Coldiretti lancia Filiera pasta: tutela gli interessi dell'agroalimentare
Coldiretti lancia Filiera pasta: tutela gli interessi dell'agroalimentare
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Filiera Italia lancia Filiera pasta. Secondo Coldiretti, un nuovo strumento organizzativo per tutelare l’intero settore italiano della pasta e valorizzare il made in Italy di qualità.
Lanciata stamattina al Masaf alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, Filiera pasta ha l’obiettivo di difendere la tracciabilità, la promozione delle tradizioni, la ricerca e l’innovazione della produzione per garantire la distintività del settore e contrastare il fenomeno dell’omologazione dei processi produttivi della pasta e della corsa a ribasso degli standard che avvantaggiano altri Paesi produttori.
In sostanza, con Filiera pasta Coldiretti organizza le forze nel settore cerealicolo per valorizzarlo e farne un interlocutore ai tavoli istituzionali. Peraltro negli ultimi anni Coldiretti ha promosso diverse manifestazioni con proteste davanti alle navi (a Bari la scorsa estate) che importavano slealmente frumento dai Paesi che non rispetterebbero le stesse regole sanitarie Ue. L’Italia ogni anno lavora 6,5 milioni di tonnellate di grano duro, di cui circa 3,5 importati da Canada, Turchia, Usa, Francia e persino Russia.
Filiera pasta rappresenta gli interessi degli agricoltori, a volte concorrenti con quelli degli industriali di Unionfood. Anche se alcune industrie di marca aderiscono a Filiera Italia, come Rummo e Rana. E ora la pugliese Granoro ha aderito a Filiera pasta spiegando che si tratta di «un passaggio doveroso e naturale. Sposa in pieno la scelta dell’azienda di puntare sui contratti di filiera per la produzione di pasta di qualità con grano 100% italiano». Tra i retailer, aderiscono a filiera Italia Conad, Carrefour e Crai.
Innovazione e tradizione
«Rappresentare e tutelare gli interessi di intere filiere agroalimentari – ha detto Ettore Prandini, presidente di Coldiretti – che fondano la loro attività produttiva sulla qualità e sul legame tra innovazione e tradizione – a partire dalla pasta per la quale il nostro Paese vanta la leadership mondiale con un fatturato complessivo che ha superato i 6,3 miliardi di euro – non è solo il primo obiettivo di Filiera Italia, bensì quello di tutte quelle aziende storiche italiane che per preservare l’arte della produzione della pasta italiana e promuovere il made in Italy di alta qualità in Italia e nei mercati esteri decidono di fare sistema».
«Con Filiera pasta – ha poi aggiunto Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti – l’associazione Filiera Italia realizza anche nel settore del grano e della pasta fondamentale per il nostro made in Italy, quella alleanza tra agricoltori e industrie di trasformazione già realizzata in altre filiere. Rilancio e valorizzazione del grano italiano, contratti di filiera che assicurino un’equa ripartizione del valore aggiunto, comunicazione e promozione per differenziare sul mercato internazionale questo prodotto distintivo da quello omologato ed Italian sounding».
Qualificare l’offerta
«Questo nuovo strumento organizzativo mira a realizzare attività e iniziative di formazione, supporto tecnico verso i propri soci, sensibilizzazione, ricerca e sviluppo, tutela e valorizzazione della filiera - ha spiegato Luigi Scordamaglia, ad di Filiera Italia –. E soprattutto rappresentanza, tramite Filiera Italia, ai tavoli istituzionali nazionali ed europei. Un impegno che ha portato diversi produttori a investire nella differenziazione dei propri prodotti, qualificando e rivitalizzando l’offerta verso i consumatori, tanto con riguardo ai metodi di lavorazione certificati, quanto alla selezione delle materie prime e fino alla etichettatura ‘residui zero'».
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