Dieci milioni di euro per La Doria, che ha sottoscritto, con Intesa San Paolo un accordo di ‘finanza verde’.

Dal punto di vista tecnico l’operazione, strutturata dalla Divisione Imi Corporate & Investment Banking del gruppo, consiste in una linea di credito della durata di 7 anni, con tasso d’interesse indicizzato all’Euribor e con un meccanismo di pricing che dipende dagli indicatori Esg (Environmental, social, governance).

“L’impegno quotidiano per la sostenibilità guida il nostro operato – spiega Antonio Ferraioli, presidente de La Doria - e la sottoscrizione del finanziamento è assolutamente in linea con i valori identitari e le politiche attuate dalla società, volta a investire in progetti orientati allo sviluppo sostenibile. L’importo è destinato al miglioramento dell’ambiente, della catena di fornitura e delle condizioni di lavoro dei nostri dispendenti, ambiti verso i quali sono diretti i nostri sforzi”.

L’operazione consente a La Doria di contare su una liquidità a supporto del piano industriale, in cui rientra, a pieno titolo, anche la responsabilità sociale ed ecologica, in quanto leva strategica.

Intesa Sanpaolo ha anche strutturato un’operazione di hedging, volta a coprire la società dall’esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di interesse. La strategia di securitizzazione è basata sul meccanismo dell’Esg-linked interest rate swap, che consente di abbassare il tasso fisso pagato dal percipiente in funzione del raggiungimento di target di sostenibilità predefiniti.

Conclude Mauro Micillo, capo della Divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo: “L’innovazione di prodotto costituisce uno dei pilastri della nostra attività, in quanto permette di ampliare l’applicazione di strategie anche complesse, come quelle di copertura sui tassi, e di associarle a sistemi di incentivazione verso politiche Esg tali da porsi come altrettanti esempi virtuosi”.

La Doria, quotata al segmento Star di Borsa Italiana, è il primo produttore europeo di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande di frutta, nonché il leader continentale dei sughi a marchio del distributore. Nel 2020 i suoi ricavi sono stati di 848 milioni di euro, di cui il 97% dovuto alle private label.