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Metro Italia: bilancio ok. Investimenti contro il calo delle vendite in 10 negozi

Metro Italia: bilancio ok. Investimenti contro il calo delle vendite in 10 negozi

Metro Italia: bilancio ok. Investimenti contro il calo delle vendite in 10 negozi

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Emanuele Scarci

Bene il bilancio 2024/2025 di Metro Italia ma si accendono i riflettori su 10 pdv in difficoltà: Genova, Bologna, Ferrara, Ravenna, Treviso, Padova, Maxi Brunico, Maxi Trento, Ancona e Pescara. Recentemente sono stati chiusi i pdv di Rimini e Pozzuoli mentre è stato aperto quello di Olbia. Nell’hub di Pontedera è stata inoltre avviata la terza piattaforma logistica.

Metro Italia è specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca. La rete commerciale conta su 48 pdv in 16 regioni, 2 depositi per il canale food service distribution e circa 4 mila dipendenti.

Dopo l’incontro del 20 ottobre tra i rappresentanti di Metro Italia e i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, questi ultimi hanno comunicato che sono stati presentati i dati di 10 pdv sotto osservazione, evidenziando elementi di criticità comuni, come la scarsità di clienti e la bassa marginalità. Secondo i sindacati, l’azienda avrebbe “illustrato solo parzialmente le leve strategiche per uscire dalla situazione attuale, che prevedono principalmente investimenti volti ad attrarre più clienti”.
Su richiesta sindacale, sono state comunicate le date di scadenza degli affitti dei pdv.

Attacco su 3 linee

I manager di Metro Italia avrebbero sottolineato la necessità di intervenire su tre fronti per recuperare profittabilità: aumentare il numero dei clienti, migliorare la competitività dei prezzi e rendere il modello operativo più efficiente.

Sul fronte più generale, i sindacati hanno comunicato che il bilancio 2024/25 (chiusura fiscale a settembre) avrebbe registrato “dati complessivamente positivi. Permangono tuttavia alcune criticità, in particolare per il buy customer”. I dati del gruppo Metro Ag verranno comunicati il 3 dicembre.
Nell’esercizio 2023/24 Metro Italia ha realizzato ricavi per 2 miliardi di euro (+2,1%).

Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno espresso preoccupazione per il futuro dell’impresa, che da anni manifesta segnali di sofferenza. Metro Italia avrebbe ribadito che l’azienda intende continuare a operare sul mercato italiano, senza prevedere né aperture né ulteriori chiusure nel 2026, e che la causa principale delle chiusure non è il costo degli affitti, ma la mancanza di vendite.

Pensionamenti anticipati

Al termine del meeting azienda-sindacati è stata avanzata la proposta di attivare l’isopensione come strumento volontario per accompagnare verso un’uscita anticipata i lavoratori prossimi alla pensione.

Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedono che si discuta di un piano di rilancio complessivo, non solo dei 10 pdv sotto osservazione. Il confronto è stato aggiornato a due incontri programmati a Milano, il 20 novembre e il 4 dicembre.

Poco più di un anno fa, al vertice di Metro Italia si è insediato il ceo David Martínez Fontano con il compito di sviluppare la strategia 2030 con focus su multicanalità, digitale, sviluppo prodotti a marchio e valorizzazione delle filiere locali.

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