Con 30 nuove aperture all’attivo, il gruppo ha chiuso il 2015 con un fatturato record di 137 milioni di euro (+22% rispetto al 2014). Prevista una crescita a doppia cifra anche per quest’anno. Michele Foppiani, fondatore e amministratore delegato Arcaplanet racconta a DM obiettivi e risultati.

Con la recente apertura di Roma Arcaplanet raggiunge i 154 pdv: dove volete arrivare?
I programmi di espansione sono stati annunciati a fine 2015: prevediamo di perseguire il piano di sviluppo prefissato per la rete retail arrivando a contare a fine dell’anno prossimo 200 punti vendita, con la valutazione di aperture anche all’estero nei Paesi limitrofi all’Italia.


Come chiuderete il 2016 in termini di giro d’affari?
Con 30 nuove aperture di punti vendita, il gruppo ha chiuso il 2015 con un fatturato record di 137 milioni di euro (+22% rispetto al 2014). Prevediamo una crescita a doppia cifra anche per quest’anno.

In che modo i fondi di investimento vi hanno aiutato e vi aiutano nel raggiungimento dei vostri obiettivi?
I fondi di investimento hanno sempre rappresentato per noi un assit importante per la nostra crescita. Quando constatammo la crescita esponenziale del segmento pet care in Italia e il successo del nostro modello proposto sul mercato, prendemmo coscienza che per realizzare il sogno iniziale di rendere l’azienda la prima catena di supermercati di animali occorresse più capacità finanziarie e manageriali. E così a fine 2005, dopo i primi 10 anni di attività, venne stipulato l’accordo con il fondo chiuso CREDEM Venture Capital che acquisì il 60% del capitale. Il progetto centrò tutti gli obiettivi prefissati aprendo nei successivi tre anni oltre 50 punti vendita.
Nel 2010 entrò un nuovo fondo che da subito credette nel progetto: Motion Equity Partners che ci ha supportato nel nostro percorso negli ultimi cinque anni. L’azienda è ulteriormente cresciuta attraverso l’apertura di nuovi punti vendita (passando da 46 nel 2010 a oltre 150). Nell’estate 2016 è state perfezionato in ultimo il più recente accordo con Permira, uno dei più importanti Fondi di Private Equity a livello internazionale che fa comprendere quale sia oggi il livello di reputazione e apprezzamento che ha raggiunto la nostra realtà in questi anni e a la sua posizione di leadership che sarà comunque un punto di partenza e non un traguardo per puntare a sempre più ambiziosi obiettivi di crescita quantitativi e qualitativi. L’avvento di Permira non modifica la struttura di management dell’azienda né i progetti e i programmi di sviluppo che sono stati totalmente condivisi e che, grazie all’esperienza e alla vocazione internazionale dei nuovi soci, potranno essere perseguiti con maggiore propositività e velocità.

Qual è, a suo avviso, il mix di ingredienti che ha determinato una crescita così vigorosa della vostra insegna negli ultimi anni?
Il successo sta nel fatto di aver ben interpretato nel momento propizio un trend di mercato fortunato, quello del pet care. L’idea imprenditoriale nacque nel 1995 da 2 motivazioni la mia passione per i cani e l’intuizione della crescita potenziale del pet care in Italia con un nuovo modello distributivo simile a quello che stava prendendo piede attraverso le grandi catene specializzate in USA e UK. La formula innovativa è da sempre quella di un supermercato specializzato e dedicato ai pet e agli ambienti da essi frequentati, con spazi e layout innovativi, personale competente e un grandissimo assortimento specializzato per tutti i tipi di animali domestici.

Che ruolo svolgono i servizi nella vostra offerta e quanto peseranno in futuro?
I servizi sono fondamentali nel nostro approccio alla clientela. Entrando in un negozio Arcaplanet si viene da subito accolti dalla competenza che abbiamo costruito in oltre 20 anni sul mercato. Il nostro posizionamento è quello di raccontare e ascoltare sempre nuove storie e ci piace pensare che anche noi rappresentiamo una parte della storia che si instaura con il proprio pet. Strategiche sono le partnership che abbiamo instaurato negli anni e che alimentiamo in ogni stagione con ANMVI o con ENPA. Queste ci permettono di fornire un livello di consulenza molto elevato e un grado di competenza che garantisce profondità e affidabilità.
Molto importante è la nostra struttura di customer care che segue la nostra clientela soprattutto per il canale e-commerce. Numerose sono le indagini che ci preme condurre con la nostra clientela per elevare sempre più il grado e il livello di sevizi dedicati. Ci piace ascoltare per rispondere alle esigenze, sempre nuove e capaci di stupire anche noi.

Quanto vi ha aiutato in questo la leva della comunicazione?
Direi che la comunicazione rappresenta per noi una leva indispensabile. Non potremmo fare a meno dei nostri canali aperti negli anni verso il nostro target. A prescindere dalla comunicazione pubblicitaria che strategicamente manteniamo a livello televisivo perché riscontriamo ottime risposte immediate di vendita, ci concentriamo con azioni tattiche a supporto delle aperture con investimenti pubblicitari territoriali che ci aprono in ogni città canali privilegiati di dialogo con gli stakeholder più importanti. Un altro fronte attivissimo per noi è il canale della comunicazione social diretta e immediata, in uno dei settori più attivi della rete.