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Oriocenter è sempre più responsabile
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Giancarlo Bassi, presidente del Consorzio di Oriocenter, ha illustrato alla redazione di Distribuzione Moderna le numerose iniziative di marketing e di comunicazione ideate per gli oltre 12 milioni di visitatori del centro commerciale lombardo. br />
Il 2007 è stato l’anno della mostra sulla Cracking art, il 2009 invece sarà l’anno di Ecocentro. Chi ha avuto l’idea di creare un evento dedicato ai consumi sostenibili? Quali sono i principali risultati che vi aspettate di ottenere con questa iniziativa?
Il progetto Ecocentro è stato fortemente voluto e sollecitato dalla proprietà del centro, la Commerz Real AG. Oriocenter, infatti, viene considerato dalla proprietà come un “centro pilota” per le sperimentazioni di attività di marketing innovative. La proprietà ha quindi sollecitato il Consorzio di gestione e l’agenzia di marketing comunicazionale a strutturare un progetto che sensibilizzasse i consumatori alla tutela dell’ecosistema. Lo scopo principale di Ecocentro è quello di coinvolgere il pubblico, spiegando cosa significa oggi, in concreto, diventare più “ecoconsumatori”. Nello stesso tempo, l’iniziativa si orienta a stimolare i tenant del centro ad avere maggiore attenzione verso i prodotti ecosostenibili. Ecco perché dal progetto prevediamo di ottenere sia un aumento della visibilità che delle vendite del nostro centro commerciale.
A quanto ammonta l’investimento richiesto dall’iniziativa Ecocenter?
A circa 500.000 euro. Anche da questo punto di vista Oriocenter è all’avanguardia e capofila in Italia per investimenti in iniziative innovative e coinvolgenti per il proprio pubblico.
Ritiene che il progetto possa essere considerato uno dei plus del vostro centro commerciale? Può indicarmi altri plus rispetto ai vostri diretti competitor?
Con Ecocentro vogliamo confermare la leadership di Oriocenter come anticipatore di tendenze di consumo e promotore di idee, grazie anche alla forza dei suoi 12 milioni di visitatori l’anno. Ma non è tutto. Oriocenter è anche un importante punto di riferimento per la visibilità di Bergamo e della sua provincia, un volano di notorietà, insieme all’aeroporto di Orio, per tutto il territorio circostante. Oriocenter in sinergia con l’aeroporto ha infatti generato un indotto molto significativo per l’economia locale. La forza è data proprio dalla complementarietà tra le due strutture, capaci di muovere centinaia di migliaia di visitatori italiani e stranieri. Oltre alla quantità dei turisti che visitano il centro, ciò che incide sul movimento d’affari è la loro grande disponibilità di spesa.
Il 2009 oltre che sul fronte della sensibilizzazione vi ha visti attivi su quello della comunicazione con la campagna dal claim “Fai sbocciare i tuoi sogni”. Avete in programma altre iniziative di adv rivolte al pubblico per l’anno in corso? E per il 2010?
Nel 2009 Oriocenter confermerà la sua fama di centro promotore di iniziative innovative con un evento unico in Europa: una campagna di social responsability rivolta ai ragazzi delle scuole e contro le stragi in auto. I giovani per alcuni mesi diventeranno parte integrante dei vari corpi di polizia locale e provinciale. Dopo un periodo d’istruzione saranno di pattuglia e vivranno in prima persona ciò che succede sulle strade. A questo importante progetto si è aggiunto nel 2009, la partecipazione al Giro d'Italia di ciclismo, con l'istituzione di una tappa volante presso il centro e di un trofeo Oriocenter. Sempre in ambito sportivo continua inoltre lo stretto rapporto di collaborazione con l’Atalanta Calcio. Per quanto riguarda la campagna di adv, sono previsti, per l'anno in corso e per il 2010 altri due fly per riaffermare il posizionamento alto fashion-glamour che il centro sta perseguendo da anni.
Quali sono stati i principali risultati, in termini di fatturato, che Oriocenter ha raggiunto nel 2008?
L’incremento del fatturato nel 2008 è stato del 4,66 e lo store traffic è cresciuto del 2,87. Risultati molto soddisfacenti, se pensiamo allo scenario complessivo socio-economico di questo periodo. Certamente al raggiungimento di queste performance ha giocato un ruolo determinate la sinergia fra collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio e le costanti aperture domenicali.
La particolare situazione economica attuale vi ha spinti a intraprendere delle attività di marketing specifiche per fidelizzare la vostra clientela?
Per fidelizzare i clienti è stata creata nel 2008 la prima carta di credito Oriocenter, caso unico fino ad oggi in Italia per un centro commerciale. Questo, proprio in previsione di una possibile contrazione dei consumi. Questa carta offre ai possessori la possibilità di accedere a dei finanziamenti agevolati e a tassi inferiori rispetto al mercato. La carta comprende poi diversi servizi e convenzioni con soggetti esterni – come ad esempio compagnie assicurative - e vantaggi esclusivi riservati ai possessori.
Il vostro è uno dei centri commerciali più grandi a livello europeo. Avete in programma ulteriori ampliamenti di superficie o del numero dei negozi?
Esistono delle ipotesi di riqualificazione e riposizionamento di alcuni settori merceologici del centro. E’ chiaro, comunque, che abbiamo raggiunto una dimensione talmente importante e un ventaglio così ampio di offerta, tale da porci in condizione di vertice in Italia nel settore. Per il momento quindi non riteniamo opportuno sollecitare ulteriori grandi iniziative di espansione.
