Supercentro, prossimità e localismo i pilastri della crescita
Supercentro, prossimità e localismo i pilastri della crescita
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Ormai da qualche anno la rotta di Supercentro segue due direttrici ben precise: la prossimità e il localismo. Il Gruppo, presente in tre regioni nel sud Italia (Puglia, Calabria e Basilicata) e con una rete multicanale di 120 negozi a marchio Sisa, Ipersisa e QuickSisa, quattro cash&carry a insegna Stop&Shop dislocati a Taranto, Nardò (Le), Sava e Manduria (TA), e un Cash&Carry a insegna Wiva a San Giorgio Ionico (Ta), ha anche un ambizioso piano di sviluppo per il triennio 2024-2027, con cui intende proseguire il suo percorso di crescita, che nel 2023 ha visto la realtà tarantina registrare un fatturato pari a 257 milioni (+5% rispetto al 2022).
Il piano prevede nuove aperture, investimenti in logistica e formazione con l’obiettivo di rafforzare la presenza di Supercentro sui territori presidiati, migliorare l’esperienza d’acquisto e consolidare la competitività, puntando su innovazione, sostenibilità e vicinanza ai bisogni dei clienti. Di questi temi, oltre che di strategie, risultati, obiettivi abbiamo parlato con Antonio Bonucci, direttore generale di Supercentro.
Abbiamo da poco salutato il 2024. Che anno è stato per Supercentro?
Il 2024 si è stato un anno particolarmente sfidante per il settore della distribuzione organizzata, quindi anche per Supercentro, ma contiamo di chiudere il bilancio in linea con i dati del 2023.
Quali sono le quote di Supercentro nel territorio presidiato?
A novembre 2024, secondo i dati Iri, la nostra quota di mercato in Puglia, la regione in cui siamo maggiormente presenti, si attestava al 3,6% considerando i format iper e super.
Con l’insegna Wiva nel 2024 avevate inaugurato un nuovo format. Potrebbe spiegarci le peculiarità di questo cash&carry?
A maggio 2024 abbiamo lanciato Wiva, un progetto strategico caratterizzato da un format esclusivo sviluppato internamente grazie al lavoro di team dedicati, consolidando la nostra presenza in un segmento chiave. Wiva non è solo una nuova insegna. Per noi rappresenta un laboratorio nel quale vogliamo dimostrare la nostra capacità di interpretare i nuovi bisogni del territorio con una formula efficace ed efficiente. Si tratta di una struttura che, con il suo assortimento, vuole parlare a tre interlocutori, per noi importanti: all’horeca, con cui intendiamo rafforzare la nostra relazione grazie a un’offerta mirata che si concentra sul mondo della bottiglieria (intesa come vini, liquori e birra), sull’accessoristica non food, sugli imballi per facilitare il take away, oltre che sui freschissimi (salumi, formaggi, gastronomia e carni), mondi nei quali veniamo riconosciuti per il nostro know how e la qualità dell’offerta. Accanto all’horeca, la nostra offerta si adatta alle esigenze sia del retail indipendente che ancora opera nelle nostre zone sia ai professionisti con partita iva, che cercano soluzioni di qualità a prezzi più convenienti. La territorialità e il localismo rappresentano due aspetti qualificanti dell’offerta. Puntiamo a soddisfare i bisogni del territorio, ovvero a garantire quei prodotti che in un certo bacino di utenza i consumatori identificano come essenziale per la loro spesa e offerta fuori casa. Inoltre, vogliamo garantire ai nostri clienti una proposta a scaffale facile da leggere.
Avete in programma nuove aperture nel 2025?
Nelle prime settimane del 2025 inaugureremo un nuovo cash&carry a marchio Wiva a Monopoli (Ba), nel corso del 2025 ne inaugureremo un altro in provincia di Lecce. Per quanto riguarda i supermercati ci saranno da subito, nelle prime settimane del 2025, tre nuove aperture a Lecce, San Vito dei Normanni (Br) e Crotone.
Il piano di sviluppo 2024-2027 prevede investimenti per 15 milioni di euro, per migliorare la copertura territoriale, rispondere meglio alle esigenze dei clienti e consolidare la posizione del Gruppo nel mercato della distribuzione organizzata. Può spiegarci al meglio in cosa consisteranno questi interventi e quali migliorie apporterete?
