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Cauto ottimismo per la logistica
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Cauto ottimismo per la logistica
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A poche settimane dall’apertura di Movint-Expologistica 2007, in programma alla Fiera di Bologna dal 9 al 12 maggio, la redazione di DM ha intervistato Ambrogio Bollini, presidente dell’AISEM, l’Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento Elevazione Movimentazione promotrice dell’evento, per fare il punto sulle principali problematiche del settore.
Quanto vale attualmente il mercato e quali sono i trend che lo caratterizzano?
Il comparto genera un fatturato complessivo che sfiora i 1.500 milioni di euro, derivanti per circa i due terzi dal sollevamento e per la parte restante dalla movimentazione. I trend di queste due aree, peraltro, sono molto differenti. Se infatti per il sollevamento si è assistito a una evidente ripresa, ormai in corso da qualche anno, non altrettanto si può dire per la movimentazione, che registra da tempo una situazione di sostanziale stagnazione. Le aspettative per il 2007 sono in generale di cauto ottimismo anche se il settore del sollevamento continuerà ad essere il più trainante.
Vi sono a suo avviso particolari vincoli o “minacce” che gravano sul settore?
In questo contesto di sostanziale ottimismo occorre pur sempre considerare con molta attenzione il rischio associato alla fluttuazione dei costi della materia prima e delle relative problematiche di approvvigionamento che tanto hanno influito negativamente sui costi di produzione delle nostre macchine negli scorsi anni. Per quanto riguarda il nostro settore in particolare, un problema aperto è quello costituito dalla concorrenza dei paesi asiatici che immettono sul mercato macchinari talvolta non in grado di soddisfare a pieno le direttive europee, ma con prezzi estremamente contenuti grazie all’incidenza di un costo di produzione tra i più bassi del mondo”.
Quanto sono importanti l’innovazione e la tecnologia per lo sviluppo del business delle imprese che opernao in questi mercati?
Il comparto legato alla logistica produttiva e alla distribuzione è ancora relativamente giovane e i sistemi integrati di gestione, movimentazione e distribuzione delle merci ancora in fase di significativo sviluppo mentre nel settore della movimentazione industriale il prodotto è sicuramente maturo. Questo significa che l’innovazione sarà prevalentemente nell’area dei servizi e della logistica integrata e tutti i sistemi gestionali al contorno più che nella macchina operatrice specifica. Dal punto di vista della tecnologia, dopo le grandi aspettative degli scorsi anni, non sembra prevedibile a breve un utilizzo massiccio e generalizzato di tecnologie innovative quali le fuel cell, o i sistemi ibridi di generazione di energia. Queste e altre tecnologie rappresenteranno un importante salto tecnologico quando la disponibilità e i costi di gestione saranno meno proibitivi ma allo stato attuale non è realistico pensare ad una rivoluzione a tempi brevi in questo campo; ma piuttosto ad applicazioni specifiche in comparti ben definiti che, anche se in continua crescita, rimangono pur sempre marginali.
Cosa si apettano le aziende della vostra associazione dall’ imminente appuntamento fieristico di Bologna?
Tutte le aziende associate ad AISEM guardano a Movint-Expologistica 2007 con grandi aspettative, ben consce che la rassegna rappresenta ormai il principale momento di riferimento per l’Europa e l’intera area del Mediterraneo. I costruttori italiani che fanno parte dell’associazione sono da sempre protagonisti di Movint-Expologistica e hanno col tempo rafforzato il legame con questa loro fiera, accompagnandola in un percorso di sviluppo e di internazionalizzazione complesso e a volte non facile, coronato dal successo attuale.
Quanto vale attualmente il mercato e quali sono i trend che lo caratterizzano?
Il comparto genera un fatturato complessivo che sfiora i 1.500 milioni di euro, derivanti per circa i due terzi dal sollevamento e per la parte restante dalla movimentazione. I trend di queste due aree, peraltro, sono molto differenti. Se infatti per il sollevamento si è assistito a una evidente ripresa, ormai in corso da qualche anno, non altrettanto si può dire per la movimentazione, che registra da tempo una situazione di sostanziale stagnazione. Le aspettative per il 2007 sono in generale di cauto ottimismo anche se il settore del sollevamento continuerà ad essere il più trainante.
Vi sono a suo avviso particolari vincoli o “minacce” che gravano sul settore?
In questo contesto di sostanziale ottimismo occorre pur sempre considerare con molta attenzione il rischio associato alla fluttuazione dei costi della materia prima e delle relative problematiche di approvvigionamento che tanto hanno influito negativamente sui costi di produzione delle nostre macchine negli scorsi anni. Per quanto riguarda il nostro settore in particolare, un problema aperto è quello costituito dalla concorrenza dei paesi asiatici che immettono sul mercato macchinari talvolta non in grado di soddisfare a pieno le direttive europee, ma con prezzi estremamente contenuti grazie all’incidenza di un costo di produzione tra i più bassi del mondo”.
Quanto sono importanti l’innovazione e la tecnologia per lo sviluppo del business delle imprese che opernao in questi mercati?
Il comparto legato alla logistica produttiva e alla distribuzione è ancora relativamente giovane e i sistemi integrati di gestione, movimentazione e distribuzione delle merci ancora in fase di significativo sviluppo mentre nel settore della movimentazione industriale il prodotto è sicuramente maturo. Questo significa che l’innovazione sarà prevalentemente nell’area dei servizi e della logistica integrata e tutti i sistemi gestionali al contorno più che nella macchina operatrice specifica. Dal punto di vista della tecnologia, dopo le grandi aspettative degli scorsi anni, non sembra prevedibile a breve un utilizzo massiccio e generalizzato di tecnologie innovative quali le fuel cell, o i sistemi ibridi di generazione di energia. Queste e altre tecnologie rappresenteranno un importante salto tecnologico quando la disponibilità e i costi di gestione saranno meno proibitivi ma allo stato attuale non è realistico pensare ad una rivoluzione a tempi brevi in questo campo; ma piuttosto ad applicazioni specifiche in comparti ben definiti che, anche se in continua crescita, rimangono pur sempre marginali.
Cosa si apettano le aziende della vostra associazione dall’ imminente appuntamento fieristico di Bologna?
Tutte le aziende associate ad AISEM guardano a Movint-Expologistica 2007 con grandi aspettative, ben consce che la rassegna rappresenta ormai il principale momento di riferimento per l’Europa e l’intera area del Mediterraneo. I costruttori italiani che fanno parte dell’associazione sono da sempre protagonisti di Movint-Expologistica e hanno col tempo rafforzato il legame con questa loro fiera, accompagnandola in un percorso di sviluppo e di internazionalizzazione complesso e a volte non facile, coronato dal successo attuale.
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