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Per riposizionarsi Artoni sceglie SAP Obiettivo, integrarsi con i clienti
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Per riposizionarsi Artoni sceglie SAP Obiettivo, integrarsi con i clienti
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Un magazzino automatico di dimensioni eccezionali, capace di gestire 23mila pallet, e l’introduzione di software d’avanguardia suggellano il legame che Artoni, una delle principali aziende logistiche italiane, ha stabilito con SAP, marchio leader nelle applicazioni di intelligenza artificiale volte a sviluppare il business delle imprese clienti. “Il salto da un sistema informatico proprietario alle nuove soluzioni è stato notevole - spiega a DM Annamaria Artoni, vice presidente dell’azienda di famiglia le cui origini risalgono alla fine dell’800.
“Non potevamo del resto attendere ancora a lungo - continua - il periodo economico che stiamo attraversando, difficilissimo, impone scelte importanti per far fronte alle necessarie trasformazioni che non credo tutti saranno in grado di sopportare. Vogliamo diventare leader nella logistica e per raggiungere l’obiettivo è fondamentale saper rispondere alla nuova domanda della clientela che non chiede più solo trasporto e movimentazione, ma informazione e consulenza”.
Quello compiuto grazie alla partnership con SAP, per la quale il rapporto con Artoni è foriero di ulteriori espansioni nel comparto, costituisce un vero e proprio salto culturale per l’azienda logistica italiana il cui obiettivo è dialogare sempre più con il mondo: “Il 90% delle merci contenute nella nostra struttura di Codogno, nel Lodigiano, proviene dal Far East - aggiunge Artoni - il che dimostra quanto radicale è stato il cambiamento già assimilato e tuttavia ancora in corso”.
In sintesi, l’innovazione apportata riguarda i processi di business delle diverse società del gruppo che deve gestire un volume molto elevato di spedizioni, circa 700mila al mese, attraverso i 78 centri operativi di cui dispone. L’obiettivo immediato consiste nel raggiungere già il target 2010 e cioè 231 milioni di euro di fatturato dopo un 2009 in leggera contrazione rispetto al 2008.
“Non più interazione ma integrazione: è questa la logica entro la quale ci si dovrà muovere nel breve periodo - afferma Clara Covini, direttore Piccola e media impresa di SAP Italia - il che significa riprogettare la logistica in una prospettiva non sequenziale ma in rete. Ciò per Artoni sarà più semplice in quanto già molte aziende si servono di soluzioni SAP per lo sviluppo del loro business.
Artoni ha investito oltre 4 milioni di euro nella revisione del suo modello, cifra che comprende anche l’hardware di cui si è dotata. Ma il ritorno dovrebbe essere molto rapido: la stessa saturazione del magazzino automatico sale del 40% rispetto alla versione tradizionale. “Con la copertura funzionale della soluzione SAP ai nostri processi più strategici - spiega Norberto Delendati, direttore Organizzazione e Sistemi di Artoni - alla conclusione del progetto pilota abbiamo ottenuto un risparmio del 10% sul costo per quintale trasportato attraverso l’aumento della saturazione dei mezzi e la diminuzione dei chilometri percorsi. Per quanto riguarda la movimentazione nei reparti del nostro centro abbiamo invece riscontrato un aumento del 30% della produttività, misurata in ore impiegate per quintale consegnato”.
Antonio Massa
“Non potevamo del resto attendere ancora a lungo - continua - il periodo economico che stiamo attraversando, difficilissimo, impone scelte importanti per far fronte alle necessarie trasformazioni che non credo tutti saranno in grado di sopportare. Vogliamo diventare leader nella logistica e per raggiungere l’obiettivo è fondamentale saper rispondere alla nuova domanda della clientela che non chiede più solo trasporto e movimentazione, ma informazione e consulenza”.
Quello compiuto grazie alla partnership con SAP, per la quale il rapporto con Artoni è foriero di ulteriori espansioni nel comparto, costituisce un vero e proprio salto culturale per l’azienda logistica italiana il cui obiettivo è dialogare sempre più con il mondo: “Il 90% delle merci contenute nella nostra struttura di Codogno, nel Lodigiano, proviene dal Far East - aggiunge Artoni - il che dimostra quanto radicale è stato il cambiamento già assimilato e tuttavia ancora in corso”.
In sintesi, l’innovazione apportata riguarda i processi di business delle diverse società del gruppo che deve gestire un volume molto elevato di spedizioni, circa 700mila al mese, attraverso i 78 centri operativi di cui dispone. L’obiettivo immediato consiste nel raggiungere già il target 2010 e cioè 231 milioni di euro di fatturato dopo un 2009 in leggera contrazione rispetto al 2008.
“Non più interazione ma integrazione: è questa la logica entro la quale ci si dovrà muovere nel breve periodo - afferma Clara Covini, direttore Piccola e media impresa di SAP Italia - il che significa riprogettare la logistica in una prospettiva non sequenziale ma in rete. Ciò per Artoni sarà più semplice in quanto già molte aziende si servono di soluzioni SAP per lo sviluppo del loro business.
Artoni ha investito oltre 4 milioni di euro nella revisione del suo modello, cifra che comprende anche l’hardware di cui si è dotata. Ma il ritorno dovrebbe essere molto rapido: la stessa saturazione del magazzino automatico sale del 40% rispetto alla versione tradizionale. “Con la copertura funzionale della soluzione SAP ai nostri processi più strategici - spiega Norberto Delendati, direttore Organizzazione e Sistemi di Artoni - alla conclusione del progetto pilota abbiamo ottenuto un risparmio del 10% sul costo per quintale trasportato attraverso l’aumento della saturazione dei mezzi e la diminuzione dei chilometri percorsi. Per quanto riguarda la movimentazione nei reparti del nostro centro abbiamo invece riscontrato un aumento del 30% della produttività, misurata in ore impiegate per quintale consegnato”.
Antonio Massa
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