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Sapore 2011: la ricetta di un successo tutto italiano
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Sapore 2011: la ricetta di un successo tutto italiano
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Torna la manifestazione leader per il food & beverage extradomestico dove i grandi marchi presentano in anteprima le novità di prodotto. A Rimini fiera dal 19 al 22 febbraio 2011. Abbiamo chiesto a Patrizia Cecchi, Direttore Business Unit di Rimini Fiera, di raccontarci qualcosa in anteprima.
Come si caratterizza questa edizione? Ci sono novità rilevanti o punti di maggior forza rispetto agli anni passati?
La prima novità è lo svolgimento in contemporanea con Agrifil, salone della filiera agroalimentare e della meccanizzazione agricola, che testimonia la volontà e la necessità di ragionare non più solo sul prodotto finito ma anche sull’intera filiera produttiva. Questa collaborazione mira inoltre a rafforzare ulteriormente l’immagine del vino e dell’olio, le due eccellenze tipicamente italiane. E’ da sottolineare la massiccia adesione all’evento dal mondo delle bevande e dei grossisti, in particolare produttori di birre artigianali il cui consumo è in crescita.
Ci saranno molti stand d’affari, e tra questi, per la prima volta anche aziende con una sistemazione della merce su scaffali. Una giuria apposita premierà le aziende che si sono distinte per innovatività dei prodotti e hanno preso parte al concorso Sapore Innovation Award. Nuova è anche la sezione dedicata alla pasta fresca, con l’esposizione aggiuntiva dei macchinari utilizzati per la lavorazione. Per il settore del pesce, che mantiene una certa dinamicità e necessita di essere valorizzato si svolgerà un incontro del RAc Med, organo di gestione della pesca nel mediterraneo della comunità europea.
Un altro appuntamento da segnalare è la conferenza di approfondimento Gdo buyers Day che si terrà nella giornata dedicata alla grande distribuzione (lunedì 21 febbraio), e dove i compratori potranno prendere contatti diretti coi fornitori.
Infine sarà allestita un’area di presentazione di prodotti etnici, provenienti per lo più dalla Thailandia.
Quali sono le aspettative per questa edizione: la presenza espositiva è stabile o aumentata rispetto alle ultime edizioni? Che incidenza ha la presenza estera?
Quest’anno oltre alla partecipazione delle grande aziende, c’è stata una significativa domanda di partecipazione da parte di piccole e medie imprese, la numerosità ha persino superato le nostre aspettative. Per le aziende estere registriamo alcune presenze ma il fattore rilevante sarà la presenza di molti compratori che rappresentano il mercato di sbocco per le nostre aziende italiane.
In Italia Sapore Tasting Experience è indubbiamente l’evento di riferimento per il consumo fuori casa. Secondo lei qual è la formula di successo della manifestazione?
Innanzitutto la lunga tradizione e storia che, avendo superato le 50 edizioni, conferiscono una certa solidità e affidabilità. Il secondo elemento è la connotazione del territorio: la riviera ha una rinomata vocazione per il “fuori casa”, i consumi sono elevati e le aziende numerose. In ultimo ma non meno importante il carattere dinamico e interattivo della manifestazione che cerca ogni anno di rinnovarsi e offrire nuove attrattive ai visitatori.
Come si articolerà la proposta convegnistica?
L’agenda di quest’anno è fittissima di impegni ed estremamente variegata, oltre agli incontri che ho già segnalato è prevista l’assemblea annuale dei grossisti (cateringross), il convegno sul biologico, il corso per idrosommelier e così via. Per averne un’idea precisa è sufficiente accedere alla sezione dedicata sul sito: www.saporerimini.it
Come si caratterizza questa edizione? Ci sono novità rilevanti o punti di maggior forza rispetto agli anni passati?
La prima novità è lo svolgimento in contemporanea con Agrifil, salone della filiera agroalimentare e della meccanizzazione agricola, che testimonia la volontà e la necessità di ragionare non più solo sul prodotto finito ma anche sull’intera filiera produttiva. Questa collaborazione mira inoltre a rafforzare ulteriormente l’immagine del vino e dell’olio, le due eccellenze tipicamente italiane. E’ da sottolineare la massiccia adesione all’evento dal mondo delle bevande e dei grossisti, in particolare produttori di birre artigianali il cui consumo è in crescita.
Ci saranno molti stand d’affari, e tra questi, per la prima volta anche aziende con una sistemazione della merce su scaffali. Una giuria apposita premierà le aziende che si sono distinte per innovatività dei prodotti e hanno preso parte al concorso Sapore Innovation Award. Nuova è anche la sezione dedicata alla pasta fresca, con l’esposizione aggiuntiva dei macchinari utilizzati per la lavorazione. Per il settore del pesce, che mantiene una certa dinamicità e necessita di essere valorizzato si svolgerà un incontro del RAc Med, organo di gestione della pesca nel mediterraneo della comunità europea.
Un altro appuntamento da segnalare è la conferenza di approfondimento Gdo buyers Day che si terrà nella giornata dedicata alla grande distribuzione (lunedì 21 febbraio), e dove i compratori potranno prendere contatti diretti coi fornitori.
Infine sarà allestita un’area di presentazione di prodotti etnici, provenienti per lo più dalla Thailandia.
Quali sono le aspettative per questa edizione: la presenza espositiva è stabile o aumentata rispetto alle ultime edizioni? Che incidenza ha la presenza estera?
Quest’anno oltre alla partecipazione delle grande aziende, c’è stata una significativa domanda di partecipazione da parte di piccole e medie imprese, la numerosità ha persino superato le nostre aspettative. Per le aziende estere registriamo alcune presenze ma il fattore rilevante sarà la presenza di molti compratori che rappresentano il mercato di sbocco per le nostre aziende italiane.
In Italia Sapore Tasting Experience è indubbiamente l’evento di riferimento per il consumo fuori casa. Secondo lei qual è la formula di successo della manifestazione?
Innanzitutto la lunga tradizione e storia che, avendo superato le 50 edizioni, conferiscono una certa solidità e affidabilità. Il secondo elemento è la connotazione del territorio: la riviera ha una rinomata vocazione per il “fuori casa”, i consumi sono elevati e le aziende numerose. In ultimo ma non meno importante il carattere dinamico e interattivo della manifestazione che cerca ogni anno di rinnovarsi e offrire nuove attrattive ai visitatori.
Come si articolerà la proposta convegnistica?
L’agenda di quest’anno è fittissima di impegni ed estremamente variegata, oltre agli incontri che ho già segnalato è prevista l’assemblea annuale dei grossisti (cateringross), il convegno sul biologico, il corso per idrosommelier e così via. Per averne un’idea precisa è sufficiente accedere alla sezione dedicata sul sito: www.saporerimini.it
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