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Portobello si ricompra nei centri commerciali

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Luca Salomone

Mentre una parte della Gdo marcia verso il franchising, le catene specializzate vanno, spesso, in direzione nettamente contraria.

È successo, nei giorni scorsi, a Eataly, che si è ripresa i punti vendita in Medio Oriente - ancora prima, il megastore di Parigi - ed è successo a Obi, che ha riacquistato la propria rete svizzera, che era sotto l’egida di Migros.

Ventidue centri di classe prime

Così anche Portobello, leader del barter e dei prodotti di marca a prezzi scontati, ha finalizzato l’acquisito del residuo 49% di PB Retail, la società del gruppo che gestisce 22 punti vendita in altrettanti centri commerciali.

Il closing è avvenuto il 30 gennaio, anche se il gruppo ha siglato l’operazione all’atto della stipula di un documento notarile del 29 marzo 2024. A vendere è la società elvetica Project Gs di Cadenazzo (distretto di Bellinzona).

Portobello già deteneva il 51% del capitale di Pb Retail e l’accordo della scorsa primavera prevedeva un pagamento in più tranches, in parte in contanti, per un importo di circa 744 mila euro, corrisposto per cassa, e in parte attraverso azioni ordinarie Portobello, per un controvalore totale, all’atto di acquisto, di 1,27 milioni di euro.

Regolando, giovedì 30 gennaio, l’ultima quota della transazione Portobello entra così in pieno possesso di un asset strategico, che, come detto, rappresenta 22 negozi in altrettanti centri commerciali di spicco del nostro Paese, fra i quali Curno shopping center (Bergamo), Merlata Bloom Milano, Porte di Catania, Etnapolis di Belpasso (ancora nel catanese), Romaest, To Dream Torino…

Un business articolato

Portobello, fondata a Roma nel 2016 e quotata sul mercato Euronext Growth Milan, opera attraverso 3 business unit attive nei settori media & advertising, B2B e retail. Ha una trentina di punti vendita al dettaglio, sommando anche gli insediamenti di tipo stand alone.

La società si occupa della rivendita di spazi pubblicitari, di proprietà, o acquistati da terzi, a fronte di un corrispettivo monetario o, in alternativa, tramite il sistema del barter (cambio merce).

Gruppo Portobello detiene, inoltre, il portale Eprice, rilevato a giugno 2022 per un ammontare di 6 milioni di euro.

Nel 2023 il fatturato netto consolidato ha messo a segno 103,9 milioni di euro e un valore della produzione rettificato pari a 147,8 milioni di euro.

L’Ebitda adjusted era, al 31 dicembre 2023, di 17 milioni di euro, l’Ebit rettificato di circa 8,7 milioni, il risultato netto rettificato di 0,92 milioni, l’indebitamento finanziario netto di 49,7 milioni di euro e l’indebitamento finanziario corrente di 26,5 milioni.

Da citare anche i dati del primo semestre 2024, in cui, fra l’altro, sono stati realizzati due aumenti di capitale per 12,6 milioni di euro complessivi: valore della produzione pari a 53,57 milioni di euro, Ebitda di 4,13 milioni di euro, Ebit rettificato di 0,97 milioni di euro, risultato netto rettificato negativo, per 2,21 milioni di euro, indebitamento finanziario netto di 51,44 milioni, indebitamento finanziario corrente di 33,66 milioni.

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