Arriva al termine, in tempi relativamente brevi, con tutte le autorizzazioni del caso, la più importante e più recente acquisizione del colosso italiano della carta per uso domestico.

Sofidel, che ha conseguito, nel 2023, un fatturato consolidato netto di 3.129 milioni di euro ha infatti portato a termine l’operazione Clearwater, annunciata il 22 luglio.

Il prezzo pagato, per la divisione tissue di Clw, è di 1,06 miliardi di dollari, circa un miliardo di euro.

Clearwater Paper Corporation, di Spokane (Whashington) è un big con ricavi in media annua di circa 2,1 miliardi di Usd, oltre 1,9 miliardi di euro.

In questo modo la multinazionale toscana, notissima per il marchio di punta, Regina, accresce la propria capacità produttiva del 25% (340mila tonnellate all’anno in più) e migliora la sua copertura geografica negli Stati Uniti, creando le condizioni per soddisfare ulteriore domanda e crescere ancora.

L’operazione rappresenta una mossa strategica nel percorso di Sofidel.

Grazie al deal, infatti, passano sotto la sua egida quattro stabilimenti produttivi – Shelby (North Carolina), Lewiston (Idaho), Las Vegas (Nevada) ed Elwood (Illinois) – e vengono integrati circa 1.700 dipendenti.

«Tutto questo fa di Sofidel il quarto produttore di carta tissue del Nord America e ne rafforza la leadership nel settore private label, un mercato in ulteriore crescita - aggiunge Luigi Lazzareschi, amministratore delegato -. È un passo che avvicina notevolmente l’obiettivo di avere ricavi equivalenti su entrambe le sponde dell’Atlantico».

Nel frattempo, il gruppo sta portando avanti altri piani di consolidamento e sviluppo in America: nello stabilimento di Circleville (Ohio), si sta lavorando all’incremento del 50% della capacità produttiva, mentre quello di Duluth (Minnesota), sarà dotato di linee di trasformazione e di un nuovo magazzino automatizzato.

Sofidel, con sede a Porcari (Lucca), è stata fondata nel 1966, è presente in 13 Paesi, 12 in Europa e Stati Uniti (11 Stati), con oltre 8.500 addetti e una capacità di 1 milione e 850mila tonnellate all’anno, numeri che già includono l’acquisizione, nel 2024, di St Paper (rilevata in gennaio) e, appunto, di Clw Tissue.