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Mulino Bianco compie 50 anni

Mulino Bianco compie 50 anni

Mulino Bianco compie 50 anni

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redazione

Mulino Bianco compie 50 anni e il 2025 si trasforma in un anno di celebrazioni per il brand. Nel corso dell’anno, infatti, è previsto un calendario ricco di iniziative, con un pack delle principali referenze di prodotti che riporta una grafica dedicata ai 50 anni, il ritorno del celebre Piccolo Mugnaio Bianco, una special consumer promo che riedita tre premi storici. Per inaugurare quest’anno ricco di eventi, ieri 19 febbraio è comparsa in Piazza Gae Aulenti a Milano (dove resterà per cinque giorni) un’installazione che riproduce in formato maxi l’iconica Sveglia a forma di Mulino degli anni ‘80, un invito ad assaporare un risveglio e una colazione all’insegna dei ricordi, da vivere attraverso un’esperienza immersiva.

Un love brand consumato dal 97% degli italiani
Fin dalla sua nascita Mulino Bianco è un “love brand”, leader nel mercato nel settore dei prodotti da forno in Italia, presente oggi nelle case di 23 milioni di famiglie (fonte: NIQ Panel Bakery (52 w.e. Week 52 2024). Oggi è il marchio scelto con più frequenza dagli italiani (fonte: Brand Footprint Europe Report 2024 di Cps Gfk) e i prodotti Mulino Bianco vengono consumati dalla quasi totalità degli italiani (circa il 97%, fonte: Ricerca AstraRicerche condotta nel mese di gennaio 2025 tramite 1.010 interviste a un campione di 18-65enni italiani). Secondo la ricerca “Mulino Bianco e gli Italiani” quattro su 10 li consumano quattro o più volte alla settimana, con un 23% per cui sono una presenza quotidiana sulla propria tavola. Mulino Bianco, poi, evoca dolci ricordi e memorie: quasi nove italiani su 10 (86%) indicano ricordi d’infanzia in cui la marca è stata presente e l’88,3% degli intervistati ha dichiarato di aver consumato i prodotti del marchio da bambini (per il 74,7% era la marca più consumata).

«In questi 50 anni Mulino Bianco ha saputo ritagliarsi un posto speciale nella quotidianità degli Italiani e nei loro ricordi, grazie anche alla sua capacità di sapersi evolvere nel contesto socioculturale del Paese e di rispondere ai loro bisogni – commenta Laura Signorelli, marketing director equity di Mulino Bianco –. Dal sapore dei biscotti inzuppati nel latte al risveglio alle merende nel pomeriggio, sono diversi i momenti e le emozioni che gli Italiani ricordano pensando al marchio. La ricerca demoscopica che abbiamo commissionato lo conferma: il ricordo fa parte del dna della marca. Ecco perché vogliamo celebrare 50 anni di ricordi buoni. Mezzo secolo di storia ci ha resi il primo player nazionale nel settore dei prodotti da forno, come attestano i risultati più recenti di un’indagine Nielsen sui mercati bakery, muovendoci in un mercato che abbiamo contribuito a costruire e che, anno dopo anno, continuiamo ad innovare con prodotti capaci di intercettare le esigenze dei nostri consumatori, come la categoria dei pani, quella in cui stiamo particolarmente innovando con una maggiore offerta. Per questo speciale compleanno vogliamo risvegliare emozioni e ricordi legati al brand e, mentre siamo orgogliosi di omaggiare questo importante traguardo, guardiamo al futuro, continuando ad investire su nuovi prodotti e sulla qualità, sempre prestando attenzione alla sostenibilità».

12 milioni di pack venduti a settimana
Mulino Bianco vanta un’ampia gamma di prodotti, dai biscotti alle merende, passando per pani e cracker, con oltre 140 prodotti (per un totale di 180 formati), la metà dei quali dedicati al momento della colazione. Ogni settimana vengono venduti in media 12 milioni circa di pack, prodotti nei sei stabilimenti produttivi presenti in tutta Italia – Novara, Ascoli, Cremona, Castiglione delle Stiviere (Mn), Melfi (Pt), Rubbiano (Pr) – per 50 linee di produzione, su 1.180.000 metri quadri di superficie totale. Nell’ultimo anno, solo per fare un esempio, sono stati sfornati nel totale dei sei stabilimenti più di 1,1 miliardi di merende e torte, 9,2 miliardi di biscotti, 212 milioni di pani, 3,6 miliardi di fette biscottate. Negli ultimi 10 anni sono stati effettuati investimenti negli impianti bakery del Gruppo Barilla per un totale di 300 milioni di euro.  Nei sei impianti produttivi sono impiegati in totale da Barilla oltre 3.700 dipendenti, con circa il 32% di dipendenti donne.

