Il prezzo della pasta giù del 5,1%. Barilla leader
Il prezzo della pasta giù del 5,1%. Barilla leader
- Information
Giù il prezzo della pasta del 5,1% nei primi 9 mesi dell’anno. Uno dei pochi prodotti food di base in deflazione nel retail. Il ridimensionamento dei prezzi è stato innescato dal crollo delle quotazioni del grano duro (oscillano intorno ai 320 euro/tonn, contro i 500 di due anni fa) oltre che dal calo dell’energia.
Anche se le aziende alimentari e della distribuzione hanno rinnovato i contratti nazionali di lavoro. Inoltre, lo scorso febbraio il leader di mercato Barilla ha deciso di tagliare i prezzi al consumo, ridisegnando la scala dei prezzi.
Secondo i dati Circana, nei primi 9 mesi del 2024 le catene commerciali (iper+super+libero servizio) hanno realizzato ricavi da vendita di pasta di semola secca per circa 800 milioni di euro, in calo del 5,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente. I prezzi medi sono scivolati appunto del 5,1% a 1,83 euro/kg mentre i volumi sono rimasti in equilibrio, -0,2%. Un cambio di marcia rispetto all’intero 2023, quando i prezzi erano rimbalzati in media del 9%.
La pressione promozionale media è rimasta elevata anche quest’anno, in media poco oltre quota 52%.
Lotta fra brand
A tutto settembre, Barilla si è ritagliata una quota nella pasta secca poco oltre il 20% a volume a cui si aggiunge il brand premium Voiello con il 4,3%; seguono le private label al 15%, Divella 10,9%, De Cecco 10,6%, La Molisana 10%, Rummo 7,6% e Garofalo 6,7%.
Nella pasta integrale (vendite per 60 milioni in 9 mesi), leader di mercato è la Mdd con il 24% ma incombe La Molisana con il 19%, seguita da Barilla al 16% e De Cecco al 12%. Da notare che nel formato di pasta secca più integrale da 500 grammi (il più acquistato) le vendite sfiorano i 740 milioni, pari all’86% del totalone di 860 milioni. Leader è Barilla con il 18,5%, seguita dalla Mdd al 16,7% e La Molisana all’11,5%.
Nuovi investimenti
“La pasta rimane un alimento nutriente e a buon mercato, ideale per contrastare la caduta del potere d’acquisto delle famiglie - osserva Giuseppe Ferro, ceo di La Molisana -. I nostri risultati sono soddisfacenti e per il futuro rimango ottimista. Infatti abbiamo deciso un ulteriore investimento di 18 milioni per dotarci di macchine e tecnologie per i formati di pasta speciale”.
Gli italiani consumano mediamente 23 kg pro capite l’anno. Nel 2023 il fatturato del comparto pastario in Italia è stato di 8,2 miliardi (+5,4%), di cui di 3,8 miliardi di export (+3,1%).
Articoli correlati:
Coldiretti lancia Filiera pasta: tutela gli interessi dell'agroalimentare
De Cecco cresce nel primo semestre e consolida la governance
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.