La necessità di aumentarne la capacità di stoccaggio, in risposta all’incremento dei volumi produttivi, ha spinto Orogel a rivedere, ampliandolo, il suo principale sito industriale, quello di Cesena, dove viene surgelata gran parte della produzione dei soci impegnati nella coltivazione di verdure e ortaggi.

Il progetto di sviluppo del sito di Cesena è tuttora in corso, ma l’impianto è già dotato di 20 celle refrigerate con differenti livelli di automazione, quattro delle quali possono contenere 50mila pallet. Di queste quattro celle di nuovissima generazione, una è riservata al picking, due alle spedizioni della merce e l’ultima all’immagazzinamento del semilavorato.

Progettisti e tecnici sono al lavoro anche per la revisione degli spazi e dei flussi produttivi. Uno dei primi passi da compiere consisterà nell’innalzamento dei soffitti delle celle meno moderne per incrementarne la capacità di stoccaggio riducendo i costi di movimentazione. Questo grazie anche a un previsto sistema di convogliamento aereo della materia prima, dei semilavorati e dei prodotti finiti pronti per l’evasione degli ordini provenienti per la maggior parte dalle catene della Gdo, che li riceve direttamente nei suoi centri di distribuzione oppure attraverso dieci piattaforme Orogel posizionate in punti strategici sul territorio nazionale.

L’automatizzazione delle nuove celle vede la presenza di una struttura autoportante sulla quale vengono collocati semilavorati e prodotti finiti come vegetali pronti da cuocere, passati di verdura e contorni ad alto contenuto di servizio. Orogel è costretta a risolvere notevoli problematiche nel settore in cui opera. Per molti prodotti, infatti, il raccolto agricolo è ristretto in determinati periodi dell’anno, mentre la domanda non conosce rallentamenti o interruzioni nei 12 mesi. Ragion per cui la materia prima deve essere lavata, lavorata e confezionata in contenitori da aprire con facilità nel momento in cui è necessario seguire l’andamento del mercato.