A ottobre prezzi nel carrello +2,2%. Accelera l'alimentare
A ottobre prezzi nel carrello +2,2%. Accelera l'alimentare
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Si rivede l’inflazione nel carrello della spesa. Secondo le stime preliminari di Istat, a ottobre i prezzi al consumo del grocery (beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) sono saliti dall’1 al 2,2%. Mentre l’indice generale su basse annua ha registrato un dato più contenuto, +0,9% da +0,7%.
La bassa inflazione è generata soprattutto dalla depressione dei corsi dell’energia, ma il comparto alimentare imprime un colpo d’acceleratore (+2,4% da +1,1% di settembre), con effetti che si manifestano sul carrello della spesa. La ristorazione registra addirittura +3,5%. Quindi niente deflazione, anzi l’industria riprende a scaricare aumenti di prezzo a valle (sia pure contenuti) nonostante si avvicini la stagione dei rinnovi contrattuali con la distribuzione.
Quanto al panorama europeo, i prezzi confermano +1,2% in Francia, in Spagna sale all’1,8% e in Germania al +2%.
Aumento atteso
Per Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi Confcommercio, “a sostenere i redditi reali delle famiglie vi è la conferma di un’inflazione che è ormai tornata ai tassi di crescita sperimentati nel decennio precedente. Il lieve aumento rilevato a ottobre su base annua era completamente atteso e va considerato fisiologico come anche la dinamica dei prezzi nell’euroarea, sebbene alcuni spunti di ripresa dei prezzi su segmenti sensibili, come l’alimentare e l’istruzione, potrebbero creare qualche problema in termini di sentiment, con riflessi negativi sul già debole circuito redditi-fiducia-consumi, dal cui pieno funzionamento dipendono le sorti della crescita economica in questi mesi finali del 2024".
Federdistribuzione, quadro incerto
Per Federdistribuzione, “i dati sull’andamento dei prezzi confermano un quadro generale caratterizzato da una situazione stabile dell’inflazione. Il comparto alimentare registra un’accelerazione riferibile in particolare ai beni alimentari non lavorati. Il calo a ottobre dell’indice del clima di fiducia da parte dei consumatori sottolinea come rimanga una situazione di incertezza. Allo stesso tempo, il settore del retail moderno nel suo complesso ha la necessità di continuare a investire nello sviluppo”.
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