Il progetto Enercoop debutta in Lombardia
Il progetto Enercoop debutta in Lombardia
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Giovedì scorso Guido Galardi, presidente di Coop Lombardia, ha tenuto a battesimo il primo impianto Enercoop, collocato nello shopping center Mirabello di Cantù (Como).
La Stazione si trova in una posizione strategica, sulla direttrice che da Milano porta verso la Svizzera. Abbiamo chiesto a Corrado Semeraro, Responsabile Progetti Speciali Coop Lombardia, di spiegarci il progetto nel dettaglio.
Che tipo di connessione lega il marchio di distribuzione carburanti Enercoop al movimento cooperativo italiano ed in particolare a Coop Lombardia?
Coop Lombardia è finalmente riuscita a concretizzare un progetto nato molto tempo fa. Il marchio Enercoop sarà l'insegna che ogni Socio e Cliente potrà vedere all'ingresso delle Stazioni di Servizio Coop; riconoscerà in esso un sinonimo di garanzia, di qualità e di forte convenienza; fattori tutti legati ad una Società che ha fatto della tutela del Consumatore la sua mission.
Quali sono i valori alla base del progetto?
I valori che stanno alla base del progetto sono quelli definiti nello Statuto di Coop Lombardia.
Coop ha deciso di iniziare il progetto come altre precedenti "avventure", cercando di garantire ai propri Soci e Clienti, un prodotto di qualità in linea con i leader di mercato, ma ad un prezzo davvero calmierato. Oggi nell'economia quotidiana di tutti noi, il carburante può essere associato ad un bene di primo consumo in quanto influisce in modo determinante nel bilancio di ogni famiglia. Come non ricordare l’intervento di Coop sul prezzo del latte in polvere e quella sul parafarmaco? Azioni che hanno portato ad una sensibile riduzione dei prezzi medi a garanzia di un potere d’acquisto sempre più scarso!
Come sarà possibile conciliare l’obiettivo tradizionale Coop di “tutelare il potere d’acquisto” con l’onerosità che solitamente deriva dal comparto energetico, dove i prezzi, per varie ragioni, sono tendenti verso l’alto?
Ho già detto della vocazione di Coop, nata per la tutela del Consumatore e per la scelta definita anche nello Statuto, di non distribuire gli utili ad Azionisti. Ma oltre a questi due importanti concetti, va evidenziata la nascita una Joint Venture tra sei Importanti Cooperative, in rappresentanza di altrettante Regioni italiane ed Energy Group, (una branca di CCPL), Società leader nel mondo dei carburanti, specializzata nell'approvvigionamento e nella loro distribuzione. Questo in sostanza ha consentito di effettuare un acquisto diretto dei carburanti (essendo Energy Group partner della Società) garantendo un prodotto di alta qualità ad un prezzo d'acquisto davvero vantaggioso, che ovviamente si riverbererà positivamente sul Consumatore.
In linea di massima, come riescono i distributori “low cost” o “no logo”, ad approvvigionare gli automobilisti, con prezzi percettibilmente inferiori alla media delle principali compagnie petrolifere ? Che tipo di equilibrio si danno per sostenere il loro business?
Francamente il panorama che si sta creando offre una mappa disomogenea che obbliga il Cliente a valutare continuamente prezzo e qualità. Senza dubbio il prezzo finale, come in tutti i campi, è sintesi di un insieme di ricarichi che nelle pompe bianche sembrano più contenuti. D’altra parte però, anche in questo Settore la professionalità nella gestione sia del Fornitore, che quella del Gestore, diventa davvero discriminate nella scelta del Distributore di “fiducia”. Su questo aspetto, è bene ricordare che il Personale impiegato è quello di Coop, quindi tutelato sul piano contrattuale.
