Il gruppo composto da tre società – Imap Export, Trader e Commerciale Campana – sin dagli inizi degli anni Ottanta produce linee di abbigliamento casual e sportivo per uomo, donna e bambino. Oggi più che mai rappresenta una realtà aziendale dinamica e, come emerge dall’incontro che la redazione di DM ha avuto con Antonio di Vincenzo, vice presidente della Imap Export, orientata allo sviluppo capillare sul territorio italiano.

In Italia Original Marines attualmente conta oltre 500 negozi, sia in franchising che diretti. Qual è il vostro piano d’espansione per il 2009?
Entro il prossimo anno puntiamo a coprire in maniera capillare tutta l’Italia attraverso l’apertura di un centinaio di nuovi punti vendita. Apriremo quindi dei nuovi negozi localizzati principalmente tra Emilia Romagna, Triveneto e Toscana, Regioni dove le potenzialità di sviluppo della catena sono ancora alte. Chiuderemo così il 2009 a quota 600 store. A quel punto rimarranno scoperte solamente alcune piccole zone di prestigio, che cercheremo di conquistare nei prossimi anni. Si tratta infatti di aree dove è necessario creare dei negozi con delle caratteristiche adeguate e dove individuare i locali giusti a un prezzo conveniente non è semplicissimo.

I vostri punti vendita sono collocati principalmente nei centri cittadini o negli shopping center? Siete orientati a uno sviluppo sul fronte dei centri commerciali?
Original Marines concentra il 70% circa dei suoi negozi nei centri storici e il 30% negli shopping center. Anche nel prossimo futuro riteniamo importante proseguire questa strada. Gestire i rapporti con i centri commerciali non è sempre semplice e dobbiamo tener presente che i costi di gestione abbastanza elevati rendono talvolta difficile aprire dei punti vendita negli shopping center. Ma proprio per valutare con la massima cura e attenzione l'eventuale inserimento degli store Original Marines nei centri commerciali, abbiamo istituito un ufficio specifico che contatta gli shopping center e valuta sia i costi che i potenziali fatturati del punto vendita e se esistono gli utili sufficienti per effettuare l’apertura.

Per quanto riguarda l’espansione all’estero, quali sono i mercati in cui avete intenzione di inserire i vostri store?
Attualmente contiamo oltre 40 punti vendita in Europa, Asia, Africa e America, distribuiti in maniera non uniforme. L’espansione oltreconfine rappresenta un progetto concreto. Stiamo infatti predisponendo degli uffici specifici che curino l’espansione estera e un piano di business basato su tre elementi cardine: un’efficace comunicazione, una distribuzione che conosce bene il mercato, e un’offerta di capi d’abbigliamento con rapporto qualità-prezzo elevata. I Paesi con un clima simile al nostro, come Spagna e Grecia, sono i primi in cui intendiamo penetrare perché ci permettono di non sconvolgere la produzione. Puntiamo anche a Cina e India, che registrano crescite a doppia cifra e dove il prodotto italiano ha un forte appeal.

Avete in programma a breve di sottoscrivere delle nuove partnership con altre aziende?

Sicuramente proseguiremo anche in futuro sulla strada delle partnership, che interessano principalmente capi d’abbigliamento per bambini, il nostro core business (70% del fatturato). Siamo da ben 10 anni legati alla Warner Bros per l’utilizzo dei personaggi Looney Tunes sulle collezioni Original Marines e nel corso del tempo abbiamo sottoscritto diversi accordi, come ad esempio con Metro Goldwin Mayer per la creazione di una serie dedicata a Pink Panther e con la 20th Century Fox per una collezione ispirata ai Simpson.