Cremonini, uno dei principali gruppi alimentari europei, ha avviato la riorganizzazione strategica del settore della ristorazione, riunendo tutte le attività sotto il brand ombrello Chef Express. L’operazione è stata presentata ieri a Milano da Valentino Fabbian, amministratore delegato divisione ristorazione di Cremonini. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per illustrare l’andamento delle attività di ristorazione del gruppo e gli obiettivi futuri.



DM: Nel settore della ristorazione in quali ambiti operate e quali risultati avete ottenuto in termini di vendite?


VF: Per quanto riguarda la ristorazione Cremonini ha registrato dal 2000 al 2006 una netta accelerazione progressiva del fatturato, passando da 147,5 ai 390 milioni di euro. All’interno del settore il 30% del fatturato è costituito dall’attività di ristorazione a bordo dei treni europei, il 12% dall’on board in Italia, il 32,5% dalla ristorazione autostradale e il 25,5% dalla ristorazione commerciale realizzata in stazioni, porti e aeroporti.



DM: Come si posiziona il vostro gruppo all’interno del panorama italiano ed europeo della ristorazione?


VF: Grazie alla nostra intensa attività e alla crescita progressiva del fatturato siamo riusciti ad acquisire una certa leadership sia in Italia che in Europa. La rivista Food Service Europe & Middle Est ci ha inseriti al quinto posto nella classifica dei principali operatori europei nel settore della ristorazione di chi viaggia. Questo è per noi un importante risultato che siamo riusciti a ottenere in pochissimo tempo. In Europa come azienda di ristorazione occupiamo il 50° posto e in Italia siamo in quarta posizione.



DM: Nel segmento delle attività di ristorazione on board e commerciale quali quote di mercato detenete? Quali sono i vostri plus?


VF: Parlando di ristorazione sui treni noi copriamo il 33% del totale del mercato europeo. Siamo presenti in otto paesi del vecchio continente e il nostro successo è riconducibile principalmente alla capacità di essere sempre innovativi e di offrire un servizio diverso rispetto a quello tradizionale. Inoltre, per la crescita del gruppo è molto importante sia entrare in nuove aree di mercato che continuare a operare con efficienza dove già siamo presenti. Per quanto riguarda invece la ristorazione commerciale, nel buffet di stazione noi siamo al primo posto in Italia con una quota superiore al 38% - seguiti da McDonald’s (13,6%) e Autogrill (7,1%) – mentre in quella aeroportuale non siamo tra i leader, ma molti e ampi sono i margini di espansione.



DM: La ristorazione autostradale è invece un’attività che avete iniziato nel 2003 e che lo scorso anno vi ha portato all’acquisizione del 100% di Moto. Qual è attualmente la vostra posizione nel mercato e quali sono gli obiettivi per il futuro?


VF: Nella ristorazione autostradale il leader è Autogrill e noi occupiamo il secondo posto con una quota del 7,6%. In Italia siamo presenti con 34 aree di servizio - nelle quali svolgiamo attività di ristoro e di vendita di carburante - che nel 2007 rinnoveremo. Innanzitutto potenzieremo le strutture inserendo degli elementi migliorativi, in particolare l’area bebè e i corner griglia con la garanzia dei prodotti Roadhouse Grill. Novità assoluta saranno invece gli automatic point esterni al locale - realizzati per velocizzare ed eliminare le code - dove il viaggiatore potrà acquistare snack, caffè, gadget e usufruire del servizio bancomat.



DM: Nel settore della ristorazione Cremonini ha deciso di riorganizzare le attività, da quali esigenze specifiche è nato il marchio ombrello Chef Express?


VF: Nel settore della ristorazione avevamo la necessità di un marchio che raccogliesse tutto quello che era il mercato, così come succede da tempo per le altre aree di attività del gruppo. Il portfolio marchi di ristorazione di Cremonini contiene numerosi brand - Roadhouse Grill, Harry’s bar, Mr.Panino, Mokà, Pizza e Vizi, Gusto e McDonald’s (in affiliazione) – e tra questi il più conosciuto è Chef Express: molto versatile e con una vasta copertura. Il marchio però risultava po’ vecchio e aveva quindi bisogno di un rinnovamento. E così è stato. Ora è di facile lettura e ha un simbolo ad alta riconoscibilità: una “X” con le estremità assottigliate che sottolineano l’idea di dinamismo in più direzioni. Questo marchio sarà presente in autostrada, nelle stazioni, sui treni, negli aeroporti. Secondo le stime in un anno i clienti che noi serviremo con questo marchio saranno circa 72 milioni.



DM: Quali sono gli obiettivi futuri del gruppo nell’ambito della ristorazione?


VF: Grazie al marchio Chef Express e alle nuove sperimentazioni puntiamo a crescere sia in Italia che all’estero. Vogliamo ampliare il nostro mercato della ristorazione on board e buone sembrano essere le possibilità di espansione in Francia, Russia e in altri paesi del nord Europa. Per quanto riguarda la ristorazione nelle stazioni ci sono spazi nuovi disponibili e per acquisirli parteciperemo alle prossime gare indette da Grandi Stazioni e Centostazioni. Anche nel settore aeroportuale vorremmo ampliare la nostra attività. Un obiettivo importante riguarda la ristorazione autostradale dove puntiamo a raggiungere una quota di mercato del 15%, migliorando nettamente il nostro attuale 7%. In questo senso saranno particolarmente utili le recenti acquisizioni di tre nuove aree di ristoro autostradale sulla A22 del Brennero - la Garda Est, la Laimburg Ovest e la Laimburg Est - che saranno gestite dal gruppo fino al 2013 e che svilupperanno a regime un fatturato annuo complessivo stimato in 10 milioni di euro. Le tre nuove aree vanno ad aggiungersi alle due assegnate recentemente sulla A21 Torino-Alessandria-Piacenza (Villanova Nord e Piacenza Sud), portando così a 34 il numero complessivo dei punti vendita Chef Express sulla rete italiana.