 Abbracci, Crostatine e Macine primi prodotti associati al brand
Biscotti (66,8%) e merendine (62,8%) sono i prodotti a cui gli italiani pensano maggiormente quando si nomina Mulino Biancom mentre Abbracci, Crostatine e Macine sono i primi tre prodotti che vengono associati al brand (con il 31,5%, 29,7% e 29,3%) seguiti da Flauti (22,3%) e Baiocchi (21,5%). La colazione è il pasto più associato alla marca per oltre un italiano su sude (55,8%) seguito dalla merenda (33,5%). La singola caratteristica più apprezzata è il gusto e la bontà al palato (37,6%). Seguono gli ingredienti di qualità (25,1%) e l’ampia varietà di scelta (24,8%).

Per un italiano su quattro Mulino Bianco ha contribuito a creare la colazione italiana
Per più di un italiano su quattro (26,4%) è Mulino Bianco ad aver cambiato il modo di fare colazione e merenda. Se, fino ai primi anni Settanta, la colazione dolce era considerata un pasto per i bambini, nel 1978, tre anni dopo la nascita di Mulino Bianco, si è assistito alla "popolarizzazione dei biscotti" passati a oggetto di consumo quotidiano anche per gli adulti.  All’inizio degli anni Ottanta quasi il 70% dei biscotti veniva consumato al mattino, consolidando il rito della colazione (fonte: Archivio storico Barilla). Una vera rivoluzione che ha il suo simbolo nel “coccio”, iltazzone per la zuppa di latte ispirato alla tradizione contadina, che nel '78 Mulino Bianco associa alla sua prima raccolta punti destinata a fare storia. Progettato sulla base di un esemplare del 1919, il “coccio” ha un successo travolgente: oltre 20 milioni di italiani collezionano 600 milioni di "spighe" per ricevere il premio, che alla fine entra nelle case di ben 6 milioni di consumatori.

Raccolta punti e sorpresine sinonimo di Mulino Bianco
Se il “coccio è il primo premio messo in palio, nei ricordi degli italiani svettano fornetto scaldabrioche e tovaglie, tra le raccolte punti più citate secondo la survey AstraRicerche (rispettivamente 26,4% e 21,8%); circa un italiano su sei ricorda, invece, le raccolte punti dedicate al “coccio”, alla radio sveglia a forma di Mulino, ai piatti, al portapane, alla zuccheriera e agli astucci e agli zaini del piccolo Mugnaio Bianco. Nel 1983 nei pacchi delle merende vengono invece inserite le Sorpresine, diventate un’icona degli anni ’80 e ’90, ideate da Graziella Carbone, appassionata di creatività e tecnologia, che dal 1982 ne ha guidato e orientato la nascita e lo sviluppo. Tra gommine, origami, normografi, pastelli di cera, calendari, indovinelli, e così via, ne vengono ideate 650 differenti, ciascuna prodotta in almeno un milione di pezzi, per un totale di oltre 315 milioni di pezzi. Erano gli oggetti più collezionati e scambiati dai bambini di quell’epoca (37,2%, fonte AstraRicerche 2023) ed erano al centro dei giochi e dei momenti felici, la quasi totalità degli italiani le conosce (94,7%) e 1 Italiano su 2 ha ancora oggi una sorpresina a casa.

L’impegno per “un mondo più buono”
L’ambizione del brand è, da sempre, garantire qualità, gusto, scelte sostenibili e costante innovazione per rispondere ai bisogni delle persone. Un impegno che si traduce anche nell’ingente investimento in ricerca e sviluppo del Gruppo di Parma che ha portato, dal 2010, a migliorare il profilo nutrizionale di circa 140 prodotti da forno, riducendo la quantità di zucchero, in alcuni casi eliminata, in circa 30 prodotti da forno per il mercato italiano. Contestualmente, il brand si sta impegnando a utilizzare sempre più farina integrale, semi, frutta secca e a soddisfare le diverse esigenze nutrizionali. Dal 2017 al 2022, infatti, sono stati lanciati 20 prodotti integrali o ricchi di fibra.

Impegnarsi per “un mondo più buono” si traduce costantemente in una serie di azioni concrete messe in campo da tempo. L’energia elettrica acquistata per la produzione in stabilimento di tutti i prodotti arriva solo da fonti rinnovabili, così come tutti i packaging sono riciclabili e forniscono chiare indicazioni sulla loro composizione, aiutando il consumatore a differenziare nel modo corretto. L’impegno per un’agricoltura sostenibile è costante e radicato nel dna di marca. Nel 2018 Mulino Bianco, in collaborazione con Wwf Italia, Università di Bologna e Università della Tuscia, ha realizzato la Carta del Mulino con l’obiettivo di sostenere la diffusione di pratiche agricole sostenibili lungo la filiera della farina di grano tenero. Ad oggi sono oltre 100 i prodotti Mulino Bianco realizzati con 100% farina di grano tenero proveniente da agricoltura sostenibile. Un impegno in linea con le aspettative dei consumatori: circa tre acquirenti di Mulino Bianco su quattro ritengono la sostenibilità un impegno importante in fase di acquisto (fonte: “Mulino Bianco e gli italiani” AstraRicerche 2025). Infine, l’impegno per “un mondo più buono” vive anche nel contributo che Mulino Bianco porta alle persone per far fronte a situazioni complesse, evidenziando un forte legame con le comunità in cui opera e impegnandosi attraverso donazioni e iniziative solidali.

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