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Darty Italia, la riuscita del piano di espansione è legata all’efficienza distributiva

Darty Italia, la riuscita del piano di espansione è legata all’efficienza distributiva
Darty Italia, la riuscita del piano di espansione è legata all’efficienza distributiva

Darty Italia, la riuscita del piano di espansione è legata all’efficienza distributiva

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Fabio Massi
Si giocherà in chiave logistica buona parte della strategia di Darty Italia che ha annunciato il suo piano di espansione limitato sì al Centro-Nord, ma con il dichiarato intento di passare da 25 a cento punti vendita nell’arco di cinque-sei anni per una marketshare del 10%. L’apparato distributivo, da rafforzare con l’attuazione del piano di sviluppo, prevede già oggi un’unica piattaforma centrale e cinque punti cross-docking gestiti dal partner logistico Bertola central docks di Ossona (Mi), specializzato nella movimentazione di apparecchiature elettroniche.

La logistica sarà sempre più importante non solo per la consegna sul punto vendita della merce, ma anche per l’eventuale ritiro di prodotti difettosi essendosi Darty Italia prefissata di diventare l’assoluto #1 per quanto riguarda il customer care, come spiega John Hatch (nella foto in basso), amministratore delegato: “Nella vendita e nella post vendita non dovremo avere rivali. Il cliente va assistito a tutto tondo, anche nelle consegne a domicilio, anche la sera tra le 18 e le 22 e pure la domenica, in maniera tale che non gli sia necessario perdere il suo prezioso tempo di lavoro per ritirare apparecchi spesso ingombranti, come gli schermi tv Lcd o al plasma”.

Notevoli anche le ambizioni sul piano finanziario e, come si accennava, sulla quota di mercato, per realizzare le quali una logistica portata alla massima efficienza non potrà che essere determinante. Saranno 170 i milioni di euro di fatturato entro fine 2010, derivanti da una media di oltre 6 milioni di euro al metro quadro per negozio, il che produce già adesso una quota di mercato del 2% circa. Il traguardo di Hatch consiste tuttavia nel toccare il 5% entro tre anni, con un solo retailer, per ora, davanti, Mediaworld: “Che tuttavia – sottolinea l’ad di Darty Italia – vende molti prodotti che noi non distribuiamo”.

E ancora, che la logistica sia destinata ad avere un ruolo sempre più importante deriva dal fatto che i cento punti vendita del futuro manterranno l’attuale complesso mix della location equamente ripartito tra i centri città, i grandi centri commerciali al limitare dei centri urbani e le presenze nelle aggregazioni commerciali in situazioni intermedie tra le prime due.

“E per quanto – sostiene Hatch – in Italia sia ancora forte il piacere dell’acquisto in negozio, tanto che la quota di e-commerce per noi si limita qui all’1% mentre in Francia è del 9% e nel Regno Unito del 13%, prevediamo uno sviluppo anche di questo segmento, dove le consegne concordate con il cliente diventano determinanti”. Furgoni in rapido movimento per l’assistenza a domicilio saranno coprotagonisti dell’espansione e del successo di Darty in quanto la catena ha adottato una “Carta dei diritti” con la quale garantisce ai consumatori un servizio di prim’ordine in particolare nel post-vendita.

Antonio Massa
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