Il piano di sviluppo 2024-2027 rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita e il rafforzamento della nostra posizione nel mercato della distribuzione organizzata. Tutte le risorse saranno orientate a consolidare il nostro format, sempre più focalizzato sul presidio della prossimità, un modello che ci consente di rispondere in maniera mirata e flessibile alle esigenze specifiche dei territori e dei consumatori. Uno degli obiettivi principali di questo piano è rafforzare le nostre politiche commerciali per incrementare l’autorevolezza sul mercato. Questo ci permetterà non solo di fidelizzare ulteriormente la nostra clientela, ma anche di attrarre nuovi imprenditori interessati a collaborare con un’insegna che si distingue per un approccio strategico e soluzioni maggiormente distintive. Il nostro impegno è quello di diventare un punto di riferimento per gli imprenditori, offrendo politiche commerciali flessibili, mirate e incentrate sulla valorizzazione delle specificità territoriali. Puntiamo a creare una partnership che vada oltre la semplice fornitura, garantendo supporto operativo, assortimenti distintivi e un modello di collaborazione che rappresenti, per gli imprenditori, una valida alternativa rispetto ai format standardizzati delle altre realtà distributive.
Tra gli investimenti annunciati, anche 4 milioni di euro destinati alla logistica. Come interverrete?
Un elemento cardine del piano di sviluppo è la logistica, che giocherà un ruolo cruciale nell’evoluzione che immaginiamo. Gli investimenti in questo ambito mirano a dotarci di infrastrutture moderne e flessibili, capaci di sostenere le nostre politiche commerciali con assortimenti adeguati, tempi di consegna ottimizzati e un livello di servizio superiore. La logistica sarà il motore per garantire un’esperienza coerente e di qualità sia ai partner imprenditori che ai consumatori finali, offrendo soluzioni personalizzate e rispondendo in modo efficace alle sfide di un mercato in continua trasformazione. Al momento, stiamo collaborando con un importante partner nazionale per definire le migliori strategie in ambito logistico, un progetto che è ancora in fase di valutazione. Gli obiettivi principali sono chiari: migliorare l'efficienza operativa, sostenere l’espansione del nostro assortimento sia in termini di referenze sia di volumi movimentati e ottimizzare la gestione dei flussi tra i nostri quattro magazzini, che attualmente lavorano in una logica di network. Pur mantenendo il nostro impegno verso il presidio del territorio, siamo consapevoli che una logistica più moderna e funzionale potrebbe richiedere interventi significativi, inclusa la possibile delocalizzazione dei magazzini esistenti, se questo si rivelasse necessario per garantire maggiore efficienza e competitività. Questa apertura riflette la nostra volontà di adattarci alle esigenze di mercato, preservando al contempo la nostra vocazione al presidio del territorio e i principi strategici del Gruppo.
Quanto incide la mdd sul vostro fatturato e quale percentuale dell’offerta dei punti vendita ricopre?
L’incidenza della mdd nel 2024 a valore è pari al 9,1% (fonte: Iri), poco superiore all’incidenza della numerica della private label nei nostri negozi, pari a circa l’8,7% del totale assortimento. Attualmente i nostri prodotti a marchio coprono la maggior parte dei bisogni della clientela, ma nei prossimi anni l’offerta si amplierà in nuovi segmenti attualmente non presidiati.
Qual è la strategia di Supercentro riguardo la marca privata?
La nostra strategia per la marca del distributore si basa su due pilastri fondamentali: qualità e accessibilità. Un’attenzione particolare è rivolta ai prodotti freschi e agli alimentari confezionati, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei consumatori sempre più attenti al rapporto qualità-prezzo. Nel 2024, la quota di mercato della mdd ha registrato una crescita significativa, sia a valore sia a volume, grazie al traino delle linee principali come la private label Core e la linea salutistica. Le iniziative promozionali, come lo sconto mensile del 25% su tutti i prodotti a marchio, hanno avuto un impatto importante, favorendo lo spostamento dei consumi dalle grandi marche verso il nostro assortimento e rafforzando la fidelizzazione dei clienti. Per sostenere ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie, in collaborazione con la nostra centrale D.It, abbiamo introdotto l’iniziativa trimestrale dei prezzi bloccati, che ha rappresentato un ulteriore incentivo per i consumatori a scegliere i nostri prodotti.
Avete in programma progetti dedicati alla private label per il 2025?
Nel 2025, il nostro obiettivo è potenziare ulteriormente la mdd, ampliando il numero di referenze e incrementando la presenza della marca privata in categorie merceologiche ancora dominate dai grandi brand. Questa espansione non sarà solo quantitativa, ma anche qualitativa. Intendiamo, infatti, diversificare l’offerta e rispondere alle nuove richieste dei consumatori, concentrandoci su innovazione, sostenibilità e una maggiore rappresentazione delle produzioni locali. Un esempio significativo è rappresentato dal progetto “Buoni di Puglia”, la linea pl di Supercentro che incarna le specificità e i valori del nostro Gruppo e offre l’eccellenza della tradizione pugliese a un prezzo accessibile, con l’obiettivo di valorizzare le produzioni regionali e rafforzare il legame con il territorio. Nel 2025, prevediamo di ampliare l’assortimento collaborando con nuovi fornitori locali, continuando a garantire l’alta qualità e la distintività che caratterizzano la nostra offerta.