Che volume d’affari si ritiene di raggiungere in Lombardia con i soli distributori di carburante ? In termini di concorrenza, ci si può attendere un livello generale dei prezzi delle benzine più basso, un effetto non molto dissimile da quello, benefico per la società, procurato dal conflitto competitivo con Esselunga sulle superfici di vendita alimentari?
C’è parecchia “carne sul fuoco”, anche se Coop Lombardia ha deciso di entrare nel mondo carburanti utilizzando il metodo dello step by step. In altre parole dopo la prima Stazione di Servizio, apriremo altri Distributori, ma in modo progressivo. Ci sono già allo studio avanzato altre ipotesi e se saremo bravi ad acquisire il know how necessario, sono certo potremo inserirci sul mercato lombardo, condizione che senza dubbio gioverà al Consumatore; sia intermini di prezzo che di servizio. Ricordo che le nostre Stazioni si troveranno solo in adiacenza ai punti vendita Coop.
Quali sono le ragioni che vi hanno indotto a scegliere la sede di Cantù per partire in Lombardia?
A Cantù Coop è presente con il rinnovato Centro Commerciale Mirabello, oggetto di una profonda ristrutturazione appena terminata. Sia l’importante numero di Clienti che la trafficata via Lombardia che collega Cantù a Mariano Comense, ci hanno spinto a proporre questo nuovo servizio in modo integrato al nostro Ipermercato, aumentando così il livello di servizio complessivo, per i nostri Soci e Consumatori.
Esiste già un piano per sostenere la diffusione capillare del progetto? In caso affermativo, quali aree sono interessate?
Certo! Dietro al nuovo marchio Enercoop, c’è un progetto articolato e coordinato che prevede un grosso investimento a livello nazionale. Pertanto ogni Cooperativa, all’interno della propria Regione, prevedrà un certo numero di aperture, che nei prossimi quattro anni, potrebbe portare in attività un buon numero di Stazioni di servizio.
In fase di realizzazione, quali sono stati gli ostacoli più difficili da superare?
Senza dubbio trovare dei Partners competenti e affidabili. La sensibilità verso soddisfazione del Consumatore passa attraverso fattori, quali la competenza, la professionalità. Posso certamente affermare che avere acquisito e sviluppato conoscenze con leaders di mercato quali Energy group (per l’approvvigionamento) e Tokheim (per l’edificazione della Stazione), ci hanno risolto parecchi problemi. C’è poi il tema della scelta dell’ubicazione e delle Autorizzazioni, che tuttavia se gestiti in modo adeguato, almeno in Lombardia, non sembrano precludere i tempi dell’apertura.
A questo punto il Consumatore, in un unico movimento, è in grado di fare la spesa approfonditamente e rifornire di carburante il proprio veicolo. Oltretutto una necessità può trainare l’altra: il futuro come si dispiegherà ? Quali ulteriori servizi sono ancora abbinabili?
Ormai il Consumatore è orientato ad un’offerta di servizi senza dubbio integrata. Il che significa essere orientato a trovare il maggior numero di proposte commerciali e non, in un unico punto d’acquisto. Certo, le proposte devono essere vantaggiose e di qualità, ma è chiaro che anche in questo settore, le possibilità di sinergia con i Centri Commerciali adiacenti ed i servizi a supporto offrono molteplici possibilità: promozioni, sconti e accredito punti, lavaggio e manutenzione autovetture e molto altro.
Sull’obiettivo di mettere a disposizione dell’utenza sia spesa che carburante in un unico punto, quali insegne, quali esperienze concrete hanno costituito “fonte di ispirazione”?
Come spesso accade, le fonti d’ispirazione sono molteplici. Due Cooperative del centro Italia: Coop Estense e Coop Nord Est, hanno recentemente aperto delle Stazioni di Servizio in partnership con altre Società; la loro esperienza ci ha consentito di acquisire il know how necessario. Siamo agli inizi di questo progetto, ma sono certo che il nostro Socio e Consumatore riceverà ulteriori benefici e ci seguirà in questa nuova esperienza.
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