L’obiettivo, ambizioso, consiste nel mettere a punto metodi e strumenti di supporto alla logistica nel settore agroalimentare, con modelli operativi e strumenti decisionali utili a progettare, pianificare, gestire e controllare i sistemi di approvvigionamento in catene distributive complesse a garanzia della qualità del prodotto proposto al consumatore finale. Si tratta del progetto internazionale “Food supply chain” di cui è capofila l’Università di Bologna (UniBo) che si avvarrà in particolare della collaborazione del Wine supply council del Georgia tech institute di Atlanta, Usa.

Parola chiave del progetto è integrazione, con la sfida a sorvegliare la supply chain nel food con focalizzandosi sull’intera filiera produttiva e logistica: “from farm to fork”, cioè dalla raccolta sul terreno alla forchetta, insomma alla tavola. Un’attenzione indispensabile in Italia e in Europa dove c’è ancora bisogno di sensibilizzare significativamente il mondo dell’industria alimentare e della grande distribuzione rispetto al ruolo giocato dalla logistica.

“The first workshop on food supply chain” recentemente organizzato a cura dei dipartimenti di Scienze alimentari e di Tecnologie alimentari dell’Università di Bologna ha messo in luce come le competenze richieste siano molteplici con la necessità di monitorare parametri fisici caratteristici quali temperatura, umidità, luminosità e vibrazioni durante i processi logistici di trasporto e stoccaggio dei prodotti alimentari.

Nei laboratori di ricerca verranno ricostruite le condizioni operative cui è sottoposto il prodotto considerato isolando preliminarmente campioni esposti alle situazioni operative. Un compito che sarà reso possibile tramite l’applicazione di simulatori sviluppati appositamente dagli studiosi della facoltà di Ingegneria industriale della UniBo.