di Luca Salomone

Henkel chiude l’esercizio 2023 con un fatturato consolidato di 21 miliardi e 514 milioni di euro, in calo del 3,9% in termini nominali, ma con una crescita organica del 4,2 per cento sul 2022. I volumi, complessivamente diminuiti, hanno avuto una chiara ripresa nella seconda metà dell’anno.

Le oscillazioni valutarie hanno pesato negativamente sui ricavi per il 4,3%, così come acquisizioni e disinvestimenti, che hanno inciso per il 3,9%, considerando soprattutto la dismissione (per circa 600 milioni di euro) delle attività in Russia, dismissione completata a fine aprile.

Il margine operativo ha toccato 2,6 miliardi di euro, con una variazione positiva del 10,2 per cento. L‘utile per azione privilegiata è stato di 4,35 euro (+20% a cambi costanti), mentre il flusso libero di cassa ha totalizzato 2,6 miliardi di euro.

Stabile la proposta di dividendo: 1,85 euro per azione privilegiata.

Integrazione rapida nel 'Consumer'

«Nonostante lo scenario di mercato continui a essere impegnativo, nel 2023 abbiamo proseguito la nostra strategia di crescita e persino accelerato – fa notare il ceo, Carsten Knobel -. Il fatturato organico è salito e abbiamo migliorato i profitti in misura significativa, superando le stime che avevamo dichiarato all’inizio dell’anno. Questo successo è da attribuire a entrambe le nostre divisioni, adesivi e beni di consumo».

Inoltre, è proseguita, più velocemente del previsto, l’integrazione dei prodotti per la cura della casa, per il bucato, e per la cura della persona nella divisione ‘consumer’, operazione avviata a fine gennaio 2022.

«Le ottimizzazioni conseguenti a questa fusione e la gestione attiva del portafoglio dei marchi hanno contribuito a risultati molto solidi – continua Knobel – . Fatturato e profitti sono cresciuti, nonostante la volatilità dei mercati industriali. Infine, abbiamo concluso alcune acquisizioni mirate per rafforzare entrambe le unità».

Acquisizioni in serie

A novembre 2023 la multinazionale di Düsseldorf ha rilevato l’americana Critica infrastructures, specializzata nelle soluzioni di manutenzione di grandi infrastrutture (reti idriche, reti gas e petrolio).

Sempre nello scorso autunno, e per quanto riguarda invece le cessioni, è avvenuto il passaggio a Sutter del ramo d’azienda Neutromed.

Pochi mesi dopo, il 2 febbraio 2024, Henkel ha firmato un accordo con Procter & Gamble per acquisire, in Cina, lo specialista della cura capelli Vidal Sassoon (200 milioni di euro di fatturato), mentre il 15 febbraio ha rilevato, ancora nel mercato delle sigillature infrastrutturali, l’americana Seal for life Industries.

Per il 2024 Henkel, tenuto conto dei fattori macro, come inflazione e costo del denaro, stima una crescita organica del fatturato, per entrambe le divisioni, compresa fra il 2 e il 4 per cento.

Il tasso depurato di ritorno sulle vendite (margine Ebit depurato) è previsto fra il 12 e il 13,5%, con "Adhesive technologies" fra il 15 e il 16,5% e "Consumer brands" tra l’11 e il 12,5 per cento.

A tassi costanti di cambio, l’aumento dell’utile depurato per azione privilegiata (Eps) è stimato tra il 5 e il 20 per cento.