Gruppo Mirato, che fa capo alla famiglia Ravanelli, è uno dei principali protagonisti nel mercato italiano dell'igiene e bellezza, tra i leader in tutti i principali segmenti della cura personale e della cura dei capelli. Alligna un portafoglio di marchi davvero notevole: Nidra, Intesa, Malizia, Breeze, Clinians, Benefit, Glicemille, Geomar, Spelnd’Or…
Nel 2018 ha chiuso il bilancio con un giro d’affari di 230 milioni di euro, e si qualifica come una grande realtà industriale dalle caratteristiche tutte italiane, ma dal respiro sempre più internazionale, in grado di soddisfare le richieste più specifiche e diversificate. A parlarcene è il
Vicepresidente e Amministratore delegato, Fabio Ravanelli, che è anche Presidente di Confindustria Piemonte.

Il vostro gruppo spazia su molti segmenti. Quali sono i più dinamici?

Sicuramente la cosmesi è un mercato estremamente dinamico, alla ricerca incessante di novità, sia a livello di ingredienti che di concetti. Le consumatrici stesse sono sempre più esigenti verso i brand e attente alle promesse dei prodotti. Anche all'estero possiamo identificare come più vivace il segmento della cosmetica e, in particolare, il mercato asiatico, che ci richiede sempre costanti aggiornamenti dei prodotti per rimanere allineati con i continui trend emergenti.

Come ha inciso sulla vostra attività la forte attenzione per la cosmesi naturale?

Il fatto di avere brand con connotazione naturale/biologica ci ha permesso di crescere. I Provenzali, acquisito nel 2017, è il marchio del gruppo che meglio rappresenta la nostra sensibilità ambientale e verso la sostenibilità d’impresa. E’ un brand che nasce con una missione ben precisa e che contiene tutti i plus che oggi l’opinione pubblica riconosce come valori universali: alta qualità a un giusto prezzo, ossia accessibile ai molti; impegno ambientale e di salvaguardia animale per le future generazioni; mantenimento e rispetto delle tradizioni artigianali italiane.

Insomma, un’acquisizione naturale…

E, aggiungo, molto strategica, visto che ha portato nel nostro perimetro anche lo stabilimento produttivo del marchio, cioè Saponificio Gianasso, di Campomorone, in provincia di Genova. Circa il rispetto della pelle la nostra ricerca e sviluppo ha sempre avuto a cuore questo elemento, fondamentale per chi fa cosmesi e presupposto di tutte le linee del nostro gruppo, il quale ha sempre prestato la massima attenzione a tutti gli aspetti che hanno a che vedere con la sicurezza e con le molte necessità specifiche di consumatrici e consumatori.

Pensate ad altre acquisizioni o vi focalizzate piuttosto sul consolidamento dei vostri asset?

Ci concentreremo sui nostri brand, visto che dobbiamo sviluppare al meglio gli asset attuali, ma è nel Dna di Mirato crescere anche per vie esterne e quindi, nel futuro, potrebbero esserci ulteriori operazioni in questa direzione.

Si dice che la cosmesi maschile – ovviamente non rasatura – sia un mercato in crescita e promettente. Cosa ne pensa?

Il concetto della “cura di sé” ha raggiunto anche gli uomini, segnando un cambiamento nelle abitudini: l’uomo è più attento al proprio corpo, ricerca prodotti più tecnici e ad alta prestazione. E’ un mercato che fino a pochi anni fa non esisteva e che ha molte potenzialità di sviluppo.

Private label: quanto sono importanti per il vostro gruppo?

La maggior parte del fatturato nel mondo private label è generato dal mercato Italia, che ci vede presenti nelle insegne più importanti a livello nazionale. La Mdd rappresenta, però, una grande opportunità anche all'estero e, a oggi, concentriamo la maggior parte del nostro business, del mondo Pl, in 2 grandi catene dei Paesi balcanici - Konzum in Croazia e Spar in Slovenia -, ma siamo certi di poter crescere con grandi successi in questo ambito, sempre più promettente.

Il cosiddetto canale drug è in forte crescita e del resto fra i vostri clienti c’è gruppo Gottardo. Quali sono i vostri canali più significativi?

Il primo canale distributivo per Mirato è quello dei supermercati che pesa quasi il 40% del business a valore. Segue proprio il drug, che negli anni è diventato sempre più strategico e significativo. Il trend è in costante crescita e vale per Mirato oltre il 38% del venduto, sempre a valore. Terzo canale è quello degli ipermercati, che rappresenta circa il 15% del business, dunque in linea con l'incidenza di questo format sul totale Gdo.

Cosmetica Italia stima che il mercato chiuderà il 2019 in crescita del 2,8% e che l’export segnerà a fine anno un incremento del 4,5% per un valore vicino ai 5 miliardi. Vi ritrovate in queste anticipazioni?

Per quanto riguarda il mercato domestico mi sembrano previsioni ottimistiche, invece più vicine alla realtà sono le valutazioni inerenti all’estero.

Estero: coprite 80 Paesi. Quali sono i principali mercati da un lato, e i più dinamici dall’altro?

La maggior parte del fatturato estero è generato dai Paesi dell’Unione europea, dove i nostri prodotti da toilette conquistano ancora oggi grandi quote. Se dovessimo però individuare il mercato più dinamico in assoluto lo identificheremmo con quello asiatico, dove le richieste di prodotti innovativi sono sempre in costante evoluzione.

Avete presidiato direttamente l’Asia, con Mirato Asia di Mosca, la Cina, con Mirato China di Shangai, e la Macedonia con MilMil Adriatica. Parliamone…

La decisione strategica di consolidare la presenza all’estero tramite le nostre subsidiary company, è stata la nostra naturale evoluzione. Tutte e tre sono nate ai soli fini commerciali e trovano, nella scelta della loro posizione geografica, una motivazione ben precisa. Mil-Mil Adriatica nasce in un’area già da noi fortemente presidiata; Mirato Asia è stata sviluppata in un mercato da noi ritenuto di grande interesse e infine Mirato Shanghai, nel cuore dell’Asia, nasce per soddisfare le necessità di un mercato dinamico e, come già detto, in costante evoluzione.

Nel 2018 siete entrati direttamente nel retail. Raccontiamo questa vostra esperienza…

Nel marzo del 2018 Mirato Spa, che ha sede nel novarese, apre il primo punto vendita diretto e lo fa scegliendo proprio Vicolungo - The Style Outlets, a pochi minuti dalla città, dunque sottolineando ancora una volta il legame e l’attenzione al territorio. Il primo insediamento nasce come showroom, avendo l’azienda a pochi chilometri, e come “esperimento” di un nuovo canale, al fine di accrescere il rapporto con il consumatore finale. L’apertura, sotto l’insegna Clinians, costituisce il primo tassello di un progetto di espansione retail. A distanza di un anno e mezzo infatti, il punto vendita ha portato soddisfacenti risultati e confermato come il rapporto diretto con il consumatore sia un reale e concreto supporto per l’azienda. Ora ci confrontiamo con nuovi negozi, sempre nelle realtà degli outlet: così il 12 novembre abbiamo inaugurato il secondo punto vendita a Barberino del Mugello (Fi), presso Barberino Designer Outlet.