I prodotti “local” possano fare la differenza per chi come voi opera nella prossimità?
Per Supercentro, la prossimità e i prodotti locali rappresentano due pilastri strategici, fondamentali per rispondere in modo puntuale e personalizzato alle esigenze dei clienti. I prodotti locali non sono solo un valore aggiunto, ma anche un elemento distintivo della nostra offerta, scelti per la loro qualità, autenticità e capacità di riflettere i gusti e le tradizioni dei territori in cui operiamo. Questo ci permette di rafforzare il legame con le comunità locali e di sostenere il tessuto economico dei piccoli produttori e delle aziende del territorio. Guardando al futuro, i prodotti locali continueranno a essere un asset cruciale per fidelizzare i clienti e differenziare l’offerta. Sempre più consumatori richiedono alimenti legati al territorio, con un impatto ambientale contenuto e una storia da raccontare. La nostra strategia combina la forza della marca privata con la ricchezza e l’autenticità dei prodotti locali, integrando sostenibilità, razionalizzazione degli assortimenti e un rapporto diretto con i fornitori. In questo modo, ci posizioniamo come un’insegna in grado di interpretare i cambiamenti del mercato, offrendo una proposta unica che coniuga qualità, convenienza e valori condivisi con i nostri clienti. La territorialità, la personalizzazione e il dialogo costante con i produttori saranno i cardini per rafforzare la competitività e migliorare la percezione di valore della nostra insegna.
Qual è il fiore all’occhiello tra i reparti di Supercentro?
Il fiore all’occhiello di Supercentro sono senza dubbio i reparti freschissimi: gastronomia, macelleria e ortofrutta. Rappresentano il cuore della nostra offerta, caratterizzati da un’attenzione particolare alla qualità, alla freschezza e alla territorialità dei prodotti. La centralità dei freschissimi nel nostro modello di vendita risiede nella capacità di rispondere alle esigenze del cliente moderno, che cerca prodotti genuini, di alta qualità e con un forte legame con il territorio. Ci distinguiamo dalla concorrenza offrendo non solo prodotti, ma un’esperienza d’acquisto autentica e coinvolgente. Questo è reso possibile grazie al concept esclusivo della “Piazza del fresco”, un format che trasforma i reparti freschissimi in veri e propri punti focali dei nostri supermercati. Qui, la freschezza dei prodotti si combina con un layout curato e funzionale, pensato per mettere in risalto la qualità e garantire un rapporto diretto e personale con i clienti.
Il futuro di Supercentro seguirà sempre la strada della prossimità?
Per Supercentro, il valore della prossimità va ben oltre la definizione di un semplice format di vendita. Prossimità significa conoscere da vicino i nostri clienti, comprenderne le abitudini e anticiparne i bisogni, creando un’esperienza d’acquisto più personale, accessibile e vicina ai territori in cui operiamo. Questo concetto è il fulcro della nostra missione e continuerà a guidare il nostro sviluppo futuro. Crediamo che il futuro della gdo sia saldamente ancorato alla prossimità, non solo come risposta pratica alle esigenze di comodità, ma come modello che valorizza il legame con il territorio e le comunità. Siamo presenti sul territorio, lo viviamo e ne comprendiamo le peculiarità, offrendo non solo convenienza, ma anche qualità e un servizio che sia realmente in sintonia con le necessità quotidiane dei clienti. I nostri punti vendita di prossimità sono progettati per offrire assortimenti completi e ben calibrati, arricchiti dai reparti freschissimi. La prossimità, inoltre, si rivela particolarmente efficace nel contrastare lo spreco alimentare, un tema sempre più caro ai consumatori. Gli acquisti nei supermercati di prossimità, più frequenti e mirati rispetto agli ipermercati, riducono il rischio di sprechi legati a quantità eccessive. Questo modello, che promuove una spesa attenta e responsabile, ci permette di rispondere a nuove sensibilità ambientali, offrendo un’alternativa concreta e sostenibile. Per il futuro, continueremo a evolvere il concetto di prossimità integrando innovazioni nei servizi e nel format, preservando al contempo l’identità locale. Investiremo ulteriormente in assortimenti mirati, nell’ottimizzazione degli spazi e in tecnologie che migliorino l’esperienza d’acquisto. Il nostro obiettivo è offrire non solo prodotti, ma un valore aggiunto che rifletta i bisogni e i desideri del cliente moderno, mantenendo un rapporto di fiducia che è alla base del nostro successo.La prossimità, quindi, non è solo un modello commerciale, ma un approccio più umano e sostenibile, in grado di adattarsi alle sfide di un mercato in evoluzione, restando però sempre fedele alla nostra missione: essere al fianco dei nostri clienti ogni giorno, con qualità, convenienza e attenzione concreta al territorio.
