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Le nuove sfide di Interdis

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Redazione

Razionalizzazione e consolidamento sono le parole chiave del 2008 di Interdis, il network che comprende 3.

99 punti vendita al dettaglio e all’ingrosso distribuiti in diciotto regioni italiane. Le private label saranno al centro di una strategia di sviluppo a 360 gradi, per conquistare quote di mercato puntando sulla completezza dell’offerta e sulla qualità dei prodotti. Il direttore generale marketing Giorgio Santambrogio traccia un bilancio dell’anno appena concluso e illustra le principali attività che vedranno impegnato il gruppo nei prossimi mesi.



Nel 2007 il gruppo Interdis è stato protagonista di una serie di cambiamenti strutturali. Quali sono state le principali novità e i risultati ottenuti?
Dal punto di vista societario si è trattato di un periodo di transizione che ha visto la completa implementazione sul piano operativo dell’accordo con Conad e la realizzazione di molteplici attività sinergiche. La rete di vendita è stata invece sottoposta a un processo di razionalizzazione, che ha portato a una diminuzione del numero di imprese, da 38 a 32, sulle quali concentreremo tutte le attività di sviluppo nel prossimo quinquennio. Per quanto riguarda le vendite, i risultati sono stati soddisfacenti con un incremento a valore pari a 3,8 punti percentuali. Una crescita ottenuta anche grazie all’aumento della pressione promozionale, resa possibile dal miglioramento dell’efficienza del punto vendita, che ha permesso di non far lievitare i costi strutturali. La politica di pricing è stata quindi contraddistinta da una ricerca di forte competitività, perseguendo tuttavia sempre standard qualitativi pari a quelli dei prodotti leader. A trarre i maggiori benefici da questo approccio è stato il consumatore finale: molti dei prodotti a marchio Interdis hanno ancora oggi un prezzo al pubblico uguale a quello del 2003.

Avete superato i 3.000 punti vendita tra supermercati, ipermercati, superette, discount e cash & carry. Cosa prevede la vostra attività di espansione in Italia?

Come nel 2007, continueremo lo sviluppo di nuovi iper e super. Il format su cui punteremo maggiormente è il supermercato di prossimità perché risulta il più performante. Il nostro è uno sviluppo che si può definire “a induzione territoriale”, nel senso che non abbiamo intenzione di occupare le zone della Penisola in cui non siamo presenti, ma di espanderci nelle aree vicine ai nostri centri distributivi. La nostra priorità è quindi quella di allargare il bacino di utenza dei vari cedi e i nuovi punti vendita saranno inoltre tutti di proprietà, poiché stiamo dismettendo quelli in franchising. Il gruppo intende, inoltre, incrementare l’utilizzo della piattaforma logistica gestita centralmente, per ottenere benefici in termini di gestione degli ordini, ottimizzazione dei carichi e maggior efficienza sia nelle consegne che nel riassortimento dei punti vendita.

Lo scorso anno avete avviato un’opera di consolidamento delle private label. Quali risultati avete ottenuto fino a oggi?

Anche in questo caso la nostra strategia si basa sul concetto di razionalizzazione, che stiamo portando avanti sia intra brand che inter brand. Sotto il profilo dell’assortimento proposto, il 2007 ha visto la rivisitazione di alcune formule e il lancio di nuove referenze caratterizzate da un più elevato contenuto di servizio, che hanno segnato un andamento molto positivo. L’attenzione maggiore è stata rivolta ai marchi del dettaglio Dimeglio e Sidis e a quello dedicato all’ingrosso Altasfera. Intendiamo inoltre estendere tale attenzione anche ai brand Mondo e Alti Piaceri.

Sono previsti lanci di nuove referenze all’interno dell’assortimento a marchio?

Entro il 2009 vorremmo lanciare una marca commerciale premium, ma è ancora tutto in fase di definizione. Il nostro obbiettivo è quello di conquistare una quota di mercato superiore, offrendo una gamma completa e di alta qualità anche attraverso la gestione sistemica di tutte le leve del retailing mix: dall’assortimento ai lanci, dalle promozioni alla comunicazione, dal packaging agli eventi ad hoc. Il 2008 vedrà infatti una serie articolata di operazioni finalizzate a consolidare e ampliare ulteriormente la notorietà dei marchi, oltre naturalmente a incrementarne i risultati di vendita.



Quali sono le principali azioni di comunicazione e promozione in programma quest’anno?
Per tutto l’anno sarà in onda una campagna radiofonica nazionale, che ha come oggetto Sidis e Dimeglio ed è focalizzata per il 50% sulla promozione dei prodotti e per il restante 50% sulle varie iniziative. Inoltre, per festeggiare i trent’anni di Sidis e i dieci di Dimeglio, sono in programma una serie di concorsi a premi e di attività organizzate a livello locale. Anche qui la marca commerciale avrà un ruolo preponderante, sia perché l’acquisto offre la possibilità di partecipare alle iniziative sia perché i premi sono costituiti anche dai nostri prodotti. Tutte queste operazioni confermano che puntiamo molto sulle private label presenti, infatti, in ogni leva del marketing mix.

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