di Luca Salomone

Ammonta a 65 mila tonnellate annue di carta la capacità produttiva della nuova cartiera Sofidel di Duluth in Minnesota: il gruppo, con sede a Porcari (Lucca), l’ha acquistata dall’americana ST Paper.

L’impianto, particolarmente avanzato sotto il profilo tecnologico, dà lavoro a 80 persone. Si tratta dell'ottavo insediamento della major lucchese negli States, tenendo conto anche della società di servizi di Filadelfia.

Il nuovo investimento segue, di pochi mesi (settembre 2023), il lancio del progetto di raddoppio, già in corso, dello stabilimento integrato di Circelville in Ohio, dove, con una spesa di 185 milioni di dollari, la forza produttiva salirà, entro il terzo trimestre del 2025, a più di 200 mila tonnellate annue, un dato che renderà questa cartiera il polo più importante del gruppo toscano a livello mondiale.

L'operazione portata a termine a Duluth «rappresenta un’acquisizione importante, che ci permette di soddisfare immediatamente la crescita della domanda, ulteriormente consolidatasi anche nel 2023, in quello che è il nostro principale mercato», commenta Luigi Lazzareschi, amministratore delegato di Sofidel.

Il gruppo, fondato nel 1966 e presente negli Usa da 12 anni, è oggi fra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, dove il suo marchio di punta è Regina.

Opera direttamente, con uffici e fabbriche, in 13 Paesi: Stati Uniti e Italia, naturalmente, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio, Germania, Svezia, Polonia, Ungheria, Grecia, Romania. Conta oltre 6.500 dipendenti, un fatturato consolidato, dopo le imposte, di 2.801 milioni di euro (2022) e una capacità nettamente superiore al milione di tonnellate annue: 1 milione e 440 mila tonnellate nel 2022, per essere precisi.

Sempre due anni fa gli investimenti del big toscano hanno riguardato, per il 34%, Sofidel America, per il 22% Sofidel UK e, per il resto, tutte le altre società del gruppo, un perimetro composto da 16 organizzazioni, attive in Europa e oltre oceano.