Negli scorsi anni avete ristrutturato due punti vendita, uno a Taranto e uno a Martina Franca (Ta), che sono diventati il modello da cui partire per le future ristrutturazioni. Quante ne avete già realizzate e su quali aspetti siete intervenuti per il restyling?
Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo completato la ristrutturazione di altri punti vendita, che si aggiungono a quelli di Taranto e Martina Franca. Questi interventi rappresentano un passo significativo nella nostra strategia di rinnovamento, puntando su un format che unisce innovazione e tradizione. Il concept della “Piazza del fresco” è stato il filo conduttore delle ristrutturazioni, con l’obiettivo di valorizzare i reparti freschissimi e creare spazi accoglienti e dinamici. Non si tratta solo di vendere prodotti, ma di offrire un’esperienza completa, i clienti possono apprezzare la qualità, la presentazione e la freschezza dei prodotti in un ambiente che comunica fiducia e vicinanza. Inoltre, il restyling ha posto un forte accento su efficienza e sostenibilità, con l’adozione di tecnologie moderne per la refrigerazione e l’illuminazione e una maggiore ottimizzazione degli spazi, per garantire un assortimento sempre più mirato e diversificato. Questo approccio non solo migliora l’esperienza d’acquisto, ma rafforza la competitività di Supercentro, rispondendo alle aspettative di un consumatore sempre più attento alla qualità e all’ambiente. Con la “Piazza del Fresco” come elemento distintivo, Supercentro punta a consolidare il proprio ruolo di riferimento nel mercato, offrendo non solo convenienza ma anche una proposta unica che mette al centro i valori di freschezza, territorialità e relazione con il cliente.
Un altro tassello importante della crescita di Supercentro è rappresentato dalla formazione. Quali iniziative avete organizzato a riguardo?
La formazione è un pilastro importante per Supercentro tanto che la scorsa estate abbiamo lanciato, in collaborazione con GiGroup e IFOA, il progetto “Officina dei Talenti”, che si pone come obiettivo l’inserimento di giovani under 25 nelle nostre strutture. Per questa prima edizione sono stati selezionati e inseriti 40 ragazzi under 25 in percorsi formativi della durata di un anno. I ragazzi verranno formati per acquisire competenze tecnico pratiche per i ruoli di addetti/assistenti alla gestione del punto vendita e banconisti di macelleria/salumeria: per loro è stato studiato un percorso di 600 ore di aula con docenti interni ed esterni e 300 ore di formazione on the job che verranno svolte presso l’azienda. Si aggiungono 250 ore di lavoro effettivo, ma i ragazzi già durante le fasi di formazione avranno l’opportunità di confrontarsi con le figure aziendali che ricoprono il ruolo per il quale vengono formati.Inoltre, circa 280 dipendenti verranno avviati a percorsi di formazione su competenze IT e informatica, commerciale e specifica per alcuni reparti. Il coordinamento tra queste due attività permetterà anche una migliore integrazione generazionale all’interno della forza lavoro di Supercentro, facilitando il passaggio di competenze tra lavoratori più esperti e giovani in una logica di inclusione che valorizza le peculiarità di tutti. Nel 2025, come già fatto nel 2024, verranno avviati percorsi per migliorare le competenze e l’efficienza di oltre 300 collaboratori (tra neo-assunti e personale già inserito) che si aggiungeranno alle 7.600 ore di formazione erogate nel 2023 e alle 1.680 ore, suddivise in otto aule composte da 164 persone totali, per la formazione relativa ad addetti ortofrutta, addetti ai banchi salumeria e addetti ai banchi macelleria.
Quali obiettivi vi ponete per il 2025?
Nel contesto di un mercato in costante evoluzione e pur in presenza di un contesto socio-economico sfidante e difficile, Supercentro punta con ambizione a consolidare la propria crescita nel 2025, sia in termini di volumi sia di presenza territoriale, confermando piena fiducia nel proprio potenziale. Contrariamente alla tendenza generale di contenere i budget di fronte alle crisi economiche, abbiamo scelto anche per il prossimo anno un approccio audace. Il nostro piano industriale prevede, infatti, di mantenere e ampliare gli investimenti per rafforzare la rete esistente e sviluppare nuove aperture che sono in fase di definizione, dove il nostro modello di prossimità risponde in modo mirato alle esigenze dei clienti.
Per quanto riguarda l’offerta, prevediamo di rafforzare la mdd con nuove referenze per rispondere alla crescente domanda di qualità accessibile, a cui aggiungiamo la ricerca costante di nuovi prodotti locali che rispondano alle esigenze dei nostri territori. L’obiettivo per il 2025, in sintesi, è di consolidare e ampliare la nostra rete, con un’attenzione costante alla qualità e all’innovazione, posizionandoci come partner di fiducia per i nostri clienti e come player in crescita nel panorama della gdo.
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