Il 2025 è stato un anno positivo per Agromonte, che ha concluso la stagione del raccolto con il 90% di materia prima da terreni di proprietà e prosegue la crescita con nuovi investimenti.
Il pomodorino siciliano, raccolto in campi limitrofi agli stabilimenti, rafforza l’impegno verso una filiera corta e a km zero, sempre più orientata all’autosufficienza, oltre che integrata e sostenibile. Parallelamente il brand ha potenziato il sistema di controllo e tracciabilità, rendendolo ancora più rigoroso per garantire trasparenza e qualità in ogni fase del processo produttivo.
Un altro aspetto dell’impegno a basso impatto ambientale di Agromonte riguarda la riduzione delle emissioni legate al trasporto, che ha raggiunto risultati come una diminuzione di 156.000 km.
L’attenzione al territorio si estende anche alla tutela della biodiversità e delle risorse locali, grazie a iniziative per promuovere la salute dei terreni e il rinnovo della collaborazione con la nature- tech company 3Bee, con cui Agromonte ha dato vita a un bosco nettarifero, una fonte costante di polline e nettare per tutta la stagione primaverile. Inoltre, nel corso della pre-campagna 2025, l’azienda ha scelto di arricchire i terreni di sostanza organica, attraverso la tecnica dei sovesci, limitando così la necessità di ricorrere a fitofarmaci e migliorando la salute del suolo.
Un obiettivo cruciale per il marchio è stato quello di affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico, causato dalla siccità e dal rapido aumento delle temperature nell’isola. Le falde acquifere della Sicilia sono in continua diminuzione, per questo motivo Agromonte ha scelto di adottare nuove tecnologie di irrigazione ad “ala gocciolante”, volte a una diminuzione significativa degli sprechi idrici, ottimizzando così l’utilizzo di acqua e passando dal consumo di 5 litri/m a 3,5 litri/m per ogni foro di uscita.
Oltre alle innovazioni agricole, Agromonte continua a investire nel futuro e in nuove strutture. L’azienda ha avviato la costruzione di un nuovo stabilimento adiacente a quelli esistenti, per supportare l’espansione della capacità produttiva e migliorare ulteriormente il processo di lavorazione della materia prima. Inoltre, il marchio è impegnato in progetti di energia rinnovabile: entro il 2026 si prevede l’installazione di 15.000 mq di pannelli fotovoltaici, coprendo una parte significativa del proprio fabbisogno energetico e puntando ad un consumo basato su fonti rinnovabili.
“Il 2025 rappresenta per noi un anno molto importante: venticinque anni di attività e un momento di riflessione sui traguardi raggiunti e sulle sfide future – dichiara Marco Arestia, coo direttore di stabilimento e agromanager di Agromonte –. Dall’innovazione agricola alla gestione delle risorse, cerchiamo durante ogni campagna di raccolto, di garantire un impatto positivo sul nostro territorio e sul nostro prodotto. La nostra filiera corta e a km zero va di pari passo con il rispetto che abbiamo per l’ambiente e la materia prima. Nonostante le sfide climatiche continue dovute alla siccità, possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti e degli standard elevati che abbiamo garantito”.