, valorizzazione dei mood corrispondenti ai tappi colorati, mondo musicale, digital e proseguimento collaborazione con youtubers. Warsteiner e Radeberger invece sulla base del successo già ottenuto proseguiranno con i loro tour di degustazione in tutta Italia: la prima ha recentemente coinvolto all’interno dei principali centri commerciali i 5 sensi dei consumatori in un percorso multisensoriale per apprezzare a pieno il prodotto; la seconda sotto le insegne del Quality Beer Academy ha portato le sue quasi cento birre in giro per la Penisola, dal Piemonte alla Sicilia.
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