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Conad Adriatico guarda al futuro

Meeting Conad Adriatico

Conad Adriatico guarda al futuro

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Roberto Valeri

Un momento di analisi, un modo per guardare al domani con fiducia e con l’ottimismo della ragione, mitigato cioè dall’approfondimento su quali possano essere le opportunità e i rischi nei mercati italiani, come possano evolvere e quali sono le nuove sfide che proporranno nei prossimi anni.

“Pronti al Futuro”, il meeting d’autunno di Conad Adriatico organizzato nelle Marche, a Monsampolo del Tronto, è stato un proficuo incontro tra esperti che hanno dato una lettura sintetica ma esaustiva di come un’azienda possa crescere in modo credibile, sostenibile e con il doveroso, attento sguardo alla legalità.

Dopo i saluti di Emiliano Ciaschetti, presidente di Conad Adriatico, l'incontro è iniziato con un'analisi dello scenario macroeconomico italiano “tra nuovi modelli di sviluppo ed evoluzione dei consumi” a cura di Stefania Trenti, responsabile industry and local economies research di Intesa Sanpaolo. «Le prospettive macroeconomiche globali – ha ricordato la dottoressa Trenti – sono caratterizzate da numerosi fattori d’incertezza, ma l’Italia non è più il “fanalino di coda” e anzi cresce più della media della zona euro. La ripresa potrà contare anche sul recupero del potere d’acquisto delle famiglie. Nel breve, però, nel nostro Paese permarrà una polarizzazione dei consumi e, nel lungo periodo, bisognerà fare i conti con sfide come la sostenibilità, la necessità di razionalizzare le referenze verso un assortimento mirato per agevolare anche le famiglie in difficoltà economica, di investire nell’efficientamento delle operations e valorizzare la filiera».

Anche Daniele Fornari, professore di marketing e di trade marketing all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, nel parlare di “sfide commerciali nell’epoca delle nuvole”, evidenzia numerose discontinuità negli ultimi anni, una fase di “policrisi” con conseguente incertezza nelle previsioni: «Il mercato Lcc è maturo e caratterizzato dall’ipercompetitività commerciale e dal mutamento dei comportamenti d’acquisto, in cui il 91,6% dei consumatori è più attento ai prezzi, il 95,3% riduce al minimo gli sprechi e quasi l’80% ha aumentato gli acquisti di prodotti Mdd. La sfida è sui valori imprenditoriali e manageriali, perché bisogna avere una visione chiara, agilità, saper fare gioco di squadra ed essere problem solving. Soprattutto, il valore da riconquistare è quello del coraggio». 

Cambio generazionale e gestione dei talenti sono due leve imprescindibili di un’impresa che funziona, due “ingredienti” come li ha definiti il relatore Vincenzo Perrone, professore strategic management and organization Università Bocconi, «che ci portano a relazionarci con individui innovativi, che per loro natura mettono in discussione il framing dei problemi, però sono curiosi, ottimisti e se sollecitati sviluppano un’elevata motivazione intrinseca. Le nuove generazioni sono meno centrate sul lavoro, bisognose di più stimoli, più attente alle proprie individualità: queste caratteristiche vanno considerate nel loro inserimento, formazione e aggiornamento continuo saranno elementi chiave». 

Di legalità, del suo rispetto e del coraggio che, nel fare business, devono avere oggi gli imprenditori, ha parlato l’ex procuratore capo di Palermo e procuratore nazionale antimafia, ex presidente del  Senato e presidente della Fondazione “Scintille di Futuro”, il senatore Pietro Grasso, il quale ha richiamato a un patto tra istituzioni e società civile per vincere le mafie, per evitare che i cittadini che vogliono ribellarsi siano isolati, per impedire alla criminalità organizzata di inquinare i mercati e danneggiarli con una concorrenza sleale, perché basata sulla violazione delle norme e sulla violenza.

Un cambio di paradigma della nostra società sul tema della legalità passa sempre attraverso l’educazione nelle scuole e, in questo contesto, s’inquadra la collaborazione della Fondazione “Scintille di Futuro” al Progetto Scuola di Fondazione Conad Ets curato da Unisona che, nei due incontri sul tema presenziati dal senatore Pietro Grasso, ha raggiunto 100mila studenti in 3mila istituti scolastici in tutta Italia.

 

Le conclusioni del convegno, moderato dalla direttrice della Fondazione Conad Ets Maria Cristina Alfieri, sono state affidate all’amministratore delegato di Conad AdriaticoAntonio Di Ferdinando: «Abbiamo avuto un quadro chiaro di quelli che sono gli scenari nel prossimo futuro, Conad Adriatico per alcuni aspetti da tempo li sta interpretando in maniera corretta. Puntiamo sull’innovazione e lo sviluppo delle persone, investiamo nel potenziale dei soci e nella formazione, la risposta delle nuove generazioni è incoraggiante. Lavoriamo per creare una crescita sostenibile, ispirata ai criteri Esg. I nostri prodotti valorizzano le eccellenze locali e le filiere di qualità». 

A dimostrazione di quanto sottolineato da Di Ferdinando, nel 2023 Conad Adriatico ha dedicato più di 40mila ore di formazione a 2.860 soci e collaboratori e ha collaborato con 551 fornitori locali, generando un fatturato di oltre 566 milioni di euro: un impegno per il localismo che si riflette nella promozione di pratiche sostenibili lungo tutta la filiera, sostenendo la formazione anche dei fornitori.

Con 273 Soci imprenditori453 punti vendita e circa 8.450 collaboratori, Conad Adriatico opera nelle Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni comuni di questa provincia) Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, Albania e Kosovo. 

Con una quota di mercato del 17,9% nei territori di competenza nel 2023 (fonte Gnlc II semestre 2023) Conad Adriatico ha potenziato la propria leadership confermandosi primo gruppo distributivo in Abruzzo (32,07% di quota di mercato) nelle Marche(21,29%) e nel Molise (21,29%) e seconda azienda Top nella Regione Marche nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni e dall'Università Politecnica delle Marche.

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