di Luca Salomone

Coopfond ha compiuto 30 anni il 12 gennaio festeggiando 1 miliardo e 200 milioni di interventi a sostegno di 1.200 imprese.

Il fondo mutualistico di Legacoop ha raccolto, dal 1993 a oggi, 577 milioni di euro (Nord: circa 420 milioni, Centro 131, Sud e isole 24) e ha oggi un patrimonio di quasi 500 milioni di euro, accumulato grazie al contributo annuale di una media di 2.300 cooperative.

Generare sostenibilità e occupazione

«Coopfond è impegnata per costruire una nuova economia cooperativa – commenta il direttore generale, Simone Gamberini – capace di generare uno sviluppo equo e sostenibile per il nostro Paese. Lo facciamo orientando l’impatto dei nostri interventi, per stimolare l’evoluzione delle cooperative verso l’inclusione, l’economia circolare e il digitale. Per riuscirci utilizziamo le risorse delle stesse imprese, realizzando il valore del mutualismo, ma vogliamo anche rendere appetibile il mondo cooperativo a soggetti finanziari che finora mai avevano guardato a esso e aiutare le coop a cogliere le opportunità offerte dal Pnrr».

Con il programma nazionale Coopstartup sono state create 75 startup cooperative, 15 solo durante l’ultimo esercizio (2021/22), con il 95% dei soci costituito da giovani laureati. In totale Coopfond ha sostenuto 1.313 idee progettuali, per 4.165 iscritti alla piattaforma.

Per sostenere la nascita di imprese al femminile e reagire alla crisi lavorativa, scoppiata in seguito alla pandemia, Coopfond, in sinergia con la commissione Pari opportunità di Legacoop, ha lanciato il bando CoopstartupHer, attualmente in svolgimento, che accompagnerà le aspiranti cooperatrici e finanzierà, con 10 mila euro a fondo perduto, ognuno dei 5 progetti vincitori.

Sono, inoltre, 1.762 i posti di lavoro recuperati con Workers buyout, piano che difende i lavoratori di un’impresa in crisi, o destinata alla chiusura, comprese le aziende confiscate alla criminalità organizzata e che, una volta associati, diventano imprenditori di sé stessi.

Dagli anni più intensi della crisi economica, il fondo ha sostenuto - attraverso partecipazioni temporanee al capitale sociale (13,8 milioni di euro) e finanziamenti (9,4 milioni di euro) -, un numero di 70 operazioni.

Con Respira - la piattaforma di Coopfond, Legacoop, Banca Etica ed Ecomill, specialista del crowdfunding energetico - in pochi mesi sono stati avviate oltre 50 domande da gruppi di cittadini e cooperative, o enti locali per attivare il percorso per la costituzione di una comunità energetica, sempre in forma cooperativa.

Sul fronte caro-bollette, nell’ultimo periodo, Coopfond ha stanziato oltre 1,5 milioni di euro a copertura degli oneri finanziari generati dai prestiti sottoscritti dalle cooperative per affrontare gli extra costi energetici.

Un bilancio in crescita

Nell’esercizio 2021/22 Coopfond ha raccolto 18,9 milioni da 2.375 coop conferenti.

La crescita è stata di 2,2 milioni rispetto all’esercizio precedente (16,7 milioni di euro) e con un dato che conferma la tendenza alla crescita e al consolidamento: il totale arriva, infatti, da un numero di cooperative conferenti inferiore rispetto al 2020/2021(2.860).

A livello regionale, si conferma l’importanza di Emilia-Romagna, Umbria e Toscana, che da sole raccolgono il 73% circa del totale.

Il decremento registrato in quasi tutte le altre regioni è stato più che compensato dall’aumento della raccolta in Emilia-Romagna (+32%). Il record di Sud e Isole è della Sardegna: con un +210% rispetto all’esercizio precedente la regione raccoglie, con le sue 110 coop, un totale di 313 mila euro, posizionandosi anche prima del Lazio (110 coop per una raccolta di 227 mila euro).

Leggi anche la nostra intervista a Simone Gamberini