Rummo, storico pastificio beneventano fondato nel 1846 e tra i più importanti produttori di pasta di alta gamma con una consolidata presenza oltreconfine, continua a registrare numeri positivi.
L’obiettivo dell’azienda resta quello di diventare la pasta n.1 per gli italiani e gli stranieri, mantenendo la leadership nelle regioni e nei Paesi esteri in cui è già presente.
In un mercato della pasta di semola dai consumi sostanzialmente stabili rispetto al 2024, Rummo nella divisione della pasta classica da 500 g continua a crescere (+2% a volume) e raggiunge una quota a volume dell’8,4% (dati Nielsen, ytd settembre 2025, Distribuzione Moderna). Un risultato molto positivo, considerando che Rummo ha la pressione promozionale più bassa del mercato (60%) e una distribuzione ponderata di 86 punti, con quindi ancora ampi margini di crescita. Il pastificio è inoltre arrivato ad avere un’incidenza del fatturato export pari a quella del fatturato domestico, grazie soprattutto allo sviluppo dei mercati nordamericani e nordeuropei.
Rummo sta crescendo rapidamente nel mercato della pasta integrale, dove ha raggiunto una quota a volume del 7,7%, così come nel segmento gluten free, dove tocca il 17,3%. Risultati positivi anche nel mercato degli gnocchi ambient, dove la quota a volume raggiunge il 37,4% (dati Nielsen, ytd settembre 2025, Distribuzione Moderna).
Il pastificio beneventano continuerà a portare innovazione in un mercato sfidante: il mondo della pasta dovrà affrontare sfide legate alla sostenibilità ambientale, con l’impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione del grano e la necessità di ridurre emissioni e sprechi. Saranno, quindi, cruciali innovazione e ricerca, per sviluppare paste funzionali mantenendo la qualità tradizionale. Inoltre, la concorrenza globale, la fluttuazione dei costi delle materie prime e il cambiamento delle abitudini dei consumatori richiederanno un continuo adattamento per restare competitivi e autenticamente made in Italy.
A giugno Rummo ha lanciato sul mercato americano la pasta proteica Maxima, realizzata con farina di semola e farina di piselli gialli 100% biologici. A ottobre il lancio è stato esteso all’Europa, mentre, al momento, la gamma non è presente nella grande distribuzione italiana. A inizio 2026 il pastificio porterà sugli scaffali italiani le nuove farine gluten free, sia per dolci sia per preparazioni salate.