Fondata nel 1985, l’azienda lombarda si dedica da sempre alla produzione di alimenti secchi e semiumidi per cani e gatti a marchio dei propri clienti. Il direttore vendite e marketing Gianmarco Ferrari ha spiegato alla redazione di DM quali servizi deve offrire un’azienda come Effeffe per diventare partner ideale delle catene della grande distribuzione e soddisfare la richiesta di innovazione e qualità.

Qual è la vostra posizione nel mercato italiano del petfood?
Riteniamo di essere l’unica azienda produttrice italiana in questo settore con la vocazione a produrre cibo per cani e gatti a marchio dei propri clienti. Il lavoro svolto in questi anni ci ha consentito di sviluppare un’offerta in termini di prodotto, qualità, servizio e affidabilità di altissimo livello. Lavoro che ci ha inoltre portato a essere scelti come partner dalle principali catene della gdo italiana. Stimiamo di produrre circa il 70% del petfood secco private label in Italia, con un trend di crescita del 15% nel settore gd. Siamo inoltre produttori per molti distributori del mercato petshop e agrarie, con trend di sviluppo in linea con il mercato.

Quali sono le principali richieste da parte delle catene della gdo?
Le richieste diventano sempre più stimolanti e questo valorizza ulteriormente il nostro lavoro. Lo stimolo proviene da una maggiore consapevolezza da parte del distributore relativamente all’offerta che intende presentare sui propri scaffali. Stimolo che si trasforma in richieste precise in termini di formulazione, aspetto cosmetico, packaging, qualità e igiene. Per rispondere a queste esigenze Effeffe dispone di un servizio di formulazione e consulenza nutrizionale interno, integrato nel sistema qualità aziendale, a cui si affianca un’attiva collaborazione con il dipartimento di veterinaria dell’Università di Bologna. Alle esigenze appena descritte si aggiunge una crescente richiesta in termini di servizio logistico, iniziative sul punto vendita e azioni di supporto alla diffusione del prodotto. Negli anni ci siamo dotati di strutture e collaborazioni che ci consentono di rispondere tempestivamente e di essere propositivi quando intravediamo possibilità di miglioramento per i nostri clienti.

Su quali tipologie di prodotto puntate prevalentemente?
Allo stato attuale gli sviluppi di innovazione sono concentrati principalmente sull’area superpremium e funzionale, oltre che sugli snack e soluzioni single-serve. Dal 2002 produciamo nel nostro stabilimento snack semiumidi e intendiamo proseguire nello sviluppo di questo segmento che riteniamo di interesse strategico. Nel 2008 abbiamo ricevuto il premio Innovazione nel corso della manifestazione fieristica Marca, grazie a un nuovo prodotto “morbido e croccante” e a un packaging salvafreschezza.

Come avete chiuso il 2008 e quali sono le previsioni per l’anno in corso?
Il 2008 si è chiuso con un fatturato di 26 milioni di euro, in crescita del 17%, e un volume pari a 47mila tonnellate di produzione. Per il 2009 ci aspettiamo crescite ancora interessanti dovute alla crescente penetrazione dell’alimentazione industriale per animali ma anche al crescente interesse da parte dello shopper verso la marca privata, spinto in questo periodo dalla crisi economica.

Siete presenti anche all’estero?
Effeffe dedica circa il 9% della produzione all’esportazione, in particolare nell’area dell’Est Europa - Slovenia, Croazia, Romania, Albania, Repubblica Ceca -, oltre a Grecia, Turchia, Lettonia, Francia, Cipro, Malta. Sebbene Effeffe sia focalizzata principalmente al mercato interno, riteniamo strategico mantenere una presenza in questi mercati per i possibili sviluppi che sapranno esprimere in futuro. Per iniziare collaborazioni con i nostri clienti o come completamento dell’offerta nel segmento primo prezzo e follower, all’estero distribuiamo marchi che possediamo solo a supporto dell’attività di produzione private label. Questi marchi rappresentano circa il 5% del nostro fatturato e sono presenti principalmente nell’Est Europa, in Turchia e in Grecia.