Il 2007 è stato l’anno della mostra sulla Cracking art, il 2009 invece sarà l’anno di Ecocentro. Chi ha avuto l’idea di creare un evento dedicato ai consumi sostenibili? Quali sono i principali risultati che vi aspettate di ottenere con questa iniziativa?
Il progetto Ecocentro è stato fortemente voluto e sollecitato dalla proprietà del centro, la Commerz Real AG. Oriocenter, infatti, viene considerato dalla proprietà come un “centro pilota” per le sperimentazioni di attività di marketing innovative. La proprietà ha quindi sollecitato il Consorzio di gestione e l’agenzia di marketing comunicazionale a strutturare un progetto che sensibilizzasse i consumatori alla tutela dell’ecosistema. Lo scopo principale di Ecocentro è quello di coinvolgere il pubblico, spiegando cosa significa oggi, in concreto, diventare più “ecoconsumatori”. Nello stesso tempo, l’iniziativa si orienta a stimolare i tenant del centro ad avere maggiore attenzione verso i prodotti ecosostenibili. Ecco perché dal progetto prevediamo di ottenere sia un aumento della visibilità che delle vendite del nostro centro commerciale.
A quanto ammonta l’investimento richiesto dall’iniziativa Ecocenter?
A circa 500.000 euro. Anche da questo punto di vista Oriocenter è all’avanguardia e capofila in Italia per investimenti in iniziative innovative e coinvolgenti per il proprio pubblico.
Ritiene che il progetto possa essere considerato uno dei plus del vostro centro commerciale? Può indicarmi altri plus rispetto ai vostri diretti competitor?
Con Ecocentro vogliamo confermare la leadership di Oriocenter come anticipatore di tendenze di consumo e promotore di idee, grazie anche alla forza dei suoi 12 milioni di visitatori l’anno. Ma non è tutto. Oriocenter è anche un importante punto di riferimento per la visibilità di Bergamo e della sua provincia, un volano di notorietà, insieme all’aeroporto di Orio, per tutto il territorio circostante. Oriocenter in sinergia con l’aeroporto ha infatti generato un indotto molto significativo per l’economia locale. La forza è data proprio dalla complementarietà tra le due strutture, capaci di muovere centinaia di migliaia di visitatori italiani e stranieri. Oltre alla quantità dei turisti che visitano il centro, ciò che incide sul movimento d’affari è la loro grande disponibilità di spesa.
Il 2009 oltre che sul fronte della sensibilizzazione vi ha visti attivi su quello della comunicazione con la campagna dal claim “Fai sbocciare i tuoi sogni”. Avete in programma altre iniziative di adv rivolte al pubblico per l’anno in corso? E per il 2010?
Nel 2009 Oriocenter confermerà la sua fama di centro promotore di iniziative innovative con un evento unico in Europa: una campagna di social responsability rivolta ai ragazzi delle scuole e contro le stragi in auto. I giovani per alcuni mesi diventeranno parte integrante dei vari corpi di polizia locale e provinciale. Dopo un periodo d’istruzione saranno di pattuglia e vivranno in prima persona ciò che succede sulle strade. A questo importante progetto si è aggiunto nel 2009, la partecipazione al Giro d'Italia di ciclismo, con l'istituzione di una tappa volante presso il centro e di un trofeo Oriocenter. Sempre in ambito sportivo continua inoltre lo stretto rapporto di collaborazione con l’Atalanta Calcio. Per quanto riguarda la campagna di adv, sono previsti, per l'anno in corso e per il 2010 altri due fly per riaffermare il posizionamento alto fashion-glamour che il centro sta perseguendo da anni.
Quali sono stati i principali risultati, in termini di fatturato, che Oriocenter ha raggiunto nel 2008?
L’incremento del fatturato nel 2008 è stato del 4,66 e lo store traffic è cresciuto del 2,87. Risultati molto soddisfacenti, se pensiamo allo scenario complessivo socio-economico di questo periodo. Certamente al raggiungimento di queste performance ha giocato un ruolo determinate la sinergia fra collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio e le costanti aperture domenicali.
La particolare situazione economica attuale vi ha spinti a intraprendere delle attività di marketing specifiche per fidelizzare la vostra clientela?
Per fidelizzare i clienti è stata creata nel 2008 la prima carta di credito Oriocenter, caso unico fino ad oggi in Italia per un centro commerciale. Questo, proprio in previsione di una possibile contrazione dei consumi. Questa carta offre ai possessori la possibilità di accedere a dei finanziamenti agevolati e a tassi inferiori rispetto al mercato. La carta comprende poi diversi servizi e convenzioni con soggetti esterni – come ad esempio compagnie assicurative - e vantaggi esclusivi riservati ai possessori.
Il vostro è uno dei centri commerciali più grandi a livello europeo. Avete in programma ulteriori ampliamenti di superficie o del numero dei negozi?
Esistono delle ipotesi di riqualificazione e riposizionamento di alcuni settori merceologici del centro. E’ chiaro, comunque, che abbiamo raggiunto una dimensione talmente importante e un ventaglio così ampio di offerta, tale da porci in condizione di vertice in Italia nel settore. Per il momento quindi non riteniamo opportuno sollecitare ulteriori grandi iniziative di espansione.
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